Palermo, la soprano Ruth Iniesta nei Puritani dal 14 aprile. L'intervista di Fattitaliani

Al Teatro Massimo di Palermo il debutto della stella nascente Ruth Iniesta come Elvira nei Puritani.  In scena la versione critica completa dell’opera, nel Foyer esposta la partitura autografa di Bellini. 

di Alma Torretta - PALERMO. Non è parente del famosissimo calciatore del Barcellona che porta lo stesso cognome, ma arriva pure dalla Spagna e sempre più spesso sentiremo parlare anche di lei. La giovane soprano Ruth Iniesta, poco più che trentenne, debutta sabato 14 aprile al Teatro Massimo di Palermo nel ruolo di Elvira nei Puritani di Vincenzo Bellini in sostituzione all’ultimo minuto della collega Nadine Serra che ha dovuto rinunciare per ragioni di salute e la cui parte sarà dunque infine interpretata in alternanza da Laura Giordano, Jessica Pratt e, appunto, Ruth Iniesta. Le tre soprano si cimenteranno nell’edizione critica completa de I Puritani curata da Fabrizio Della Seta, seguendo la versione di Parigi, con il duetto nel finale, nell’allestimento con la regia, scene e costumi di Pierluigi Pier’Alli, regia ripresa da Alberto Cavallotti, sul podio il maestro Jader Bignamini. E in occasione delle recite, il Teatro Massimo ha ottenuto dalla Biblioteca comunale di Palermo di potere esporre nel Foyer la partitura originale dell’opera, l’ultima scritta da Bellini, che pochi mesi dopo la morte del compositore fu inviata da Gioacchino Rossini all’avvocato Filippo Santocanale, amico fraterno di Bellini, che poi l’ha donata al Comune di Palermo. 
Ruth Iniesta arriva puntualissima all’intervista, solare e sorridente, irradia simpatia e professionalità.
Ruth, stavi già studiando la parte di Elvira?
No, ma so quello che posso fare. Ne ho parlato con il mio maestro, ho avuto il suo ok e tre giorni dopo sono partita per Palermo. In tutto avrò una decina di giorni per prepararmi e provare, qualcuno mi ha detto che sono un po’ pazza a debuttare così nel ruolo di Elvira, e al Teatro Massimo che non è certo un teatro di provincia, ma so che posso fare bene. 
A proposito di pazzia, come senti d’interpretare Elvira?
Oggi la pazzia è intesa in modo diverso che nel passato, per questo tenterò di farla in modo più attuale, per me Elvira è una donna fragile a cui basta un nulla, un click, per perdere la ragione. Anche se non è la stessa di Lucia (Lucia di Lammermoor, ndr), Elvira comunque non mi piace d’interpretarla statica perché la sua pazzia, anche se molto “interna”, è pure molto energica e intensa. 
E da un punto di vista vocale?
La parte di Elvira è più centrale rispetto a quella di Lucia, quindi devo stare molto attenta nell’appoggio della voce al centro. Ed in effetti la mia voce si sta sviluppando sopratutto nel centro, pur non avendo perso i sovracuti. Oltretutto questa che andrà in scena a Palermo è l’edizione completa de I Puritani, senza tagli, e con un’orchestra forte, richiede quindi una resistenza e un controllo fisico importante, per non esaurirti. 
Oggi sei un soprano lirico leggero, ma la tua carriera so che è iniziata diversamente...
Sino al 2010 ho lavorato nel musical, soprattutto al Teatro de la Zarzuela di Madrid. Malgrado mio bisnonno Enrique sia stato un famoso violinista, poi in famiglia non ci sono stati altri musicisti professionisti, anche se mia nonna cantava benissimo. Io ho iniziato con la musica tradizionale spagnola, poi mi piaceva cantare Céline Dion o Whitney Houston, è stato il mio maestro ad indirizzarmi alla lirica per rafforzare la tecnica. Ho studiato, ho cominciato a vincere concorsi e premi anche come cantante lirica (tra l’altro, nel 2015 il prestigioso “Premio lirico Campoamor” come cantante rivelazione, ndr). Adesso questo periodo è per me un debutto dietro l’altro.
Qual è il repertorio che ami e quali sono i tuoi prossimi impegni?
Amo molto il Belcanto e Mozart, e adesso in particolare sto approfondendo l’opera francese. Per quanto riguarda i miei prossimi impegni, a giugno sarò a Vienna per cantare Corinne nel Viaggio a Reims di Rossini in forma di concerto con Juan Diego Florez per beneficenza;  poi a Bilbao sarò di nuovo Musetta ne La Bohéme, dopo averla da poco interpretata al Teatro Comunale di Bologna con la regia di Graham Vick;  tornerò al Comunale di Bologna, diretta di nuovo dal maestro Mariotti, per Donna Anna nel Don Giovanni; a Torino sarò Gilda...
Eri già stata a Palermo e in particolare al Teatro Massimo?
No, è la prima volta che vengo a Palermo ma il Teatro Massimo lo conoscevo per le scene che vi sono state girate per il film Il Padrino III. Non ho ancora purtroppo visto nulla della città ma la prima impressione è che sia una città viva, che vive molto in strada, anche molto rumorosa (ride, ndr), dormo in centro ed ho comprato subito dei tappi per le orecchie. E Palermo già mi piace anche perché qui si trova ancora la gastronomia autentica!
(foto di Franco Lannino)

13, 14, 15, 17, 18, 19 Aprile
I PURITANI
Opera seria in tre atti
Libretto di Carlo Pepoli
Musica di Vincenzo Bellini

Direttore Jader Bignamini
Regia, scene e costumi Pierluigi Pier’Alli
Regia ripresa da Alberto Cavallotti
Luci Bruno Ciulli
Assistente alla regia Federico Vazzola

Personaggi e interpreti
Gualtiero Walton Roberto Lorenzi
Giorgio Walton Nicola Ulivieri (13, 15, 17, 19) / Ugo Guagliardo (14, 18)
Elvira Laura Giordano (13, 15) / Ruth Iniesta (14, 18) / Jessica Pratt (17, 19) 
Riccardo Julian Kim (13, 15, 17, 19) / Giorgio Caoduro (14, 18)
Arturo Talbo Celso Albelo (13, 15, 17, 19) / Shalva Mukeria (14, 18)
Enrichetta Anna Pennisi
Bruno Antonello Ceron

Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Maestro del Coro Piero Monti

Allestimento del Teatro Massimo
in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Lirico di Cagliari
Attrezzeria Produzione e Rancati (Milano) – Parrucche Audello Teatro (Torino)
Calzature CTC Pedrazzoli (Milano)


Fattitaliani

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