Bruxelles scopre le sue perle nascoste Art Nouveau e Art Déco. Il 2018 dedicato al grande architetto Victor Horta


di Alma TorrettaIl Festival BANAD (Bruxelles Art Nouveau e Art Déco Festival) diventa annuale, d’ora in poi si terrà ogni marzo e non più ogni due anni, caratterizzandosi anche sempre più per essere l’occasione unica di visitare gioielli architettonici e artistici non aperti di solito al pubblico.
Per la sua seconda edizione, questo’anno in programma visite guidate di una cinquantina di edifici nelle diverse “communes” che compongono Bruxelles, tra cui una dozzina di indirizzi inediti, alcuni ancora abitati dai loro proprietari. Tra le perle rese accessibili per la prima volta quest’anno la casa-studio di Fernand Dubois realizzata da Victor Horta a Forest che attualmente ospita l’ambasciata cubana, il laboratorio di Ernest Salu, il Palazzo Expo del 1935 a Laeken, la casa Spittael di Marcel Petit a Uccle e quella di Herent Minnigh a Schaerbeek. Focus in particolare sulle realizzzaioni di Victor Horta (1861-1947) di cui a Bruxelles quest’anno si celebra il genio innovativo con numerose iniziative e visite guidate esclusive lungo tutto il 2018.

Da non perdere al Museo del Musée du Cinquantenaire la ricostruzione del negozio di gioielli e oggetti di lusso dei Fratelli Wolfers, inaugurato nel 1912 e concepito in ogni dettaglio da Horta, che sarà visitabile sino a fine dicembre 2018. I mobili originali del negozio, ma anche le porte d'ingresso, sono stati restaurati e montati in modo tale che i visitatori hanno davvero l’impressione di entrare in quello che era considerato un vero e proprio tempio del lusso a Bruxelles all’inizio del Novecento. In esposizione nelle preziose bacheche in mogano rosso e velluto verde, la collezione Art Nouveau del Cinquantenaire con alcuni pezzi mai mostrati prima. Tra i gioielli si può ammirare, il famoso pendente Libellule creato nel 1903 da Philippe Wolfers e considerato il suo pezzo iconico. 
Ed ovviamente nel tour Art Nouveau e Art Déco di Bruxelles non può mancare una tappa nel Museo Horta creato nella casa-studio dell’architetto, costruita tra il 1898 e il 1901, quando l'Art Nouveau era al suo apogeo. La casa ha mantenuto intatti la maggior parte dei suoi decori interni con meravigliosi mosaici, vetrate, mobili, quadri e dipinti murali originali.


Numerosissimi gli eventi in programma durante l’anno. A chiusura del Festival BANAD, un’anticipazione dei tanti appuntamenti del prossimo Festival ARTONOV: presso un altro famoso gioiello Art Nouveau, la biblioteca Solvay, sabato 24 marzo si terrà uno spettacolo che riecheggia il nesso tra Giappone e Art Nouveau, il cosiddetto “japonisme”, con una perfomance dell’artista Masato Matsuura e Frédérick Haas al clavicembalo. Domenica 25 marzo si svolgerà invece il Salon des restaurateurs e la 4a edizione della Fiera dell'Art Nouveau e degli oggetti Art Deco nel superbo complesso scolastico Art Nouveau costruito da Henri Jacobs dove una cinquantina di collezionisti e mercanti metteranno in vendita piccoli mobili e oggetti d’epoca. In serata la Golden Age Society farà rivivere i ruggenti anni Venti nell'autentico ambiente Art Deco del più famoso Jazz-Bar di Bruxelles, l'Archiduc, una serata unica in cui sarà ricreata l'atmosfera dei cabaret e dei club "Speakeasy" dal periodo d'oro della "Jazz-Age". Ed anche i partecipanti dovranno vestire a tema.

Ma, da segnare già in agenda, dal 12 al 14 ottobre 2018, appunto il Festival interdisciplinare ARTONOV, che per la sua quarta edizione si concentrerà sul tema "Architettura del rituale" con eventi in programma nel padiglione Horta-Lambeaux delle Passioni umane, nel negozio Wolfers del Museo del Cinquantenario, la Casa Autrique e il Museo Horta. In effetti, Victor Horta era un massone e i simboli e i rituali erano un'importante fonte di ispirazione per il suo lavoro.


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