La rassegna teatrale si terrà nel mese di Febbraio presso lo spazio sociale "Il Cantiere", Via G. Modena 92 a Roma. Il
progetto Tumbleweed nasce dall’osservazione diretta del panorama
teatrale italiano che, afflitto da una cronica assenza di fondi,
denota un’altalena
tra un capitale artistico di indubbia classe ed eleganza e produzioni
commerciali di scarsissimo valore artistico; una dissacrante amalgama
di un’elite di professionisti e teatranti improvvisati che
rappresenta il teatro in Italia.
Non c’è dubbio che in questo
scontro frontale a rimetterci sia l’arte in sé, generando la
disaffezione giustificata del pubblico pagante e l’impossibilità
per le compagnie emergenti di trovare spazio.
Da qui la scelta del
nome ‘Tumbleweed’, le famose
“balle di fieno” che vagano per tutti i western della storia del
cinema, tanto somiglianti nel loro indefinito vagabondare alle
giovani realtà in cerca di riconoscimento, offuscate a
loro volta dall’amatoriale che avanza a causa dell’assenza di
parametri.
Il nostro intento è quello di offrire una selezione di
testi di valore scoperti in palcoscenici esclusi dal circuito della
grande distribuzione. Il criterio di riferimento, senza alcuna
preclusione di genere,è la connessione armonica tra un percorso di
studi, di ricerca e l’intensità dell’interpretazione. La
rassegna si avvale della partecipazione di protagonisti del mondo
dello spettacolo che interverranno prima di ogni rappresentazione,
offrendo la loro prospettiva sul mestiere dell’attore.
Programma delle serate
6
Febbraio 2015
22.00: Apertura della rassegna, mostra fotografica
di Olmo Amato.
22.30: Palco a
disposizione di professionisti del settore a sostegno
dell’iniziativa.
23.00: ’’Abbasso Daniele
Parisi’’ di e con Daniele Parisi.
OLMO AMATO
Olmo
Amato, nato a Roma nel 1986, si laurea in neurobiologia
all’Università La Sapienza di Roma nel marzo del 2012.
Parallelamente agli studi universitari, si dedica alla fotografia e
alla sperimentazione di tecniche di manipolazione digitale e
fotomontaggio. Fotografo e videomaker professionista dal 2010, si
occupa di post-produzione e didattica. E’ curatore di archivi
fotografici e specializzato in stampa digitale fine-art. Lavora dal
2010 come fotografo e operatore video per la Fondazione Sigma-Tau,
documentando eventi di carattere scientifico-divulgativo. Dal 2011
realizza laboratori didattici di fotografia per ragazzi, tenuti
presso le Biblioteche di Roma, tra cui “Fotofumetti: adolescenti
tra immagini e immaginazione”, un progetto da lui stesso ideato.
Inizia a collaborare con il Fondo Alberto Moravia, realizzando il
montaggio video del documentario “Casa Moravia”. Dal 2012 è
curatore dell’archivio fotografico dell’associazione. Tra il 2012
e il 2013 realizza per le pubblicazioni dell’illustratrice
Antonella Abbatiello alcuni video e fotografie: ”Alfabeto delle
fiabe” e “Facce” (Editore Topipittori). Collabora con Jochem
Schoneveld, fotografo e professore presso la John Cabot University
(stampa fotografica digitale Fine Art).
Dal 2010 a oggi ha
realizzato diversi progetti fotografici personali tra cui “Sogni,
memorie e incubi dalla metropoli” (2011-2013) e “Rinascite”
(2012-2014). Nei suoi lavori, prevalentemente in bianco e nero, tende
ad un’integrazione tra foto d’epoca e scatti da lui stesso
realizzati in viaggi fatti in paesi europei: Norvegia, Finlandia,
Germania, Scozia, Inghilterra, Polonia, Spagna e Italia. Ha
partecipato a differenti esposizioni collettive e nel febbraio 2014,
a Roma, ha vinto il primo premio della giuria artistica al concorso
“Aracne, arti per la città”.
DANIELE PARISI
di e con
‘’Abbasso Daniele Parisi’’
Sinossi
Un re
antico viene dimenticato dalla Storia; un cantastorie suppone di non
esistere; Paolino Esposito fa credere a tutti d’essere morto; c’è
chi inventa una bestemmia nuova per parlare con dio; un uomo teme il
suo doppio; la donna sparata dal cannone si confessa; Ivano cerca
qualcuno da amare; c’è chi preferisce morire a modo suo; Giovanni
Liroso vuole purificare il mondo con la sua bomboletta spray;
qualcuno inneggia alla flatulenza; un uomo non vede l’ora di
scoppiare a ridere in faccia alla morte. A richiesta, due minuti sul
tutto e il niente.
