Aldo Sarracco, il viaggio di un’anima crepuscolare nella raccolta di poesie "Anima"

Per lui il sole è “stanco” e “amaro”, è la luna la sua fedele compagna, meglio la “falce di luna”, ed è questa l’immagine che consegna nella copertina del suo libro “Anima” (Morano editore) il poeta Aldo Sarracco avvertendo quasi il lettore del viaggio che sta per intraprendere.
Il viaggio di un’anima crepuscolare che ama i “colori” della natura ma che sente assordante il peso della caducità della vita. Luna e fragilità dell’esistenza sono echi leopardiani che si portano dietro un pessimismo a tratti individuale, carico di rimpianti e rimorsi, a tratti cosmico, connaturato nella natura. Ma a prevalere è il primo. Nelle liriche si avverte il peso di un’anima sconfitta e vinta da possibilità inespresse e perse. Un’anima che avrebbe voluto esprimersi e realizzarsi diversamente e non sentire il peso di percorsi tutti in salita. Sente che gli è stato strappato e negato ciò che desidera. Il riflesso di questi sentimenti è nel suo continuo osservare il paesaggio. Iris, farnie, girasoli, scogliere, lucciole, vigne nel loro mostrarsi rispecchiano stati d’animo di volta in volta carichi di nostalgia o di solitudine. Aldo Sarracco è un’anima eremita di un paesino del Sannio - Fragneto Monforte, in provincia di Benevento -. Nel corso della sua vita si è rifugiato nella poesia per dare sfogo alle sue malinconie. Avvertendo poi “il vile rimpianto di non aver saputo essere furibondo, totale, soltanto poeta”, ha dato alle stampe, ormai già canuto, una cinquantina di quei versi.
O. Petrucci
Fattitaliani

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