Di Maio, zero in storia

Luigi Di Maio cercava probabilmente di ricucire lo strappo culminato con il ritiro dell'ambasciatore francese, quando ha scritto a Le Monde la lettera in cui parla della "millenaria democrazia della Francia".

Uno strafalcione incredibile, perché non c'è studente della scuola media con un voto in storia superiore al due che non sappia che la democrazia esiste in quel Paese solo da un paio di secoli, mentre i più bravini sapranno individuare addirittura la data di nascita: il 1789, anno della rivoluzione.
Adesso mi auguro che nessuno sia così infetto da partigianeria da chiamarla "una semplice gaffe". Chiamiamola col suo nome: "ignoranza", perché una sciocchezza del genere non scappa di bocca "per distrazione" nemmeno se sei ubriaco; a maggior ragione non scappa "per distrazione" quando scrivi una lettera, perché hai più tempo per riflettere; e ad ancora maggior ragione quando quella lettera la scrivi a un giornale, e per di più grande e francese come Le Monde, e in un momento così delicato. 
Mi auguro anche che non ci sia qualcuno che se ne esca con un "Sì, va bene, ma che importanza ha? Badiamo alle cose che contano". Sì che ce l'ha, l'importanza; e stiamo parlando di cose che contano moltissimo, perché una simile manifestazione di scarso livello culturale non squalifica solo la persona, ma la carica che ricopre, e quindi il Paese; e perciò noi tutti che non abbiamo saputo esprimere, per quella posizione, una persona all'altezza. Ossia un politico che non solo dica cose sensate – e qui non entro nel merito – ma anche che non faccia, e non ci faccia fare, figuracce del genere. 
Sia ben chiaro, è da un bel pezzo che abbiamo leader che lasciano molto a desiderare: ma così impresentabilmente "scarsi" di nozioni, ecco, penso che questa sia una novità che non avremmo voluto vedere. 
Carlo Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.  
Fattitaliani

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