Nathalie, All together now e il disco "Into the flow": è bello potersi divertire lavorando. L'intervista di Fattitaliani

Nathalie Giannitrapani tornerà a cantare a Bruxelles e presenterà il suo ultimo lavoro "Into the flow" alla Libreria Piola lunedì 3 giugno alle ore 19. È un album fortemente intimo in cui la cantautrice si muove fluidamente tra rock, electro e melodic, usando testi e suoni per costruire armonie inaspettate. Intanto il giovedì sera è su Canale 5 fra i personaggi che compongono il muro dello spettacolo "All together now". Fattitaliani l'ha intervistata.

Cosa ti ha condotto a "All together now"?
Nei miei anni di gavetta ho suonato in situazioni diversissime tra loro e ho spesso partecipato a concorsi musicali, anche prima dell'esperienza di X Factor, quindi so cosa voglia dire essere nel ruolo di chi si esibisce e viene anche giudicato. A un certo punto, in maniera del tutto naturale, mi è capitato passare anche dall'altra parte, cioè nella veste di giudice in alcuni premi, come per esempio il Premio Mia Martini e poco dopo... è arrivato All Together Now! Mi sembrava una cosa bella e divertente, un’esperienza condivisa con tanti altri musicisti, cantanti, artisti di vario genere... così  ho colto con entusiasmo la novità!
Che atmosfera si vive in studio?
Siamo in tantissimi, si respira un clima di festa e allegria! Il bello è che allo stesso tempo c'è molta professionalità: All Together Now è una trasmissione unica nel suo genere, ci sono moltissime persone che lavorano per la sua realizzazione. C'è un grande impegno e tanta passione da parte di tutti! Ho incontrato amici vecchi e nuovi. 
Fra le tante esibizioni quale ti è rimasta impressa?
Una sola? È davvero difficile scegliere, il livello dei concorrenti è molto alto, e consideriamo che siamo ancora alla 2a puntata...Non oso immaginare quando li avremo ascoltati tutti! Al momento sono rimasta colpita dalla classe e dalla vocalità di Daria, dal timbro sorprendente di Luca e dall'intensità e bravura di Augusta. In realtà me ne sono piaciuti anche molti altri, c'è davvero l'imbarazzo della scelta!
In che modo questa partecipazione rappresenta una sorta di continuità e allo stesso tempo di riconoscimento con le altre tappe del tuo percorso?
Il fatto di passare dal ruolo di concorrente a giudice è quasi naturale, a un certo punto. Avendo indossato io stessa i panni di chi viene giudicato, so mettermi nei panni di chi si esibisce... È una cosa fondamentale avere rispetto di chi si mette in gioco, soprattutto in questo caso in cui il concorrente canta di fronte a ben 100 giudici... Con gli anni si matura sempre più esperienza ed è bello anche poterla condividere con chi ha il coraggio di mettersi in gioco!
Dettaglio della copertina di "Into the flow"
Foto di Marta Petrucci Photography
In che cosa sei stata impegnata di recente?
Ho pubblicato un nuovo album dal titolo "Into the Flow" in cui le mie canzoni sono legate tra loro dal tema dell'acqua, del fluire, del Femminile. È una creatura a cui tengo moltissimo e a cui ho lavorato molto in prima persona. Inoltre ho suonato molto in giro, poi ho partecipato a un progetto con ben 30 artisti di tutte le nazioni dell'Unione Europea per la pace e la convivenza armoniosa tra i popoli europei. In effetti non mi sono fermata mai, ma sono contenta... E ci sono anche altre novità in cantiere!
Secondo te, rispetto a prima sono cambiate le ragioni per cui tante persone vanno in tv per tentare la strada musicale?
Le ragioni non so se siano cambiate, ma sicuramente è diventato un passaggio molto più naturale per chi fa musica. Credo che sia importante allo stesso modo la classica "gavetta", fare esperienza anche nei locali, suonando spesso dal vivo: dà un'idea più completa di ciò che comporta fare il musicista di professione. Le due esperienze si completano a vicenda, secondo me!
Tu ti ricordi il tuo primo assoluto approccio alla musica? Racconta...
Da bambina a neanche 3 anni di età mi arrampicavo sullo sgabello del pianoforte e spingevo i tasti con curiosità! Anni dopo ho iniziato a cantare, è stata una cosa del tutto naturale che sentivo di voler fare con tutta me stessa!
E la tua prima esibizione?
Se ricordo bene avevo 14 anni, il saggio di fine anno di una scuola di musica in cui andavo. Cantai "Eppur mi sono scordato di te". Ero emozionatissima ma avevo già le idee molto chiare su quello che volevo fare con la voce e la musica, ero timida ma determinata!
Cosa speri ti possa portare come persona e artista l'esperienza di Canale 5?
Sicuramente avrò conosciuto tante belle persone e professionisti! Inoltre a trovare una sana leggerezza che non sempre si trova, è bello potersi divertire lavorando!
Fra pochi giorni torni a cantare a Bruxelles. Ti piace tornarci? Che cosa significa per te la capitale belga? 
Sono molto legata a Bruxelles, mia madre è belga e ho molti familiari che vivono lì. È una città che amo molto, sono affezionata alla sua atmosfera nordica, ai cibi tipici che non vedo l'ora di riassaggiare, al fermento culturale, l'arte, la musica e tanto altro... È un crocevia di tante culture e questo la rende unica nel suo genere. Non vedo l'ora di portare di nuovo la mia musica lì, è sempre un’emozione grandissima! Giovanni Zambito.
Copertina: Foto di Marta Petrucci Photography
Fattitaliani

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