Antonio Nobili legge Dante: grazie ai miei maestri che mi hanno fatto amare i classici. L'intervista di Fattitaliani

TeatroSenzaTempo in collaborazione con il Comune di Napoli e l'Assessorato alla Cultura presentano Lectura Dantis: una selezione di canti dal Poema dantesco interpretati il 28 e il 29 luglio a Napoli da Antonio S. Nobili, intervistato da Fattitaliani

Leggere Dante è sempre qualcosa di particolare, come ti stai preparando? 
Sono dieci anni che lavoro sul testo dantesco dirigendo la ricerca su fattori diversi, dalla parafrasi all'onomatopeicità di ogni singolo verso. Come allenamento invece sono solito affiancare alla tecnica la decontestualizzazione continua del testo, voglio dire: leggerlo a chiunque io incontro, scoprendo la diverse modalità con cui una lingua arcaica possa comunque emozionare, al di là della comprensione del testo, il segreto è trovarlo nella struttura del verso. 
Quali canti in particolare leggerai? 
Dall'Inferno al Paradiso, concentrandomi soprattutto sull'Inferno. Non mancheranno certo le storie di Ulisse e di Ugolino, di Paolo e Francesca, così come di Farinata degli Uberti o di Francesco e Beatrice, vero e propri ponti col contemporaneo. 
Leggerlo a Napoli questa volta nella meravigliosa cornice quale il Maschio Angioino, potrebbe aggiungere ancora più emozione?
In questo senso avevo già deciso di orientare anche la mia produzione futura, ambientandola durante un vero e proprio sposalizio tra lo spettacolo e la scenografia naturale o monumentale, facendone luogo di incontro tra il genio della scrittura (sorgente di ogni allestimento) e quello della costruzione o della natura, in una sorta di filtri di bellezza che si sovrappongo l'uno sull'altro offrendo la percezione del sublime. 
Che rapporto avevi a scuola con la Divina Commedia e i classici in generale? 
Ho avuto la fortuna di incontrare Maestri che mi hanno permesso di sviluppare una passione per i classici attraverso la capacità di mostrarmeli contemporanei, vicini. 
Quali personaggi danteschi ti sono rimasti più impressi? 
Quelli che il pubblico avrà modo di vedere in scena e verso i quali ho come sentito quell'invito che Orazio fa ad Amleto di "raccontare la sua storia". Per me è come assolvere un compito sentito in ciascuna delle numerose letture. 
Se tu rifacessi il viaggio di Dante, con quali personaggi ti fermeresti a parlare più a lungo e cosa vorresti sapere da loro? 
Tra i tanti, tutti affascinanti, sceglierei Ulisse, chiedendogli quotidianamente di raccontarmi ancora e ancora il suo "folle volo" 
Dante era molto duro nel profetizzare il destino dell'Italia e dei suoi governanti... pensi che il suo messaggio sia sempre attuale? 
Tutta la Divina commedia sembra essere intrisa dell'"inevitabile": voglio dire tutto ciò che l'uomo per sua fortuna o sfortuna incontra nell'arco di una vita. La colpa e il dolore, il peccato e l'amore, la scelta e la politica. Anche oggi continuano a compiersi, in questo senso, scelte scriteriate, come all'epoca di Dante che di queste scelte scrive un libro sulle conseguenze, ma di cui oggi sembra si sia persa ogni consapevolezza. 
Altri progetti? 
Torno a leggere Dante perché quest'anno ho incontrato il numero 33, fondamentale anche nella numerologia dantesca e prendendo lo slancio con un piede nel passato, anche le future produzioni segneranno per la mia carriera un ritorno. Dopo aver esplorato e scritto sul male, sui concetti e gli stereotipi da cui è costellato, tornerò a parlare di "donne giganti" che sulle loro spalle sostengono interi popoli. Mariana Pineda, eroina simbolo di Spagna, che segna un mio ritorno anche alla poetica di Garcia Lorca e Maria di Nazareth nella cui scrittura sto mettendo tutto il mio rapporto col sacro, dagli anni del seminario a quelli del palcoscenico. Giovanni Zambito.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nella foto il volto di Nobili è stato riempito dalle anime infernali a metafora di quanto entri nella carne questo testo

Lectura Dantis: sotto le stelle di Napoli i versi dell'Inferno 
Dopo il successo delle edizioni precedenti Nobili torna a calcare la scena con la sua celebre lettura di un Inferno affollato ed umanissimo, in cui la narrazione si fa immagine viva e specchio universale dell'anima e delle sue contraddizioni. La produzione approda a Napoli con un allestimento inedito in cui Alessio Chiodini affiancherà Nobili traghettando il pubblico verso l'esplorazione del canto prima di ascoltarne la lettura. Innovativa e personale, la sperimentazione sulla lettura dei versi danteschi, che vedrete e ascolterete, è stata scelta già per le incisioni radiofoniche Rai della Divina Commedia. La voce di Nobili entra nella carne fino a smuovere le coscienze. Ciascuno ha i propri demoni, confrontarsi è brutale ma è anche l'unica via per uscire poi fuori a rimirar le stelle. Grazie ad uno studio attento e supportato da una tecnica vocale affinata nel tempo Antonio Nobili restituisce al pubblico in un vortice di voci diverse il dolore, le vicende, la dannazione di quelle che furono e ancora sono anime ribelli ricche di umano sentimento e dignità in "Uno spettacolo unico, difficile da dimenticare." (Teatro.org) La Lectura Dantis andrà in scena Sabato 28 e Domenica 29 Luglio alle ore 21.00 al Maschio Angioino.
Link Trailer:
Per info e prenotazioni: 3293550022
BIGLIETTI:

INTERO: 12 Euro
RIDOTTO*: 10 Euro
Botteghino in loco

POSTI LIMITATI
Prenotazioni online dal 18/07
al numero: 3293550022
e sul sito web: www.teatrosenzatempo.com/aldamerini

*N.B. Tariffa ridotta riservata ad over 65, under 18, studenti di scuole teatrali.

Fattitaliani

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