Valeria Corciolani a Fattitaliani: digitale o cartaceo, non importa. L'importante è leggere e far leggere. L'intervista

di Laura GoriniIl suo stile di scrittura è ironico e veloce, frizzante e mai banale. Leggero ma con picchi di grande profondità. Lei è simpatica, solare e alla mano. Valeria Corciolani, scrittrice di Chiavari (foto a sinistra di Gianni Ansaldi) con all'attivo svariate pubblicazioni, ha appena pubblicato con Amazon Publishing "Non è tutto oro", il suo nuovo romanzo.

Valeria, hai studiato Arte e lavori con i bambini. Credi che il fatto che tu sia mamma ti agevoli nel tuo lavoro?
Dal punto di vista dell’empatia devo dire che il “prima” o il “dopo-figli” non ha mostrato differenze, ma dal punto di vista pratico del "risolvi-problemi-prima-che-scatti-il-panico", decisamente sì! Diciamo che l’allenamento da mamma ti tira fuori superpoteri da eroe della Marvel!
Come sono strutturati i corsi e in che cosa consistono?
Il punto di partenza è sempre un piccolo racconto e il più delle volte è inventato insieme a loro, per poi sperimentare le tecniche migliori – anche con i materiali più strani - per rendere al meglio le emozioni e le idee, per recuperare e trasformare gli errori senza farsi prendere dal panico e per giocare tra colori e parole. Insomma, con l'aiuto di piccoli trucchi e soprattutto imparando a guardarsi intorno, si arriva a scoprire che creare personaggi, animali e paesaggi è davvero molto semplice, perché tutti, davvero tutti, sono capaci a disegnare, solo che non lo sanno ancora!
Tu hai anche illustrato libri per ragazzi. Come sono nate queste illustrazioni e che tecniche hai usato?
L’illustrazione nasce sempre dall’immagine che ti si srotola in testa mentre leggi ciò che dovrai raccontare con le immagini, e che è il collaudato punto di partenza. A me personalmente le idee migliori mi vengono sempre quando vado a letto e spengo la luce! Poi sì, elabori o semplifichi a seconda dell’età con cui devi rapportarti, molte volte è anche necessario restare dentro i “paletti” della linea editoriale, ma ti resta sempre un buon margine di libertà. Le tecniche -invece- arrivano dal mondo delle emozioni: ogni colore, ogni texure, ogni trasparenza o tratto deciso. Quindi, tutto viene veicolato dall’emozione che suscita e che deve suscitare.
Quali sono le maggiori difficoltà che hai riscontrato durante le illustrazioni?
Mah, vere difficoltà mai, però a volte è capitato che si dovesse ridurre il numero di tavole illustrate per costi o altri problemi di carattere tecnico con la richiesta di costipare tutto nelle tavole rimaste, Ecco la difficoltà è in questo caso tenere duro per dire un bel "no".
Una cosa è scrivere per ragazzi, e un'altra è-invece- scrivere per adulti. Tu per i primi non hai mai scritto. Per quale motivo?
In realtà qualcosa ho scritto per bambini senza mai avere il coraggio di lanciarmi a provare di pubblicarle. Ora che sono al mio quinto romanzo e quarto racconto e visto che una favola pronta ce l’avrei, quasi quasi mi butto!
Quale è stata la genesi del tuo debutto letterario? Che ricordi hai di quel periodo.
Una genesi che ricordo come fosse ora, quando l’agente letterario a cui avevo inviato il mio manoscritto mi ha telefonato dicendo di mettermi seduta per non stramazzare: perché l’editor Mondadori si era innamorata del mio romanzo e voleva pubblicarlo. Per giorni e giorni ogni volta che il pensiero andava lì, mettevo a fuoco, mi ripetevo tutta la scena e mi dicevo:" naaaa, non è possibile"!
Hai scelto di pubblicare su Amazon Publishing, per quale motivo?
Amazon Publishing nasce in Italia come casa editrice solo da pochissimi anni per questo motivo molti la confondono ancora con il self publishing. Invece Amazon Publishing è una casa editrice come esattamente quelle tradizionali: ha i suoi editor e una cura particolare nella scelta degli autori,tanto è vero che non accetta manoscritti che non abbiano già passato il vaglio di un’agenzia letteraria. Quando ho ricevuto la loro proposta ero un po’ perplessa: da ex libraia non mi piaceva il fatto che i libri non fossero fisicamente sugli scaffali delle librerie. Poi ho scoperto che in realtà i libri Amazon Publishing si trovano in tutte le librerie Giunti e gli stessi librai possono gestirlo esattamente come gli altri , ovviamente se vogliono! Del resto poi il punto dolente è forse tutto lì. Quanto alla casa editrice non posso che dirne bene: sono scrupolosi, attenti, coccolano gli autori come una piccola casa editrice che -però- fa numeri enormi sia in Italia che all’estero. E poi so esattamente quante copie vendo di ora in ora e persino dove, tipo che i miei romanzi so che sono stati acquistati in Francia, Spagna, Regno Unito, Usa e persino in Canada! Un’ottima esperienza, insomma.
Credi che Internet sia il futuro per l'editoria?
Credo che il nodo fondamentale stia nel continuare a far vivere la lettura: leggere cartaceo, digitale, acquistato in libreria o sulle librerie virtuali, non importa, ciò che conta è leggere e far leggere. I libri in Italia costano tantissimo, per questo secondo me - e ripeto, da ex libraia lo dico con la morte nel cuore - le librerie sono in difficoltà. E allora chi è un lettore forte alla fine si dirotta su Internet perché i libri costano meno e ci sono le offerte. Insomma, in un momento economicamente difficile come questo, diventa quasi una scelta di forza maggiore comportarsi così.

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Fattitaliani

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