Un romanzo osannato dalla critica. il tutto gira intorno alla figura di “Gigino’o Malefico”.
Storia di un usuraio, “Gigino”, soprannominato “O Malefico”, perché lo è di nome e di fatto.
Unico suo Dio è il DENARO per procurarselo ha usato il più machiavellico dei principi: il fine giustifica i mezzi.
Ed è così che irretisce giovani spose, piccola e media borghesia, schiava delle apparenze che per fare bella figura con un matrimonio tanto sfarzoso da risultare esagerato, o vacanze alla moda, sono disposti a mettersi “SOTT ‘O DDEBBETE”.
Piccole e grandi storie di misere miserie, con una scrittura che ricorda le ombre cupe di Mastriani e della Serao.
Da questo romanzo è stato estrapolato uno spettacolo.
L’allestimento teatrale è immaginato in una chiesa, con un inginocchiatoio, “Gigino ‘o malefico, sua figlia, Baciù, Giannino ‘e sciù sciù e molte altre vittime dell’usuraio che si alterneranno in scena come flashback per raccontare l’anima di un essere spregevole.
Fanno da accompagnamento le musiche e canzoni originali di Miryam Lattanzio e Marco Borrelli.