Raimondo
Todaro non delude nel ruolo di Gene Kelly cantando "I’m singing in the rain"!
Straordinario nel ballo, un po’ meno nel canto ma viene subito incoraggiato da
Loretta Goggi.
L’emozione trapela tutta ma riesce comunque a strappare un decimo posto.
La prossima settimana lo vedremo nel ruolo di Michael Bublé e, dopo la tensione
del debutto, se la caverà egregiamente! Non ci resta che aspettare!
Da ballerino come sei finito a "Tale e quale show"?
Chi
me lo ha fatto fare? Non dormo più la notte!
Così giovane e già i pensieri ti levano
il sonno?
Sai, il pensiero di fare
una brutta figura mi assilla da metà luglio, da quando ho saputo di esserci e
non sto scherzando, è la verità. Sono finito qui perché adoro il programma e
l’ho sempre seguito in Tv. È una trasmissione che ti insegna tanto come chi ha
la fortuna di fare Ballando con le stelle. Si ha la possibilità di arricchire
il proprio bagaglio culturale.
Ho sperato che mi prendessero. Giovanni Ciacci mi ha spinto a fare il provino
perché mi sentiva canticchiare durante le mie docce interminabili e mi ha detto
di provarci. L’ho fatto ma pensavo che se mi avessero preso, sarebbero stati
dei pazzi ed evidentemente lo sono.
Fra voi concorrenti siete
affiatati?
Al primo impatto, sembrerebbe
di sì, siamo tutti che ce la facciamo un po’ sotto, si dà una parola di
conforto un po’ a tutti per cercare di sostenerci l’un l’altro e fare un buon
prodotto. Vedremo meglio strada facendo.
“Strada facendo” è un altro riferimento
a Claudio Baglioni. Non puoi dire se ci sarà come personaggio da imitare ma
almeno puoi dirci qual è il tuo ricordo delle canzoni di Baglioni?
Sono
cresciuto con Baglioni e lo adoro. Per i gusti musicali sono un po’ atipico, a
dodici anni ascoltavo Frank Sinatra. Avrei paura a farlo perché se toppi un
cantante al quale tieni particolarmente, è ancora peggio.
Speri di vincere o l’importante è
partecipare?
Spero di arrivare dodicesimo, facendo bella figura.
Elisabetta Ruffolo