L'attore Fabrizio Ferracane a Fattitaliani: Ogni personaggio entra a far parte della mia vita. L'intervista

Fra le canzoni del Festival di Sanremo 2017 "Portami via" di Fabrizio Moro è sicuramente quella che resterà più nella memoria discografica per la sua intensità a livello di arrangiamento che di testo. Il video, diretto da Andrea Folino e Corrado Perria, è un piccolo capolavoro grazie soprattutto all'interpretazione del protagonista, l'attore Fabrizio Ferracane, che interpreta un uomo maturo che sta per uscire dal carcere dopo tanti anni. Gli occhi e i movimenti dell'attore sono molto più eloquenti di qualsiasi parola. Fattitaliani lo ha intervistato per la rubrica "Te Video".

Fabrizio, come riassumeresti la tua personalità ai nostri lettori in poche righe?
Sono testardo, pignolo e curioso verso il mondo. Sono sensibile... forse troppo. Amo le cose semplici e con radici solide come la mia famiglia, i miei amici e Yuri il mio cane che da 14 anni segue ogni mio passo. Cosa odio? Il finto perbenismo. Sono diretto e sincero, preferisco sempre la verità.

E come attore?

Mi piace studiare a fondo il personaggio, studio ogni piccola sfaccettatura del ruolo che devo interpretare e mi faccio guidare dal regista ascoltando le sue richieste. Ecco... so ascoltare. Credo che sia fondamentale e affascinante guardare gli attori mentre non stanno parlando. Ogni personaggio entra comunque a far parte della mia vita. 

Nel video di "Portami via" rientri a incarnare perfettamente il personaggio negli sguardi e nei movimenti: complimenti. In che cosa cambia la preparazione per un ruolo così breve ma intenso rispetto al teatro o alla fiction?

Nulla perché in ogni scena l'attore deve saper sorprendere. Non è una semplice questione di "tempo", bisogna solo essere credibili.
Come sei stato coinvolto nel progetto di Fabrizio Moro?
Avevo fatto con la 5e6 una produzione di Brescia il corto di Marco Santi "L'attrazione gravitazionale del professor D" un corto presentato alla Giornata Giovani Autori al Festival del Cinema di Venezia 74 e la stessa produzione realizzò il video di Moro. Mi dissero che avevano proposto me e che Fabrizio Moro fu subito contento della proposta e che se avessi preso parte sarebbe stato più contento. E così ...
Grazie al trucco, nel video sembri quasi un sessantenne, quando invece hai solo 43 anni. Quanto ti piace lo straniamento che la recitazione provoca e calarti in un personaggio lontano da te?  
Beh, 60 mi sembrano un po' tanti 😂 sicuramente qualcosa in più ... in quel periodo giravo il film su Emanuela Loi ed io interpretavo il giudice Paolo Borsellino e dissi alla produzione che non potevo togliere i baffi ... loro furono contenti lo stesso. Lo straniamento è fondamentale e figurati che io sono parecchio miope mi mancano -4 a sx e -3 a dx quindi mi estraneo ancora di più ma sempre presente e vigile ... è un semplice di fatto di stare presenti dentro una bolla creativa che ti permette di andare in potenza in presenza....poi l'allontanamento viene da sé: lo raggiungi ma senza pensarci.
In che modo la tua Sicilia rientra nel tuo approccio alla recitazione?
A teatro con Rino lavoriamo spesso in dialetto e affrontiamo personaggi vicini molto vicini a noi ... nel senso che sono "essere" che troviamo nelle nostre strade ... ma è talmente universale il teatro che scrive Rino Marino che sono sicuro che Taddarita e Malafesta si possano trovare in Turchia, in Russia... ovunque.
Ci parli un po' della tua compagnia teatrale? che significato assume fondarne una in un periodo di crisi continua?
Anni fa vidi Scabbia uno spettacolo di Rino Marino e me ne innamorai... andai da lui e gli chiesi di lavorare insieme. Rino è di Castelvetrano come me, ci conoscevamo ma non tantissimo, c'era una profonda stima. Da allora abbiamo messo in scena Ferrovecchio, OraProNobis, La Malafesta. Abbiamo uno spazio nostro a Castelvetrano, creiamo lì i nostri personaggi e spesso mi capita di tenere dei laboratori al mio paese. Sono molto felice di avere conosciuto Rino e che da circa 6 anni lavoriamo insieme... ho trovato diciamo il mio drammaturgo: amo potentemente i testi di Rino perché parlano degli ultimi dei pazzi ma in un modo decisamente interessante senza nessuna forma di pietismo ... sono ironici, brillanti ma poi arriva il colpo di grazia. Lavoro anche con altri registi ma con Rino ho trovato un modo e mondo che voglio ancora scavare, facendo anche uso di un siciliano arcaico.
In una battuta come potrebbe essere riassunto il motivo del successo del film "Anime nere"?
È una tragedia familiare senza nessuna spettacolarizzazione di armi e droghe nonostante il film graviti in un ambiente malavitoso.
Fra i tuoi prossimi progetti c'è la messa in scena di "Tito": ce ne parli?
Sì, l'anno scorso ho fatto un incontro importante nel mio percorso: Gabriele Russo, uomo d'altri tempi, emotivo, umile, visionario, timido... ci siamo riconosciuti. Tramite Gabriele ho conosciuto Michele Santeramo, l'autore della riscrittura del Tito con cui stiamo progettando un prossimo lavoro tratto dal Cappotto di Gogol... con il Tito saremo in tournée e toccheremo Bologna,  Cesenatico e a Roma in uno dei teatri dove ho sempre desiderato recitare, l'Argentina.
E per il cinema?
Sarò Pippo Calò, il cassiere della mafia, per il nuovo film di Marco Bellocchio. Tommaso Buscetta sarà interpretato da Pierfrancesco Favino. Luigi Lo Cascio sarà Contorno, Giovanni Calcagno Badalamenti. Finalmente ho l'occasione di lavorare con il regista italiano che ho sempre inseguito: ricordo i quattro provini che feci per Vincere il film di Bellocchio sulla figura di Mussolini.
In quell'occasione non andò bene lui prese un altro attore ma lo misi seriamente in difficoltà e mi bastò, fui lo stesso contento di aver avuto le occasioni. Qui finalmente mi sta dirigendo: sento il suo occhio su di me e dopo un ciak è straordinario vederlo avvicinare per dirmi qualcosa o vederlo contento di come ho fatto un'azione o detto una battuta. Ho raggiunto un altro obiettivo importante nella mia carriera. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata
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SCHEDA del video "Portami via"

Regia di Andrea Folino e Corrado Perria

Produzione: Lebonski s.r.l.s. e Cinquesei S.r.l.
Produttore Esecutivo: Sebastiano Pisciottu
Soggetto: YouNuts!
Organizzatore generale: Chiara Budano e Graziano Chiscuzzu
Direttore di produzione: Tania Gualeni
Assistente di produzione: Alessandro Fucà, Francesco Coppola
Direttore della fotografia: Gianluca Ceresoli
Operatore: Gianluca Palma
Assistente operatore: Valerio Coccoli
Colorist: Alessio Zanardi
Costumi: Noemi Intino
Trucco: Elisa Goethals
Con la partecipazione straordinaria di Fabrizio Ferracane
Fattitaliani

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