IIC New york, mercoledì 25 aprile incontro su Gaetano Salvemini e Max Ascoli

Fattitaliani
Ingresso libero. Prenota qui. Nel terzo incontro della serie ci occupiamo di politica, di coloro che furono costretti a lasciare l’Italia perché antifascisti o ebrei, spesso entrambe le cose. Molti di questi raggiunsero gli Stati Uniti. Abbiamo chiesto ad uno storiografo italiano, Renato Camurri, ed a uno storiografo argentino, ma residente a New York, Federico Finchelstein, di raccontarci la vita americana di due di questi fuoriusciti: Gaetano Salvemini e Max Ascoli.

Renato Camurri insegna Storia dell’Europa contemporanea all’Università di Verona. Negli ultimi anni le sue ricerche si sono orientate verso lo studio del fenomeno dell’esilio e delle migrazioni culturali dall’Europa verso gli Stati Uniti tra le due guerre. È stato visiting fellow presso varie istituzioni scientifiche e accademiche americane, tra cui la Harvard University. Tra i lavori più recenti dedicati a quest’ambito di ricerca si segnalano il volume Franco Modigliani. L’Italia vista dall’America. Riflessioni e battaglie di un esule (Bollati Boringhieri, 2010), il fascicolo 5 del «Journal of Modern Italian Studies», 2010, Mussolini’s Gifts. Exiles from Fascist Italy, di cui è stato curatore e autore, inoltre la cura del volume Max Ascoli. Antifascista, intellettuale, giornalista (Franco Angeli, 2012) e delle Lettere americane (1927-1949) di Gaetano Salvemini (Donzelli, 2015). È tra i fondatori e coordinatori dell’annuale Gaetano Salvemini Colloquium in Italian History and Culture, presso la Harvard University. Ha fondato e dirige la collana "Italiani dall'esilio" presso Donzelli editore. 



Federico Finchelstein è professore di Storia presso the New School for Social Research and Eugene Lang College. Ha insegnato presso il Dipartimento di Storia della Brown University ed ha conseguito il suo dottorato di ricerca alla Cornell University. Finchelstein è autore di cinque libri su fascismo, populismo, Dirty Wars, la Shoah e la storia ebraica in America Latina e in Europa, Dal Fascismo al populismo nella storia (University of California Press, settembre 2017). Il suo ultimo libro, Le origini ideologiche della guerra sporca (Oxford University Press, 2014), si concentra sulla teoria e la pratica dell'idea fascista nel ventesimo secolo, analizzando i collegamenti tra il fascismo e l’ olocausto, l' antisemitismo e la giunta militare, la tortura e la violenza di stato, con la sua rete di campi di concentramento e di sterminio. Il suo libro precedente, Fascismo transatlantico (Duke University Press, 2010), studia le connessioni tra il fascismo italiano ed argentino.

Finchelstein ha pubblicato più di cinquanta articoli accademici e recensioni sul fascismo, il populismo latino-americano, il rapporto tra storia e teoria politica, la guerra fredda, il genocidio e l' antisemitismo su pubblicazioni in inglese, spagnolo, francese, portoghese ed italiano, ed in raccolte e riviste specializzate peer review negli Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Spagna, Portogallo, Israele, Brasile e Argentina. Finchelstein ha collaborato con le principali testate americane, europee e latino-americane, tra cui The New York Times, The Guardian, Reuters, The Washington Post, Politico, Mediapart (France) El Diario (NYC) Clarin (Argentina) e Folha de S.Paulo (Brazil).

Informazioni
Data: Mer 25 Apr 2018

Orario: Dalle 18:00 alle 20:00

Organizzato da : ICI

In collaborazione con : Centro Primo Levi

Ingresso : Libero

Luogo:Istituto Italiano di Cultura di New York
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