ODISSEO, dal 9 settembre in libreria "Le imprese straordinarie del re di Itaca" di Valerio Massimo e Diana Manfredi

Mondadori Electa pubblica Odisseo. Le imprese straordinarie del re di Itaca, un album illustrato che racconta in 50 episodi la storia dell’eroe della mitologia greca attraverso i testi di Valerio Massimo Manfredi e le illustrazioni di sua figlia Diana. L’autore ha il dono raro di riuscire ad appassionare anche il pubblico meno esperto ai temi storici e mitologici. 

Nel libro evoca il ritratto di Ulisse basandosi su entrambi i poemi omerici, riferendosi in un primo momento soprattutto all’Iliade e proseguendo poi con l’avventura straordinaria dell’Odissea. Ulisse è il personaggio più fortunato della storia della letteratura mondiale. È un eroe che nell’immaginario collettivo si trova tra storia ed epica e che ha affascinato poeti, letterati e storici per le imprese straordinarie che affronta nell’Odissea, dove Omero narra il suo viaggio di ritorno ad Itaca dopo la guerra di Troia; la sua navigazione sarà lunga e difficile, come annunciato dal ciclope Polifemo che, infuriato per essere stato accecato da Ulisse, aveva invocato su di lui la maledizione e l’inimicizia di suo padre Poseidone: “Che torni tardi e male, avendo perduto tutti i suoi compagni”. Odisseo è un piccolo re delle isole occidentali, tra le quali Itaca, ma la sua importanza non è data dalla ricchezza e vastità del regno, bensì dalle sue doti personali. Nell’Iliade fa parte della ristrettissima cerchia degli eroi di prima grandezza, assieme ad Agamennone, Menelao, Idomeneo, Nestore, Achille, Aiace Telamonio, Aiace Oileo, Diomede, e per la sua saggezza e intelligenza Odisseo è sempre incaricato delle missioni più delicate. È lui per esempio incaricato di restituire Criseide al padre; ed è lui inviato per la sua abilità oratoria a parlare con Achille per convincerlo a riprendere le armi contro i troiani dopo la lite con Agamennone. E ancora è lui che si aggiudica nella contesa con Aiace le preziose armi di Achille dopo la sua morte. Ulisse è tra gli eroi omerici quello che ha il rapporto più intenso e complesso con le donne: il suo eroismo è così grande nell’Odissea anche per come vive umanamente, con trepidazione, il suo rapporto con il mistero dell’animo femminile. Fra le donne che lo amano spicca prima di tutte la sposa Penelope, una sposa devota, che ha tenuto lontani i pretendenti, attendendo per anni il ritorno del suo sposo, quell’eroe che molti anni prima le aveva offerto come dono una camera nuziale fatta tutta con le sue mani, incastonando il letto nel tronco e nei rami di quel grande ulivo che non avevano voluto tagliare, creando un letto unico, poetico, emozionante, che un solo uomo al mondo avrebbe potuto creare. Ma Ulisse è soprattutto l’eroe che escogita l’inganno del cavallo di Troia, la macchina fatale che viene trascinata dalle sue stesse vittime dentro la città per la forza invincibile del fato, il capolavoro di Odisseo che gli guadagnerà il nome di ptoliethros, “distruttore di rocche”. Il libro si apre con un’introduzione che enuclea i temi intorno ai quali ruota la figura di Ulisse nei poemi omerici, per poi proseguire con il racconto illustrato per episodi. Manfredi affascina il lettore con le imprese straordinarie dell’eroe, dalla nascita di Odisseo, attraverso il suo primo incontro con Penelope, il rapimento di Elena, l’assedio di Trioa, l’Ira di Achille, la morte di Patrocolo la contesa per le armi di Achille, la costruzione del cavallo di Troia, per giungere quindi al viaggi di Ulisse del secondo poema omerico con gli episodi dell’incontro con il ciclope Polifemo, con la maga Circe, le sirene, la ninfa Calipso, la principessa Nausicaa, e molti altri episodi, concludendo con il ritorno a Itaca. 
 L’autore si sofferma in conclusione anche sulla prosecuzione della vita di Ulisse dopo il ritorno ad Itaca, una sorta di Odissea continentale annunciata e mai composta della quale rimane traccia nelle parole di Omero solo con l’evocazione del vate tebano Tiresia che, apparso da regno dei morti, aveva detto: “(…) dovrai ripartire, con un remo sulla spalla e andrai tanto lontano nel continente che troverai genti che non conoscono il mare né una nave (…), quando un viandante ti chiederà se il remo che porti sulla spalla non sia un ventilabro per separare la pula dal grano. Conficcalo in terra, immola a Poseidone un toro, un verro e un ariete: solo allora potrai tornare e regnare fra popoli felici finché la morte ti coglierà dolce, venendo dal mare”. Molti autori nei secoli passati e nell’età moderna fino a Giovanni Pascoli, D’Annunzio, James Joyce hanno tentato di dare sostanza a questi versi, inseguendo l’avventura dell’uomo con il remo sulla spalla senza ritrovarlo: nel libro la tavola a doppia pagina di Diana Manfredi ne restituisce l’atmosfera, sognata o immaginata da poeti e letterati, ritraendo Ulisse, solo, con il remo, che avanza in un gelido e spettrale paesaggio innevato. Valerio Massimo trasporta dunque il lettore in un piacevole viaggio attraverso la storia e la mitologia, reso ancor più coinvolgente dalle illustrazioni di Diana Manfredi, che riesce a catturare e restituire le emozioni, il fascino, la carica narrativa dei poemi omerici. Il libro si propone anche come un valido strumento di affiancamento allo studio per i ragazzi. “Che importa? Io sono quello che sono: piccolo re di un piccolo regno perduto, figlio di un destino amaro. Io che ho affrontato senza tremare mostri ed eroi invincibili, io che ho avuto paura e sono fuggito, io che ho gridato il nome dei miei compagni caduti e non ho esitato a gettarli nel pericolo mortale per la mia curiosità, il desiderio invincibile di andare sempre più avanti oltre l’ultimo confine e l’ultimo orizzonte. Io che ho pianto, riso, gioito e sofferto, io che ho amato e odiato. Io che credo nella mia dea, nella mia sposa, nella mia terra e da esse fuggo lontano. Io che sono e sarò finché un giorno, chissà dove, chissà quando, incontrerò un uomo che mi chiederà se quello che porto sulla spalla è una pala per ventilare il grano, e finalmente riabbraccerò per sempre Penelope mia, il mio figlio coperto di bronzo abbagliante, regnerò su popoli felici. Io che sono tutti e chiunque. Io che sono Nessuno.” 

