«Si tratta di una presentazione di mie opere
degli ultimi vent’anni, come di consueto riguardanti i temi di natura e
paesaggio.
Un paesaggio che, allo stesso tempo, include l'“altro paesaggio” ovvero
quello della land art. Un’“arte
territoriale” che viene presentata in un’ampia documentazione fotografica a
cura di Luigi Nifosì. Paesaggi dipinti e land
art, due esempi diversi di trattare la natura».
Questa l’introduzione del maestro Ettore de Conciliis alla sua mostra Spazi
di quiete, paesaggi e land art - organizzata dalla Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata in collaborazione con Il
Cigno GG Edizioni, curata da Filomena Maria Sardella - che, dopo essere
stata ospitata al Maschio angioino di Napoli, si sposterà a Matera (prossima a
rivestire il prestigioso ruolo di Capitale Europea dell’Arte) all’interno
dell’ex Ospedale San Rocco, a partire dal 13 ottobre (inaugurazione alle ore 18.00).
Per l’occasione saranno anche esposte le
foto di Luigi Nifosì del Memoriale di Portella della Ginestra, opera
di land art realizzata dallo stesso
de Conciliis in ricordo della strage del primo maggio 1947 perpetrata dal
bandito Giuliano in Sicilia.
Ettore de Conciliis, nato ad Avellino
nel 1941, diventa celebre nel 1965 per aver realizzato il Murale della pace nella chiesa di San Francesco ad Avellino: alle
spalle dell'altare di una chiesa cattolica fu posto un affresco in cui, attorno
alla figura di san Francesco, compaiono da un lato immagini di guerra e di
distruzione, dall'altro di pace e di giustizia sociale. Accogliendo il
rivoluzionario messaggio di pace e fratellanza di Papa Giovanni XXIII de
Conciliis rappresenta, uno accanto all’altro, John Kennedy, Mao Tse Tung,
Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini, Fidel Castro, Pablo Picasso,
Carlo Levi, Alberto Moravia e altri. Il fare artistico di de Conciliis colpisce
per la sua multidimensionalità. Può essere considerato un laico che sa muoversi
in contesti religiosi e che, con le sue opere, mette insieme impegno civile,
paesaggio, natura.
Il messaggio artistico di de Conciliis
colpisce per la sua tenacia nel dipingere con metodologia tradizionale affrontando,
con tematiche apparentemente classiche e romantiche, la contemporaneità e la
maturità della bellezza. La compostezza formale dei suoi quadri introduce
subito una geometria euclidea, fatta di equilibrio e di solennità, da molti
definite "classiche". I suoi alberi, le sue strade, i suoi specchi
d´acqua evocano la serenità, la calma e l´indifferenza della natura verso le
cose umane. Per questo motivo può essere considerato un laico che sa muoversi
in contesti religiosi e che, con le sue opere, mette insieme impegno civile, paesaggio,
natura. Lavora con i gialli del sole, il verde degli alberi, l'azzurro dei
fiumi e del cielo, il rosso dei papaveri, il bianco delle case.
«Lo spazio della tela diventa
per Ettore de Conciliis come lo spazio di attesa, la pausa tra gli avvenimenti
della vita nel suo scorrere, antecedenti e successivi al raggiungimento del suo
inevitabile punto focale, suo obiettivo assoluto come fosse il suo personale
destino, la conclusione del suo intimo e forte desiderio espressivo, la Pace,
punto finale dove si arresta la ricerca e si pacificano le divergenze, il luogo
della pura utopia»,
afferma la curatrice della mostra Filomena
Sardella. “Per raggiungerla deve attraversare lo spazio senza tempo, tuffarsi
nell’infinito fermando l’aria intorno con lo sguardo fisso e dipingere il thopos, con una messa a fuoco sapientemente
radente il suolo, la terra dove tutto nasce e ha inizio: lo spazio di quiete”.
«Il legame profondo con la
parte di territorio ad Est della Basilicata si evidenzia nell’intenso rapporto
che intercorse tra il Ettore de Conciliis e Carlo Levi, proprio per la
realizzazione a Cerignola, paese di Puglia poco distante da Matera, del
murale-istallazione dedicato a Giuseppe Di Vittorio, nel 1974, uomo che
ridefinì la classe operaia adducendovi a pieno diritto i braccianti agricoli», il
commento di Francesco Canestrini,
Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata
Saranno venti le opere esposte del
Maestro de Conciliis, tra cui un dittico e un trittico monumentali, e dodici le
immagini del fotografo siciliano Luigi Nifosì.
Scheda Tecnica
Titolo: “Ettore de Conciliis. Spazi di quiete, paesaggi e land
art”
A cura di:
Filomena Maria Sardella
Luogo: Ex
Ospedale San Rocco, Piazza San Giovanni Battista - Matera
Opere in mostra: Tele: de Conciliis; Foto di
"Portella della Ginestra”: Luigi Nifosì
Organizzazione: Soprintendente
Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata
In collaborazione con: Il Cigno GG Edizioni
Date: 14 ottobre – 14 novembre 2018
Inaugurazione: 13 ottobre 2018, ore 18.00
Catalogo: Il
Cigno GG Edizioni
Info: Il Cigno GG Edizioni 06
6865493 redazione@ilcigno.org
Ufficio Stampa: Paolo Signorelli
3337509031 paolosigno@hotmail.it