IIC Bruxelles, oggi e domani convegno "Poesia in forma di cosa. Concretismo e Visualità in Italia e Belgio negli anni Sessanta e Settanta"

“Il nostro linguaggio può essere considerato come una vecchia città: un dedalo di stradine e piazze, di case vecchie e nuove, e di case con parti aggiunte in tempi diversi; e il tutto circondato da una rete di nuovi sobborghi con strade diritte e regolari, e case uniformi…E immaginare un linguaggio significa immaginare una forma di vita”.Ludwig Wittgenstein, Ricerche filosofiche, 1953

La riflessione analitica sul linguaggio e la tensione dialettica tra parola e immagine, che già animavano le ricerche del Futurismo italiano e russo, dei dadaisti tedeschi e dei simultaneisti e lettristi francesi, segnano profondamente l’arte e la letteratura del secondo Novecento. Nel segno di una intermedialità totale in cui convivono “teatro, fotografia, musica, pittura, arte tipografica, tecniche cinematografiche e ogni altro aspetto della cultura, in un’aspirazione utopistica di ritorno alle origini” (A. Spatola, 1969), sono in particolare le esperienze internazionali di poesia concreta e visuale ad aver rielaborato criticamente la grande storia delle avanguardie, radicalizzando la controversa relazione tra arti verbali e figurative.
Poesia in forma di cosa riflette su un singolare cronotopo della neoavanguardia artistica e letteraria, concentrando l’attenzione sull’Italia e il Belgio negli anni Sessanta e Settanta, dalla cui originale vitalità di relazioni nascono importanti antologie, libri e riviste d’artista. Le pubblicazioni Poëzie in fusie. Visueel Konkreet Fonetisch (1968), Lotta Poetica (1971-75), Il Libro 1968-1971 (1971) e le mostre Sound Texts Concrete Poetry Visual Texts (1970) e Artist’s Books, cento libri d’artista cento (1978) sono solo alcuni esempi di un ricco corpus ancora in gran parte inesplorato. In che modo queste opere d’eccezione hanno radicalmente rinnovato la semiologia del libro e la sostanza della poesia? Come lo scambio intellettuale tra i due Paesi ha trasmesso e alimentato la rivoluzione del e sul linguaggio artistico e letterario? Cosa unisce e distingue le elaborazioni teorico-formali nate da tale dinamica rispetto alla Pop Art, alle ricerche poetico-performative di Fluxus e all’Arte Concettuale?
Attraverso il contributo di storici dell’arte, critici letterari e di alcuni artisti protagonisti di quella stagione, si metteranno a fuoco peculiarità e costanti al centro del Concretismo e della Visualità poetica: la materia della scrittura; la possibilità di leggere parole e immagini come manifestazioni di un unico pensiero; la ricerca di una dimensione metalinguistica; la riflessione sul rapporto tra arte, letteratura e ideologia. Dal De Tafelronde di Paul De Vree agli esperimenti intersemiotici di Emilio Villa e Martino Oberto, dai Poèmes publics di Alain Arias-Misson alle de-scritture di Vincenzo Agnetti, questo convegno riscopre un universo poetico e artistico straordinario, “da tastare con orecchi e occhi” (A. Lora Totino, 1972).

PROMOSSO DA: Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles.

A CURA DI: Maria Elena Minuto (ENAG, KU Leuven), Dalila Colucci (Harvard University).

IN COLLABORAZIONE CON: KU Leuven – Dipartimento di Studi Letterari; Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Beni culturali e ambientali; Harvard University – Sezione di Italiano del Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze; Royal Academy of Fine Arts, Anversa.

CON LA PARTECIPAZIONE DI: M HKA (Anversa); Paul De Vree Archive (Anversa); Collection for Research on Artists’ Publications (CRAP, Ekeren).

RELATORI: Cecilia Bello Minciacchi (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”); Andrea Cortellessa (Università degli Studi “Roma Tre”); Dirk De Geest (ENAG, KU Leuven); Jan De Vree (M HKA; Paul De Vree Archive, Anversa); Rosanna Gangemi (Université Libre de Bruxelles | Université Sorbonne Nouvelle Paris 3); Johan Pas (Royal Academy of Fine Arts, Anversa); Jeffrey Schnapp (Harvard University); Bart Vervaeck (ENAG, KU Leuven); Giorgio Zanchetti (Università degli Studi di Milano).

MODERATORI: Bart De Baere (M HKA, Anversa); Ilaria De Seta (Université de Liège).

ARTISTI: Alain Arias-Misson, Nico Dockx, Maurizio Nannucci.

Informazioni e contatti
24 Maggio, ore 15.30 - 18.00 / 25 Maggio, ore 10.00 - 18.30
Aperto al pubblico
Lingua: inglese
Istituto Italiano di Cultura
Rue de Livourne, 38 - 1000 Bruxelles
Info: comunicazione.iicbruxelles@esteri.it
Tel. +32 (0)2 533 27 20
Fattitaliani

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