Gianclaudio Caretta a Fattitaliani: “A 25 anni mi sento più pronto e ho voglia di fare tanto e bene”. L'intervista

Tra gli attori della nuova generazione, è sicuramente uno dei più promettenti e di maggior talento. Gianclaudio Caretta, al cinema con il film “Ed è subito sera”, si racconta a Fattitaliani.it.

Raccontaci questo tuo nuovo progetto professionale: “Ed è subito sera”.
In questo film interpreto Roberto De Martino, miglior amico di Dario Scherillo (Gianluca Di Gennaro), un giovane realmente ucciso dalla Camorra nel 2004 per scambio di persona. Mio padre, il magistrato Rosario (Franco Nero), segue le indagini sulle faide tra clan, nelle quali mi ritroverò tragicamente coinvolto quando la mia vita, per caso, si intreccerà a quella del camorrista O’Muccus (Paco De Rosa).
Quale vorresti fosse il messaggio che, attraverso questo film, arrivasse al pubblico?
Questo è un film che a differenza di tanti altri di genere simile, mostra il punto di vista dei “buoni”, racconta la quotidianità di una famiglia normale, come se fossero i nostri vicini di casa, che ad un tratto, senza responsabilità alcuna, si ritroveranno a piangere un figlio innocente ucciso dalla camorra per scambio di persona. Credo sia un film sensibilizzante, tanti avvenimenti della vita gli ignoriamo completamente perché ci danno l’impressione che non possano capitare proprio a noi, ma non è così. “Come sarebbe se ammazzassero per errore tuo fratello innocente, in un bar qualunque di un normale martedì pomeriggio?”
Cosa ha aggiunto alla tua carriera?
Esperienza, molta. Sia dal punto di vista umano che professionale. Ho avuto l’opportunità di conoscere personalmente una famiglia come questa di Dario Scherillo, guardare gli occhi dei suoi fratelli e sua madre, immedesimarmi, capire cosa possano provare e ringraziare Dio per la vita semplice e normale che invece hanno tante persone come me.
Poi ho condiviso il set con Franco Nero, Gianluca Di Gennaro, Paco De Rosa, Claudio Insegno, Gaetano Amato, Salvatore Cantalupo. Colleghi con un bagaglio importante, ho imparato molto da loro e da ogni persona sul set. È stata un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo, sono grato.

Un bilancio temporaneo della tua carriera?
Ho 25 anni, ho studiato e continuo a studiare tanto affinché possa strutturarmi sempre meglio. I ruoli che mi hanno affidato, hanno creato fiducia in me, ho fatto diverse esperienze in questi anni, ho vissuto tante giornate sul set, ho avuto la possibilità di immergermi a pieno e conoscere le varie dinamiche del mio lavoro con tutte le sue correlazioni. È stato un iter faticoso ed intenso, ma adesso finalmente ho un’aspettativa alta. Mi sento più pronto, ho voglia di fare bene, di fare tanto. Spero di avere le giuste occasioni per esprimermi.
Tornando indietro, c'è qualcosa che non rifaresti o che faresti in modo differente?
Amo pensare che qualunque mia scelta, giusta o meno giusta, abbia composto chi sono oggi. 
Anche i principali errori, hanno consolidato un lato importante di me. Siamo la somma della nostre cose belle e meno belle. Quindi non cambierei niente, ma di sicuro, adesso, ho un bagaglio più vasto per fare scelte più opportune.
La collaborazione dei tuoi sogni?
È con un regista senza un nome e cognome specifico, con il quale avere la possibilità di esprimerci al massimo assieme, l’uno grazie all’altro, con il fine ultimo di realizzare qualcosa di bellissimo, in serenità, con professionalità, pensiero magico e folle amore per questo mestiere fantastico.
Escludi di proseguire la tua carriera all'estero?
Probabilmente un domani! Attualmente sono concentrato sulla mia carriera in Italia, vorrei lavorare qui, con la mia lingua madre, il mio dialetto pugliese.
Come cavallo di battaglia ho il genere comico-drammatico e sto cercando di incanalarmi in ruoli con queste caratteristiche. Con tutto il rispetto per l’America, ma oggi, il mio sogno è un ruolo brillante magari in un film in Puglia.
Fattitaliani

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