ODISSEO Le imprese straordinarie del re di Itaca
Autori Valerio Massimo e Diana Manfredi 
Editore Mondadori Electa Pagine 152 
Illustrazioni 50 a colori 
Prezzo 19,90 In libreria 9 settembre 2014

Valerio Massimo Manfredi è un archeologo specializzato in topografia antica. Ha insegnato in prestigiosi atenei in Italia e all'estero e condotto spedizioni e scavi in vari siti del Mediterraneo pubblicando in sede accademica numerosi articoli e saggi. Come autore di narrativa ha pubblicato con Mondadori quindici romanzi: Palladion, Lo scudo di Talos, L'Oracolo, Le Paludi di Hesperia, La Torre della Solitudine, Il faraone delle sabbie (premio librai città di Padova), la trilogia Alèxandrospubblicata in trentanove lingue in tutto il mondo, Chimaira,L'ultima legione da cui è tratto il film prodotto da Dino De Laurentiis, L'Impero dei draghi, Il Tiranno (premio Corrado Alvaro, premio Vittorini), L'armata perduta (premio Bancarella),Idi di marzo (premio Scanno), Otel Bruni e il primo volume della saga di Odysseo Il mio nome è Nessuno ' Il giuramento; è autore anche, sempre per Mondadori, di alcune raccolte di racconti, e di saggi. Conduce programmi culturali televisivi in Italia e all'estero, collabora con 'Il Messaggero' e 'Panorama'. 
Diana Manfredi (Castelfranco Emilia, 1984) è artista e illustratrice. Si è formata presso l'Accademia di belle arti di Bologna e l'Universität der Künste di Berlino. Con Valerio Massimo Manfredi ha firmato nel 2011 la graphic novel Bagradas. Vive e lavora tra Bologna e Berlino. __________________________________________
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