Ingresso libero. Prenota qui. Intervengono: Michele Bernardini, Università degli Studi di Napoli L’Orientale, Claudio Monge, OFP, Silvia Pedone, Gallerie Nazionali Barberini Corsini
Il volume che si presenta - a poco più di un anno dal convegno che si è tenuto proprio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul - racconta la storia dei Domenicani in Asia Minore attraverso la vita della comunità italiana di Istanbul, e non solo. Grazie allo studio dei documenti storici custoditi nell’Archivio domenicano del convento di Sen Piyer (Santi Pietro e Paolo) a Galata, sono riemerse, dall’oblio del tempo e dalla polvere delle carte, le vicende di uomini e donne che hanno avuto un ruolo significativo per la presenza dei frati Predicatori in Turchia e più in generale per la storia culturale della città di Istanbul. Il libro ripercorre alcune tappe della lunga parabola dell’Ordine Domenicano in Asia Minore e in Terra Santa, dall’autunno del Medioevo fino alla nostra contemporaneità e all’indomani dell’ottocentesimo anniversario della Confermazione della Regola dell’Ordine (1216/2016). Nella cosmopolita Costantinopoli bizantina, prima, e nella capitale ottomana, poi, i Domenicani furono costantemente presenti, sebbene con alterne vicende. Le tracce monumentali e quelle “umane” sono oggetto specifico dei saggi che il volume raccoglie. Negli ultimi due secoli la rinnovata comunità dei frati italiani ha salvaguardato e custodito nel convento di Galata – riedificato nel 1843 su progetto dell’architetto ticinese Giuseppe Fossati – le memorie dei padri che lo hanno abitato, dei cenobi di Smirne, di Bakirkoy e naturalmente della comunità levantina di Istanbul, che ne documentano la storia a cavallo tra la fine dell’impero ottomano e la nascita della Repubblica turca, fino ad oggi.
L’opera è suddivisa in tre principali sezioni: “storia e topografia”, “architettura e storia dell’arte” e “letteratura e storiografia”. Una seconda parte è dedicata ai contenuti della mostra che si è tenuta negli ambienti del convento domenicano dal dicembre 2016 a febbraio 2017 in cui sono stati presentati i frutti di questa ricerca anche ad un pubblico più vasto. Più in generale il volume muove dall’intento di restituire, il più verosimilmente possibile, la complessa dimensione identitaria e la ricchezza storico-culturale di un luogo che affonda le sue radici nell’eredità classica ma che non ha mai rinunciato a farsi interpellare dalla co-presenza di culture diverse pacificamente conviventi.
Traduzione simultanea italiano-turco.
Informazioni
Data: Gio 14 Giu 2018
Orario: Dalle 19:00 alle 20:30
Ingresso : Libero
Luogo:Sala teatro Casa d'Italia