A Roma c’è un lago che combatte… e che finalmente ha vinto!

Molti non lo sanno, perché non è ancora del tutto accessibile, ma dalle via Prenestina e Portonaccio a Roma si può scorgere un lago naturale, che si trova all'interno del parco ex Snia, denominato dagli abitanti del quartiere parco delle Energie. 

Quella è la zona che fu urbanizzata negli anni del regime fascista in Italia dove sorgva la fabbrica Cisa Viscosa (dal 1939 Snia Viscosa). Lo stabilimento industriale, che produceva il filo e il fiocco, fu impulso promotore negli anni della ricostruzione per la creazione di nuovi nuclei di abitazioni spontanee, soprattutto lungo la via Prenestina e la via Casilina. 
La Viscosa si insediò a partire dal 1922 e chiuse definitivamente i battenti nel 1954. Ben presto si sentirono gli effetti dell’inalazione di solfuro di carbonio, che fu all’origine di numerosi casi di solfocarbonismo professionale, una malattia neurologica. Tra scioperi, problemi di salute e riduzioni salariali, lo stabilimento arrivò ad avere 1600 operai nel 1949 e appena 120 nel 1953, fino alla chiusura del 1954. Quel terreno, di cui si sospetta da sempre un inquinamento chimico nel sottosuolo, è rimasto abbandonato per anni, fino agli anni '90.
Ancora oggi non si ha la certezza che la falda acquifera non sia almeno in parte contaminata, ma il lago è forte e non sembra inquinato… Dopo che, per interessi economici e favoritismi politici, fu rilasciata una falsa concessione edilizia il 30 maggio 1990 ad un costruttore privato, che acquistò un'area protetta per costruirci un centro commerciale, nel 1992 si scoprì che la mappa del Piano Regolatore era stata falsificata, facendo comparire un'area edificabile nel bel mezzo di un territorio protetto. 
Da quel momento gli abitanti del quartiere sono arrabbiatissimi e combattono per salvaguardare la natura liberandola dall’oppressione del cemento. L’episodio più clamoroso di questo decennale braccio di ferro è il seguente: quando il costruttore iniziò a scavare per edificare, le escavatrici intercettano la falda dell'acqua bullicante. Nessuno dice nulla e gli operai cercano di prosciugare il cantiere pompando l'acqua nelle rete fognaria… al primo grosso acquazzone è esploso il collettore, allagando tutto il Pigneto (il quartiere limitrofo) di acqua ed escrementi...
Così il caso esplode e la questione viene alla luce anche grazie al videoclip del brano rap “Il lago che combatte” cantato dai gruppi Assalti Frontali e Muro del Canto, per salvare il lago dell'Ex Snia. La canzone ripercorre le complesse vicende dell’area verde, dove il lago sarebbe stato scoperto e portato alla luce proprio dal danneggiamento di una falda acquifera avvenuto durante gli scavi. Dagli anni ’90 le associazioni e i comitati della zona si battono per riqualificare quest’area verde, espropriata al costruttore ormai dieci anni fa. Finalmente il 12 ottobre scorso è stato inaugurato il parco, non ancora del tutto completato, e la festa è stata come un Primo Maggio in piccolo per non dimenticare la storia e il destino di questo nuovo parco di Roma, il Parco delle Energie, che è l’unico a potersi vantare di avere al suo interno un lago naturale nella città di Roma. Roberta Mazzacane.
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top