Note
One-man show, fatto di
ritmi affabulanti, umorismo allucinato, doppelganger surreali,
performance sceniche e vocali. Spettacolo che fonde la cultura
popolare con l’assurdo, con il nonsense. E’ il serio e il faceto.
L’alto e il basso. Il comico e il grottesco. I personaggi si
raccontano con assoluta ingenuità. Se ne ricava un bestiario di
umanità esasperate. Non c’è alcun significato psicologico o
intellettuale. Tutto è a favore del puro gioco e della scrittura di
scena. Non c’è morale. Fondamentale è il sostegno del microfono
(presente in alcuni punti dello spettacolo), per creare dal vivo loop
vocali e tappeti sonori necessari all’azione scenica.
13
Febbraio 2014
22.00: Mostra fotografica di Paola Favoino.
22.30:
Intervento di professionisti dello spettacolo a sostegno
dell’iniziativa.
23.00: “L’Italia s’è desta” con
Desirèe Dalila Cozzolino, regia di Rosario Mastrota.
PAOLA FAVOINO
Paola
Favoino è una fotografa calabro-lucana. Predilige la pellicola in
bianco e nero e la stampa in analogico come nel lavoro sulle “Vergini
giurate albanesi”, esposto e pubblicato in Italia e all’estero.
Nei confronti dei fenomeni che osserva ha un approccio
socio-antropologico, raccoglie materiale audio e video cercando di
immergersi nei contesti che studia.
Nel
2010 e fino al 2012 frequenta la Scuola Romana di Fotografia e segue
i corsi di ritratto in studio, stampa analogica, postproduzione
digitale e reportage.
“L’Italia
s’è desta” con Desirèe Dalila Cozzolino, regia di Rosario
Mastrota
testo
finalista al Premio Hystrio Scritture di scena_35 2012 – Milano
spettacolo
vincitore del Festival per monologhi UNO – Teatro del Romito,
Firenze
spettacolo
vincitore del Festival Teatropia 2012 – mafia e politica –
Università degli studi, Siena
spettacolo
vincitore del Premio Centro alla drammaturgia 2012 – Teatro dei
Battuti, Cuneo
spettacolo
vincitore del Premio Antimafie e Diritti Umani “Dirittinscena”
2013 – Teatro Pasolini, Roma
Premio
Speciale “Restart” – Politicamente Scorretto e Premio Giuria
Popolare
premio
migliore attrice Premio Centro e Menzione speciale della critica
testo
segnalato per Permanenze 2012 – Teatro Valle, Roma
Sinossi
Carletta,
la scema del paese, racconta la sua storia, del suo segreto. Assiste
al rapimento da parte
della
'ndrangheta, in Calabria, del pullman della nazionale italiana di
calcio, a due mesi dall'inizio
dei
mondiali. Subito lo scoop dilaga, esplode. Esercito, politica, sport
e giornalisti all'assalto del
nuovo
fenomeno mediatico. Tutti accecati dalla notizia “bomba” da
regalare, non si accorgono di
Carla, che sa
dove è nascosto il pullman bianco e la nazionale di calcio. Ma
nessuno le crede.
20 Febbraio
22.00:
Mostra fotografica di Flavia Fiengo.
22.30: Intervento di
professionisti dello spettacolo a sostegno dell’iniziativa.
23.00:
‘’Sempre Amore’’ con Giuseppe Pestillo, Domenica di Sanzo e
Federica Carmen Santoro, regia di Federica Carmen Santoro.
FLAVIA
FIENGO
" Nata a Torre del Greco e cresciuta a Formia,
Flavia Fiengo muove i primi passi nell’ambiente della fotografia
seguendo la passione materna e specializzandosi alla Scuola Romana di
Fotografia e Cinema. Dal 2012 e' Official Photographer per il
festival di street art “Memorie Urbane”, l’evento annuale che
ha portato l’arte nelle sue molteplici forme, nelle strade e sui
muri del Basso Lazio. Fa parte del team fin dalla nascita del
festival ed ha seguito nelle loro realizzazioni importanti artisti
della scena emergente urban come Etam Cru, Natalia Rak, Ernest
Zacharevich e Borondo. Le sue foto sono state pubblicate su diversi
quotidiani e portali, italiani e internazionali. "
SEMPRE
AMORE CON GIUSEPPE PESTILLO, DOMENICA DI SANZO E FEDERICA CARMEN
SANTORO REGIA FEDERICA CARMEN SANTORO
Sinossi
‘’On
A Torquoise Cloud’’ è il brano che apre la scena della nostra
storia, una composizione del grande Duca del jazz, Duke Ellington.
Siamo
nell’Italia che sarà, vista e interamente interpretata dagli occhi
dell’autrice Federica Carmen Santoro, un’Italia che torna
all’eleganza e abbandona la volgarità, ma che paga lo scotto di
scelte passate, come un tatuaggio troppo evidente.
