Recensione di Donatella Di Maio
“Parafilie
e devianza” di Fabrizio Quattrini, è un pregevole manuale, nel quale l'autore
analizza e descrive, in modo acuto e non convenzionale, l'articolata e
magmatica galassia dei gusti sessuali e dei comportamenti sessuali atipici, ossia
che si discostano da quella griglia di valutazione entro cui siamo soliti
collocare i parametri di “normalità”, contrapponendoli ai parametri di
devianza, cioè a quell'insieme di comportamenti parafilici e disturbi
parafilici.
Fabrizio
Quattrini spiega come ancora il termine “parafilia” sia poco diffuso: ad esso
si preferiscono i termini molto meglio conosciuti di "devianza" o
"perversione".
Nel
DSM 5 viene definito "parafilia" un comportamento che "prevede
un intenso e persistente interesse sessuale diverso dall'interesse sessuale per
la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani
fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti". Leggermente
diverso è il Disturbo Parafilico, in cui il soggetto "oltre ad avere un
intenso e persistente interesse sessuale per particolari attività
erotico-sessuali, vive l'esperienza e i vissuti parafilici con disagio, tanto
da arrecare danni a sé stesso".
La
cornice teorica introduttiva è rappresentata dalla definizione del concetto di
"normalità" che si snoda lungo una interessante e variegata
tassonomia di chiarificazione linguistico-terminologica e culturale del
concetto di normalità e del suo contrario e che si declina, come emerge
chiaramente dalla approfondita disamina affrontata nelle pagine del testo, in
una improbabile dicotomia nella quale, a ben vedere, i due termini non sono
nella realtà così netti e circoscritti, ma che finiscono col mescolarsi e
fondersi, e che il labirintico simbolismo linguistico entro cui sostano le
definizioni polarizzanti, rispondono più che altro ad una esigenza di
rassicurazione da parte della società e della cultura dominante.
Scrive
infatti Quattrini: "La normalità è un concetto sociale, che esiste solo in
riferimento alla regolamentazione delle masse e alla possibilità di una
uniformazione collettiva dei comportamenti dell'essere umano".
Una
normalità vista dunque come un "concetto sociale", una
"sovrastruttura", strumentale ad una omologazione collettiva,
soprattutto quando essa interseca la delicata sfera della sessualità,
costellata ancora di granitici pregiudizi, capaci di condizionare in modo non
certo secondario l'esistenza individuale. Si delinea pertanto, nel libro, un
concetto di normalità simile a un firmamento, multiforme e polisemico, che
digrada in tre sottotipi: 1) La normalità statistica. 2) La normalità
biologico-medica. 3) La normalità giuridica.
Nella
seconda parte l'autore affronta con rigoroso metodo scientifico i “Disturbi
Parafilici”, offrendo un valido e aggiornato punto di vista su quelli
maggiormente rilevanti, analizzati secondo un approccio clinico-diagnostico
integrato: il modello psicodinamico, il modello cognitivo-comportamentale, il
modello biologico-evolutivo.
I
Disturbi Parafilici maggiori sono 8:
Il
Disturbo Esibizionistico
Il
Disturbo Voyeristico
Il
Disturbo da Masochismo Sessuale
Il
Disturbo da Sadismo sessuale
Il
Disturbo Pedofilico
Il
Disturbo Feticistico
Il
Disturbo da Travestimento
I
Disturbi Parafilici con Altra Specificazione.
Nell'ultima
parte, il manuale ci conduce nel dibattuto e delicato mondo del sesso estremo:
il BDSM.
Particolarmente
interessante ritengo sia la definizione che ne fa il Quattrini nel suo testo: "Solitamente
fraintesi, inquadrati come bizzarri, devianti, malati, perversi, i
comportamenti sessuali atipici sono invece la manifestazione di un nuovo modo
di vedere e vivere l'esperienza e la complicità intimo-sessuale".
Uno
sguardo diverso quello di Quattrini, scevro da pregiudizi, anticipazioni,
stigmatizzazioni, che amplia gli orizzonti ristretti, sottrae al cono d'ombra
ambiti e tematiche ancora poco conosciuti, poco indagati, molto travisati.
Un
libro denso, coinvolgente, utile a tutti.
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Fabrizio Quattrini
Donatella Di Maio