Verona, Turandot di Zeffirelli: allestimento, coro, orchestra e cast di gran livello. La recensione di Fattitaliani

Incantevole! Ieri sera all'Arena di Verona per il festival lirico 2018 ha avuto luogo la terza rappresentazione di "Turandot" di Giacomo Puccini nella fantastica produzione ideata appositamente per il palcoscenico areniano nel 2010 da Franco Zeffirelli.

In scena per 5 recite fino al 26 luglio, l’allestimento è arricchito dai preziosi e dettagliati costumi del premio Oscar Emi Wada, dai movimenti coreografici curati da Maria Grazia Garofoli e dal lighting design di Paolo Mazzon. Sul podio il Maestro Francesco Ivan Ciampa.
"Il libretto dei veronesi Giuseppe Adami e Renato Simoni colloca l’azione “al tempo delle favole”, in una Pechino antica e atemporale, sfarzosamente evocata da Franco Zeffirelli per questo allestimento areniano, di cui ha ideato regia e scene.
Magnifico il livello recitativo e cantato: interpreti a ragione acclamati dal pubblico. Murat Karahan (Calaf) concede il bis di "Nessun dorma", stupenda Rebeka Lokar quando Turandot sottopone i tre enigmi. Superba Ruth Iniesta nel ruolo della schiava Liù.
Bravissimi anche Giorgio Giuseppini (Timur), Antonello Ceron nella parte dell’Imperatore Altoum, Gianluca Breda il Mandarino, mentre Federico Longhi, Roberto Covatta e Marcello Nardis hanno divertito impersonando Ping, Pong e Pang.
Applausi generosi e meritati per l’Orchestra e il Coro diretto da Vito Lombardi.
Onore e merito al genio di Zeffirelli! Giovanni Zambito.
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©Foto Ennevi/Fondazione Arena di Verona
Fattitaliani

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