Brescia, dal 20 gennaio la mostra “PICASSO, DE CHIRICO, MORANDI, 100 CAPOLAVORI DEL XIX E XX SECOLO DALLE COLLEZIONI PRIVATE BRESCIANE

Nel raffinato Palazzo Martinengo di Brescia dal 20 gennaio si apre la mostra “PICASSO, DE CHIRICO, MORANDI, 100 CAPOLAVORI DEL XIX E XX SECOLO DALLE COLLEZIONI PRIVATE BRESCIANE.
Con questa rassegna vengono dunque esibite al pubblico oltre centro capolavori d’arte di collezionisti privati, che abbracciano il periodo degli ultimi due secoli. Attraverso le opere esposte Il curatore Davide Dotti dopo anni avvincenti ricerche, indaga l’arte sbocciata tra il XIX e il XX secolo.
Nello snodo nel percorso espositivo si passa dalla sezione dedicata ai maestri neoclassici fino a giungere agli informali della decade tra il 1950 e 1960 con esponenti di correnti e movimenti artistici come il futurismo, il romanticismo, e la metafisica, ma anche il cosiddetto “ritorno all’ordine”.
Un’occasione rara che vede offerta al pubblico la possibilità di ammirare opere di eccezionale valore storico ed artistico ritrovate dal curatore Davide Dotti, e raccolte attraverso un collezionismo raffinato risiedente nei territori bresciani, con privati “visionari” che ebbero intuito oltre che grande passione per l’arte, e che acquisirono questi capolavori anche come patrimonio di professionisti ed industriali, ma anche un collezionismo di matrice più “aristocratica” e che si è focalizzata maggiormente sulla pittura dell’ottocento.
Diverse opere non sono state mai precedentemente esposte in pubblico, tra cui vi è anche una preziosa anteprima mondiale con un capolavoro riscoperto di Pablo Picasso del 1942, “Natura morta con testa di toro”.
In mostra autori che hanno rappresentato la gloria della scuola pittorica bresciana dell’800 tra cui Basiletti, Angelo Inganni, Faustino Joli, Filippini, Renica, Glisenti, Arnaldo Soldini e moltissimi altri. Per gli esponenti del ‘900 i grandi maestri di caratura internazionale che hanno rappresentato le colonne portanti dei vari movimenti e delle correnti succedutesi nel corso dei decenni come Balla, Boccioni, De Chirico, Severini, Morandi, Carrà, Burri, Manzoni, Fontana ecc., facendo un salto temporale che porterà il visitatore dalle sperimentazioni d’avanguardia dei Futuristi che esaltavano il mito del progresso e della velocità fino alla metafisica di De Chirico, Savinio e Severini; per giungere alla nuova Arte Informale nata ne periodo post bellico della seconda guerra mondiale.
La rivoluzione artistica di questi maestri fu così trascinante da condizionare i decenni successivi, e ancora oggi ispirano l’arte contemporanea.
La mostra è organizzata dall'Associazione Amici di Palazzo Martinengo e vede il patrocinio della Provincia e del Comune di Brescia e sarà visitabile fino al 10 giugno 2018.
Ester Campese
Fattitaliani

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