Il Signor Distruggere si definisce un ateo, razionalista ed anticlericale, non nasce come sociologo nè come scrittore, eppure ha pubblicato un libro che, con sagacia dissacrante e un umorismo cattivo al punto giusto, riesce a girare il coltello nella piaga fino ad aprire una finestra grande a sufficienza da mostrare il marcio delle case, l’ipocrisia nei pensieri, l’ignoranza nelle parole, di una parte -ahinoi- significativa della società italiana.
Perché quando si esauriscono gli ideali, il rispetto e la cultura, di fronte al fallimento dell’educazione, alla caduta dei miti, degli eroi, del congiuntivo, che cosa ci resta se non l’ironia?
“Il Signor Distruggere. Le pancine d’amore” di Vincenzo Maisto (ebbene sì, Signor Distruggere non è il suo nome di battesimo) ed. Rizzoli.
Alle 18.57, ingresso gratuito; modera l’incontro il giornalista Giovanni De Paola.