“Il Dialogo delle Forme”, personale di Valentina Faraone, a cura di Alessandra De Caro. IV Edizione Villaggio Letterario di Punta Spalmatore Ustica (PA) dal 29 giugno al 30 agosto 2018.
di Andrea Giostra - Venerdì 29 giugno 2018, presso gli spazi espositivi della IV Edizione del Villaggio Letterario di
Punta Spalmatore ad Ustica, è stata inaugurata la persona dell’artista
siciliana Valentina Faraone. La
mostra è curata dall’arch. Alessandra De
Caro, co-ideatrice del Villaggio
Letterario di Ustica, arrivato alla quarta edizione. La prima tappa della
mostra dal titolo “Il Dialogo delle
Forme”, si è svolta a Palazzetto
Mirto, una delle sedi della Soprintendenza
del Mare, successivamente è stata inserita all’interno del programma
ufficiale della IV Edizione del
“Villaggio Letterario di Punta Spalmatore”. Ultima tappa della mostra saranno
gli spazi dell’Arsenale della Marina Regia di Palermo.
«“Il dialogo delle forme” non
è solo il titolo della mostra, ma un progetto itinerante creato dalla Soprintendenza del mare dell’Assessorato
dei Beni Cultura e I.S. a cura dell’Arch. Alessandra De Caro in collaborazione con lo scrittore e biologo Alessandro Bellomo e l’artista Valentina Faraone.
Il progetto nasce dall’idea di fare dialogare diverse discipline:
Scrittura, Storia, Pittura, Architettura, Fotografia e Design e anche di creare
dei percorsi didattici attraverso la realizzazione di “laboratori creativi”,
Otto le opere pittoriche in mostra, sei le fotografie e 5 gli
oggetti di Design. Le pitture fanno parte del ciclo “Formamenti”, presenti alla
mostra le opere “Corpo unico” e “Metamorfosi.
Si percepisce subito la concezione di una pittura che non cerca l’appagamento
dell’occhio ma che piuttosto debba arrivare come un pugno allo stomaco, diretto,
inserendosi in una tematica sociologica in cui prevale l’introspezione.
Un fluido vitale quello che attraversa e compone i corpi rappresentati,
appena intuibili.
Ad incrociare ed attrarre l’interesse di Valentina sono le tesi
sostenute in “Modernità liquida” famoso testo del sociologo e filosofo Zygmunt
Bauman. La pittrice scopre così le numerose affinità che legano la sua
personale ricerca, alle teorie del celeberrimo studioso.
Affinità che confluiscono tutte verso un comune concetto
d’identità e di percezione del mondo circostante.
Una “Realtà liquida”, mutevole, inafferrabile, oggi più che
mai. Le certezze del passato sono ormai state dissacrate e amalgamate a pulsioni
nichiliste, gli individui appaiono come entità disorientate, vaganti in un
presente senza nome.
La tecnica è quella della monotipia, ormai quasi un tratto
identificativo dell’artista, esplicito riferimento al “liquido” inteso
come materia, fluido che è “azzeramento delle distanze”, simultaneità.
I quadri infatti, sono frutto di un processo pittorico in cui
tutto accade “durante” e “velocemente”; la monotipia è arricchita da gesti
personali lungamente sperimentati ed esercitati e dall’uso attento e controllato
dell’impasto pittorico. Il gesto veloce, come tecnica esige, implica l’elemento
di casualità che l’artista gestisce con consapevolezza costante. Il continuo
contrasto tra fatalità e libero arbitrio è nella ricerca artistica di Valentina
un concetto fondamentale,
essenza viscerale del binomio arte e vita.
Nella fotografia cerca invece un’evasione. “Scatti di luce” il
titolo del progetto fotografico. Qui l’artista piuttosto che la realtà
preferisce affidarsi all’astrazione ed utilizzare la foto come fosse una tela,
privandola dal colore e scegliendo sempre inquadrature vertiginose.
Nel Design si apre ad una nuova ricerca, presentando il progetto
“Money Design”. Si tratta di oggetti di uso comune elevati a piccole opere
d’arte, ognuno fatto a mano, ognuno diverso dall’altro. I materiali utilizzati
sono la chiave di lettura del progetto: plexiglas e banconote di euro, ridotte
a coriandoli, incastrate all’interno. Un nuovo utilizzo dei “soldi” privati del
loro valore, in quanto fuori corso, ma funzionali al Design. Essi diventano una
texture originale che arricchisce e connota ogni oggetto e gli dona una nuova
funzione.
Una mostra ricca di contenuti e di nuove visioni, grazie
all’attenzione e all’impegno della Soprintendenza del mare di Palermo sempre attenta
e promotrice di nuovi interessanti progetti voluti e curati dall’Arch.
Alessandra De Caro.
Da sempre l’artista è interessata a diverse discipline artistiche:
Pittura, Fotografia, Design, Modellazione e Grafica e le sue opere dell’artista
sono state esposte in numerose gallerie e spazi pubblici della Sicilia e della
città di Roma ed il suo curriculum è ricco di mostre realizzate in: Portogallo,
Ginevra, Londra, Francia, Roma, Torino, Palermo, TelaViv.»
Valentina Faraone | Il Dialogo delle
Forme
Inaugurazione: venerdì 29 giugno 2018
Visitabile fino al 30 agosto 2018
dal lunedì a domenica | 18:00-22:00
Ufficio Stampa
+39 348 645 4277
IV EDIZIONE VILLAGGIO LETTERARIO DI
PUNTA SPALMATORE USTICA
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Andrea Giostra
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