di
Laura Gorini - Simpatico,
a tratti introspettivo e molto profondo. Giovanni De Rosa, personal
trainer e insegnante di fitness di professione, è anche un valente
scrittore.
Nato a Sorrento il 10 agosto del 1967, ha lavorato come
capo animatore. Appassionato di teatro, ha pure recitato in
compagnie amatoriali.
La
sua prima opera è stata “Ecco perchè frequento le vostre donne”
- Diario di un personal trainer. “Cancellati”
è il suo secondo lavoro, un originale thriller - noir.
Giovanni,
due romanzi apparentemente molto diversi tra di loro ma - se letti
con attenzione- rivelano tra le loro pagine dei continui rimandi l'
uno all' altro... Per prima cosa la tua prima opera si intitola "Ecco perché frequento le vostre donne- Diario di un personal
trainer" e Marco, uno dei protagonisti di "Cancellati",
il tuo secondo romanzo, viene indotto dal suo psicanalista Riccardo a
scrivere un diario... È forse un caso?
Giusta
osservazione. Casuale l'idea del diario in entrambe le storie, ma
credo profondamente che esso sia una grande forma “terapeutica”,
di consapevolezza e di conoscenza di sé stessi. Mettere nero su
bianco ci permette di chiarire momenti critici della nostra vita,
valorizzare nuovi punti di vista, scoprire diverse prospettive, e
soprattutto rivalutare un passato che apparentemente sembra banale.
Ogni passaggio costruisce una successione di eventi ed emergono
scelte positive e negative, che ci portano a costruire il nostro
presente, e chiarirlo. Acquisire così consapevolezze che ci
proiettino ad incidere sul nostro futuro in maniera più positiva,
attiva, con grande senso di autonomia e responsabilità.
Marco
appare all'inizio della storia come un uomo molto insicuro che tende
sovente a "buttarsi via" in storie sbagliate, proprio come
"il caro personal trainer". Ma in che cosa credi che
possano divergere?
E'
difficile mettere in parallelo due personaggi, pensati in maniera
diversa nel momento in cui scrivevo.
Marco
è in un momento difficile della sua vita, di crisi esistenziale, e
cerca costantemente appoggio, in particolare dal suo amico del cuore,
ed dal suo psicoterapeuta Riccardo, per trovare un senso ad un
vissuto che lui considera “inutile e banale”.
Il
protagonista, personal trainer di “Ecco perchè frequento le vostre
donne” è stato tradito dalla sua donna, e come forma di protezione
e difesa decide di frequentare solo le donne degli altri. Essere
dalla parte di quello che sa, e non di quello che naviga nel
convincimento che tutto sia perfetto quando non lo è. La rabbia lo
porta ad usare le donne, scatenando poi in loro un senso di colpa,
per non legarsi e non doversi giustificare per la fugacità delle
relazioni. Credo che sia un percorso di vita abbastanza usuale per
tutte le persone ferite da un tradimento: smaltire il processo di
rabbia, di diffidenza, di perdita di autostima, e di fiducia negli
altri, per poi integrare le proprie sofferenze , e risorgere
nell'amore, rilanciandosi in una relazione più matura.
Enzo-
invece- altro co-protagonista di "Cancellati" pare
svolgere un mestiere molto simile a quello del protagonista del
"Diario"... È forse la stessa persona o in qualche maniera
un suo alterego?
Nella
capacità seduttiva e di corteggiamento dell'altro sesso sembrano
avere delle analogie. In realtà Enzo decide di cambiare vita, come
molti vorremmo fare, lasciando la città dove è nato. Cambiare
stato, andare a vivere in un posto di mare, cancellando totalmente il
passato per ricominciare da zero.
Più
di qualche volta mi capita di parlare con amici, che di fronte alle
difficoltà del quotidiano, di lavoro e familiare, sognano di
scappare per lidi lontani, vivere con poco in paradisi tropicali.
Lui
percorre meno strada. Si sposta su un'isola della Grecia. Zante.
Per
scappare dai suoi fantasmi.
Ma
riuscirà a seminare l'ombra delle sue paure e del suo passato?
Anche
il concetto che sta alla base di "Cancellati", ovvero
l'indole delle persone di cancellarsi e di annullarsi per gli altri.
In fin dei conti anche il protagonista del tuo primo romanzo lo ha
fatto per lungo tempo... Non è così?
In
“Cancellati” si pone un accento particolare su questo dilemma:
siamo utili con il nostro lavoro e soprattutto con la nostra
esistenza allo sviluppo positivo del mondo? Siamo stati in grado di
lasciare un segno, o tutto è scorso senza senso? Oppure siamo da
cancellare per la nostra inutilità.
Non
credo che il protagonista di “Ecco perchè frequento le vostre
donne” si stia annullando per gli altri. Credo che stia
percorrendo una strada di dolore, metabolizzazione dello stesso,
consapevolezza delle risorse per superarlo, e risorgere nell'amore.
E' un messaggio per tutti quelli che subiscono delusioni
sentimentali: far scorrere la frustrazione ed il dolore vivendola
senza opporre resistenza, anche se in certi momenti farà uscire il
peggio di noi.
Ma
mai perdere la speranza di amare e di incontrare la persona giusta.
Imparare dall'esperienza e dagli errori, lasciando il giusto tempo di
evoluzione, con la capacità in solitudine di lasciare dissolvere i
postumi della relazione che ha generato tanta sofferenza. Bisogna
essere pazienti, capaci di attendere che il tempo aiuti ed adempia al
suo compito. Pulire un cuore sofferente dalle macchie del passato,
per evitare di proiettare sul presente le paure e le impurità non
ancora smaltite e dimenticate. E se saremo stati in grado di farlo,
rinascera' un “io” capace di proiettarsi in una nuova relazione
offrendosi all'altro con maggiore maturità ed intimità.
Ma
non è un atteggiamento perlopiù femminile quello di annullarsi per
un'altra persona?
Molte
donne lo fanno.
Appartiene
alla storia del mondo femminile, soprattutto nei secoli prima di
quello in cui stiamo vivendo. Il nostro è un periodo in cui si
combatte per l'emancipazione, periodo straordinario di crescita e
consapevolezza.
Per
questo devo dire che non amo generalizzare.
Qualche
volta sento di uomini che entrano in una relazione “Up/Down”,
dove il dominante è la donna, e l'uomo dipendente da lei. Qualche
volta di donne che lo fanno.
Tutto
forse appartiene al “copione di vita” che ognuno ha scelto per
sé.
Non
è giusto annullarsi totalmente per un'altra persona, ma a volte si è
felici e realizzati ridimensionando le proprie aspirazioni, per
regalare tempo ed attenzioni alla persona che si ama.
Credi
che in fin dei conti per molti versi come canta Cesare Cremonini "Gli uomini e le donne sono uguali"?
Uguali
nella dignità che li definisce come esseri umani , nella parità dei
diritti e doveri, nella possibilità di realizzazione delle
aspirazioni e dei sogni.
Ma
due dimensioni così diverse in sensibilità, ed al contempo
complementari l'una all'altra.
Una
diversità che nel confronto crea cambiamento e crescita.
Se
fossimo uguali, saremmo arenati, senza possibilità di messa in
discussione e miglioramento.
Ed
è proprio dalla differenza e dalla fusione del bianco e nero, che
emergerà una gamma di colori capace di generare la magia dell'amore
e dell'evoluzione.
Leggi qui gli articoli di Laura Gorini.