di Laura Gorini - Incomincia
ad appassionarsi di fotografia quando aveva solo undici anni Fazio
Gardini.
Poi
da ragazzo inizia a collaborare con riviste nazionali e pian piano
con agenzie e manager dello spettacolo che lo portano a immortalare
centinaia e centinaia di personaggi dello star system. Arriva per lui
anche la collaborazione con importanti concorsi di bellezza, Miss
Italia
in primis.
Fazio, con quali parole
descriveresti la tua Arte?
La
descriverei come qualcosa che bisogna fare con passione e sentimento.
Quello che vedi e vivi in quel momento che scatti.
Direi
che è emozione.
Ma perché per molti la
fotografia non lo è?
Perché
sicuramente non lo fanno con passione.
L'avvento del digitale
l'ha migliorata o peggiorata?
Peggioratissima!
Oggi con smartphone,
iphone, tablet e ipad ci sentiamo tutti fotografi... Credi che è
questo pensiero che renda troppo commerciale la fotografia?
Troppo
commerciale decisamente e poi con il fatto che tutti si possono
sentire fotografi, quando in realtà non lo sono, la gente inizia a
svalutare la professione del fotografo.
Ma quando -a tuo
avviso- una fotografia può essere considerata bella e ben fatta?
La
fotografia è una forma d’arte, quindi ognuno di noi mentre scatta
la vede con i propri occhi. Ergo, nessuno può giudicare se è bella
o ben fatta. Magari la tecnica di base per esporla nel modo migliore
quello sì si può criticare anche se è un discorso ampio da farsi.
Diciamo che è come se un pittore mentre disegna sulla tela e colora
si sente dire da qualcuno che sta sbagliando. L’Arte è Arte
quindi ognuno di noi - ribadisco- la vede con i propri occhi.
E la tecnica quanto
conta?
La
tecnica è indispensabile fino a un certo punto.
E qui
ritorniamo al discorso dell’Arte. La fotografia deriva dal greco
“Photos” e “Graphia” che significa scrivere con la luce. E
qui sovente scatta la discussione tra chi la vuole più chiara e chi
più scura. Comunque sia, è indispensabile conoscere l'esposizione
rapportata con gli iso e il diaframma.