L’impegno
sociale è alla base dell’opera, che vuol far riflettere su
tematiche spesso poco considerate e su personaggi che cercano
integrazione e comprensione.
Uno
spettacolo che si rivolge alla coscienza critica dello spettatore,
senza giudizi di superficie, ma con l’intento di far sorgere
domande.
Uno
spaccato di Vita.
Due
realtà tanto diverse, ma accomunate dalla medesima condizione di
prigionia: quella di Nina e Cecìl, due prostitute di una Casa Chiusa
del domani, e di Amal, un ex professore siriano di filosofia, qui in
Italia come badante.
Cecìl è
l’ingenuità, e rappresenta la conseguenza diretta della
prostituzione, l’impossibilità, quindi, di trovarne una via
d’uscita.
Nina è
apparentemente semplice da etichettare, una donna di facili costumi,
che nasconde però un’inquietudine velata
e spesso poco considerata.
Amal
è il diverso per eccellenza, un diverso che nasconde però in sé il
vero senso della vita.
L’ambientazione
immaginata dall’autrice è quella di due realtà lasciate al loro
destino, ad unirle è la stessa
quotidianità, in una domenica che rappresenta per i protagonisti il
giorno di svago, l’unico giorno ‘libero’dal ‘lavoro’.
A
capovolgere i fragili equilibri è la telefonata di Carlo, il
tenutario della Casa Chiusa, il quale richiede per un cliente
particolare la presenza di Cecìl, nell’unico giorno in cui questo
non sarebbe permesso.
Fa da
sfondo un ricercato repertorio di brani composti dai Maestri Duke
Ellington e Billy Strayhorn, con l’aggiunta di un’incantevole
colonna sonora scritta appositamente per questo testo, dal Maestro
Francesco Ponticelli: una musica che non è mero contorno alla
storia, ma protagonista e parte integrante della stessa.
28
Febbraio
22.00: Mostra fotografica di Valerio de Felicis.
22.30:
Intervento di professionisti dello spettacolo a sostegno
dell’iniziativa.
23.00:’’Famosa ‘’ di e con Alessandra
Mortelliti.
VALERIO DE
FELICIS
Campano di nascita, milanese
d'adozione, ho studiato Interior Design al Politecnico di Milano.
Durante gli studi nasce la passione per la fotografia e dopo una
breve esperienza post-laurea a Parigi e il tirocinio nel Laboratorio
di Fotografia della mia università, decido di inseguire la mia
passione. Frequento quindi un corso avanzato all'Istituto Italiano di
Fotografia di Milano e inizio a collaborare con il LabFoto e alcune
agenzie di moda.
FAMOSA
DI E CON ALESSANDRA MORTELLITI
Di
e con Alessandra Mortelliti
Supervisione
alla regia Rocco Mortelliti
Musiche
Paola Ghigo
Organizzazione
Annalisa Gariglio
Finalista
concorso letterario PER VOCE SOLA 2010
Edito
da Nerosubianco edizioni
Con
il patrocinio di MIT – Movimento Identità Transessuale
Sinossi
Rocco
Fiorella è un ragazzino di quindici anni cresciuto nella provincia
ciociara più sperduta. Nato nella convinzione di essere una ragazza
mancata a causa di un “errore genitale”, ha un unico grande
sogno: diventare famosa.
Le
sue giornate trascorrono faticosamente tra gli insulti dei paesani,
le botte del padre che non accetta un figlio “invertito” e
“ritardato”, le crisi isteriche di una madre posseduta dal
demonio, l’ostilità di insegnanti e compagni di scuola, il lavoro
al supermercato.
Il
suo principale rifugio, la televisione e quei programmi che ti danno
la possibilità di “diventare qualcuno”.
Ed
è per questo che ogni giorno, contro tutto e tutti, chiuso nella
solitudine della sua stanza, prova e riprova incessantemente balletti
da lui stesso coreografati, interpreta canzoni pop, ricerca parrucche
“divine” e scarpe “zeppate” per essere sempre al meglio, in
attesa della grande occasione, che prima o poi, ne è convinto,
arriverà.
Proprio
quando per il ragazzino non sembrano più esserci speranze di fuggire
dal paese “merdoso”, ecco l’annuncio in televisione: a
Cinecittà, aperte le selezioni di cantanti, attori e ballerini.
Rocco non ha dubbi: è questa l’occasione che stava aspettando da
anni.
Da
questo momento inizia la sua avventura, il suo viaggio carico di
speranza che lo porterà a Roma dove sarà costretto a scontarsi
con una realtà ancora più ostile e spietata in cui il suo essere
“diverso” scatenerà, suo malgrado, un’ escalation di violenza.