Michael Moore: le persone devono godere del cinema come forma d'arte e arricchimento personale


Il regista di Fahrenheit 9/11, film documentario del 2004 che ha vinto la Palma d'Oro al festival di Cannes, si presenta al pubblico romano enfatizzando le vicende politiche americane con Trump Presidente e richiamando l'attenzione anche sui leader italiani come Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, guadagnandosi una stand ovation dalla platea della Sala Sinopoli della festa del cinema.

di Emanuela Del Zompo - "Sono preoccupato della condizione del cinema di oggi, afferma Michael Moore. In America è diventato raro vedere film stranieri (come quelli italiani) provenienti dal resto del mondo, e non sono d'accordo con questo modo di pensare perché ho realizzato che le persone devono godere del cinema come forma d'arte e come arricchimento personale. Il cinema in questo senso deve essere salvaguardato e protetto. Sono cresciuto in una città che viveva di fabbriche ma ho avuto la possibilità di vedere opere cinematografiche straniere che mi hanno sicuramente gratificato dal punto di vista culturale. Oggi questo non è più possibile e se non si ha la possibilità di conoscere altre culture attraverso il cinema, il Paese ed il popolo vive nell'ignoranza. Il cinema è una porta verso il mondo, va salvata e promossa. Io sto creando nella mia città questo tipo di realtà, un cinema che provenga da altri paesi, ma voi dovete impegnarvi a produrre film di valore".
Che ne pensa della politica Americana?
"Considero Bush responsabile di crimini di guerra, l'attuale Presidente Trump purtroppo sembra piacere alla stampa che enfatizza il personaggio, (lo chiamano il DONALD). I media sono innamorati di Trump: loro credono alle bugie e alle storie raccontate dai politici. Oggi i 2/3 delle persone che votano in America è costituito da persone di colore, donne e giovani. Questo dato porterà un cambiamento nelle prossime votazioni. Ma del resto la cattiva gestione della politica non è solo una questione che riguarda l'America, ma anche l'Italia ha avuto e ha i suoi problemi con politici come Berlusconi e Salvini. Sono tre giorni che sono in Italia, guardo la vostra Tv (ride). La Nazione è stata resa stupida dalla tv e di conseguenza la cattiva politica ha preso il sopravvento."
Come definisce Trump nel suo documentario? E il nostro attuale governo?
"Hitler è Trump, siamo in un'epoca dove la democrazia viene a mancare.
Ho fatto diversi film di critica contro l'America, mi rendo conto che siamo in un periodo storico davvero disastroso a livello mondiale, dove dilaga il fascismo. Per quanto riguarda l'Italia, Salvini è bigotto e razzista, ma anche da noi c'è molto razzismo ed abbiamo un presidente razzista.
Purtroppo la tv italiana offre al pubblico solo intrattenimento ecco perché Salvini e Di Maio sono così popolari, colpa soprattutto della sinistra che perde sia in Italia così come in America.
Mio padre era un operaio alla sua epoca votava Kennedy perché era una persona sicuramente più istruita, in grado di cambiare il Paese."
Il film-documentario Fahrenheit 9/11 sarà trasmesso in esclusiva in Italia su La7.
Fattitaliani

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