Italiani in Germania: emigrare per una vita migliore. L'esperienza di Alfio Rorato

Alfio Rorato, proprietario e socio di Caffè e Gelato a Potsdamer Platz racconta la sua esperienza di emigrato. Come è cambiata in 20 anni l'emigrazione italiana.

di Emanuela Del Zompo - Alfio Rorato, originario di Cappella Maggiore (Tv), è emigrato in Germania, a Berlino, circa 20 anni fa non per bisogno di lavorare ma per cambiare le sue prospettive. "Allora in Italia c'era ancora lavoro, ma a noi giovani piaceva viaggiare e conoscere mondi diversi: così è iniziata questa avventura Berlinese, racconta a Fattitaliani.
Nei primi anni del '900 molti italiani provenienti da Belluno e da Corniolo hanno inaugurato le prime gelaterie in Germania. La pasticceria era un modo e una tradizione per stare in famiglia e loro hanno contribuito a far nascere L'ICE CAFFE.
Oggi l'immigrazione purtroppo con l'andamento del nostro Paese è diventata necessaria per trovare lavoro e per vivere una vita decente. Quando sono emigrato io, in Italia si trovava ancora lavoro, ma negli ultimi decenni c'è stato un crollo totale del mercato lavorativo."
Che bilancio fai dopo questi 20 anni in Germania? pro e contro?
"Beh, il bilancio è più che positivo, sono grato a questo Paese, tutta la mia famiglia è qui, anche se mantengo radici con l'Italia: cerco spesso di andare nella mia casa natale, in qualche modo si ha sempre nostalgia di dove si è nati. Però questo Paese mi ha dato qualcosa in più: la famiglia qui è più tutelata. Pensa che ogni figlio ha diritto ad un assegno sociale di 190€ fino al 25° anno di età. Politicamente parlando, la Merkel, soprannominata Mutti (mammina) è una donna che ha saputo ben indirizzare la politica del Paese. E ci sono tante altre agevolazioni fiscali. I tedeschi seguono le regole: se fai caso, ad esempio, la metropolitana non ha tornelli, perché qui se non ti comporti correttamente e non paghi il biglietto (ormai è anche diventato reato) e sei sorpreso dai controlli, ti portano alla stazione di polizia, come qualsiasi altro criminale. Quindi non c'è bisogno di sbarre per far rispettare le regole.
La meritocrazia, qui esiste, se hai studiato e sai fare il tuo lavoro, si hanno possibilità di far carriera in ogni settore.
I tedeschi sono molto competitivi  quindi devi essere al passo con loro.
Il lavoro non manca, ma se non hai voglia di lavorare questo non è un Paese dove puoi permanere senza far nulla. 
Cosa fanno i giovani al di fuori del lavoro?
Ci sono molto opportunità ed interessi culturali, dalla musica alla letteratura, al cinema. In questi giorni c'è stato il festival del cinema di Berlino (la Berlinale) e i cittadini partecipano molto assiduamente a questo evento. Sin dalla mattina presto sono in fila ad aspettare che aprano i botteghini per acquistare il ticket per vedere qualche film. E qui il cinema è seguito a tutte le ore.
L'Italia dovrebbe adottare tanti sistemi loro, per un cambiamento positivo.
Inoltre Berlino è una città multietnica, con tante culture e razze. Si parla anche l'inglese, anzi forse si ascolta più questa lingua che quella madre."
E quando fa caldo cosa fai se non puoi andare al mare?
"Ci sono i laghi, molto belli e quando esce il sole si va in questi immensi parchi a rilassarsi e anche a mangiare: è facile vedere con la bella stagione molte persone fare pic-nic."
Ma qualcosa di negativo, non c'è in questo Paese?
"...mhhh beh, forse per l'abbigliamento loro dovrebbero imparare da noi (ride) ed inoltre il nostro cibo è senz'altro al primo posto ma non solo qui ma anche nel resto del mondo."
Fattitaliani

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