Il chitarrista Mirko Gisonte a Fattitaliani: m'ispirano profumi e melodie di luoghi conosciuti dall'inconscio. L'intervista

Durante la serata inaugurale del Festival cinematografico di Maratea il pubblico ha visto e ascoltato molti personaggi fra cui il guru delle diete Gianluca Mech (premiato dal sottoscritto) e la superstar Loretta Goggi. Una presenza che ci ha colpito molto è stata quella del chitarrista Mirko Gisonte che ha interpretato un pezzo molto particolare e intenso. Fattitaliani lo ha intervistato.

Mirko, potresti presentare te stesso e la tua musica ai nostri lettori?
Mirko Gisonte è un chitarrista lucano che ad un certo punto della sua vita ha deciso di lasciare Milano e ritornare a casa sua, in Basilicata decidendo di promuovere la musica della sua terra. In realtà con il secondo album Anathema vi è stata la "rivoluzione" decidendo di fondere la musica popolare con il flamenco ed il jazz con la ferrea decisione di ambientare ogni video in un luogo del mondo da cui ha trovato ispirazione. Come si può vedere da Youtube ci sono video girati in Russia, Marocco, Algeria e presto in Turchia (si parte domani).
Ti abbiamo ascoltato con piacere al Festival di Maratea: cosa ha significato questo intervento per te?
Proprio per il grande peso che do all'apparato videografico i miei video sono dei veri e propri corti cinematografici, motivo per cui esibirmi in tale contesto è fonte di orgoglio ed ispirazione per ulteriori lavori, nonché di riconoscimento per il lavoro svolto?
Qual era il pezzo che hai presentato? Ce ne parli? com'è nato...? 
Ho suonato il brano che dà il titolo all'intero album e di cui andrò a girare il video ad Istanbul, che è Anathema. Tale parola in realtà ha un duplice significato, che a seconda delle epoche poteva significare buono o cattivo augurio. Il brano è legato ad un'esperienza personale non bella che è allo stesso tempo fonte di rinascita per la mia persona.
Hai un luogo particolare dove ti piace comporre, da cui prendi ispirazione?
In realtà non sono i luoghi in senso materiale ad ispirarmi, bensì i profumi e le melodie di luoghi conosciuti dall'inconscio e sconosciuti alla mia lucidità. È Immaginazione che trova conforto nella realtà, una sorta di "prog" mentale, una musica immaginifica che diventa realtà.
Facile per un musicista affermarsi oggi? quali sono i maggiori ostacoli?
Fare il musicista oggi non è facile.. non so come fosse in passato e non mi permetto di esprimermi. La verità è che la musica è strettamente connessa alla liquidità economica che gira in un paese. Negli anni 80/90 era molto più semplice esibirsi proprio per questo motivo, oggi già questo elemento è critico ed è di forte ostacolo a quello che è l'aspetto dei live. Altro discorso merita l'affermazione a livello discografico. Fino a dieci anni fa la fonte di guadagno principale per un musicista era la vendita dei dischi, oggi impossibile. Con le piattaforme web si arriva a tante persone in tutto il mondo ma non vi è un concreto ritorno economico. È difficile, difficilissimo. Oggi il vero "successo" a cui si può ambire è quello di rendersi conoscibile a quante più persone possibile, dimenticando l'aspetto economico che onestamente non c'è. Non dico che di musica non si vive ma quasi...
Che rapporto hai con il tuo strumento? lo porti sempre con te? ci parli? 
Io amo la chitarra in ogni sua particolarità e forma... ho una collezione privata di oltre 38 chitarre di cui molte appartenute a chitarristi "importanti". Nello specifico però quelle che uso nei live sono disegnate da me e costruite secondo le mie esigenze dal Maestro Liutaio Pasquale Lodato, una delle colonne portanti della mia musica. Sono chitarre uniche al mondo senza delle quali non potrei mai riuscire a suonare (proprio per i dettagli tecnici e funzionali) le mie musiche.
Prossime tappe... ?
Domani si parte per Istanbul, poi il 1° Agosto sarò a Filiano, il 4 a Cirigliano condividendo il palco con Povia al Premio Torre d'Argento, l'8 a Sant'Arcangelo presso il monastero dell'Orsoleo, il 9 a Policoro in piazza Heraclea, il 10 a Policoro per il Premio Heraclea, 14 agosto a Corleto Perticara dove condividerò il palco con Rocco Hunt, ed infine chiuderò la mia tournée a Piano di Sorrento il 17 agosto. Giovanni Zambito.
Fattitaliani

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