Kaos 2017, a Ezio Noto il Premio Coppola: spesso i siciliani si piangono addosso invece di volare. L'intervista di Fattitaliani

"Un grande ed emozionante onore": è questo il commento a caldo del poliedrico artista Ezio Noto al riconoscimento che riceverà a Kaos, Festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana, che il 9 e il 10 dicembre si svolgerà presso l’Accademia di belle Arti Michelangelo di Agrigento diretta da Alfredo Prado. Lo speciale riconoscimento, intitolato al ricordo dell’editore trapanese Salvatore Coppola, va al musicista e scrittore per il libro “Mio padre non conosce la mia musica” (ed. Medinova). Fattitaliani lo ha intervistato.

Che valore assume per lei un tale riconoscimento?
Un riconoscimento da scrittore è una novità. Con grande gioia mi è stata comunicata la notizia dell’assegnazione di questo importante riconoscimento. Chi mi conosce e chi ha letto il mio libro, capisce bene cosa significa per me ricevere questo premio intitolato ad un mio caro amico Editore che è stato uno di quelli che ha creduto fortemente nella mia musica e che mi ha aiutato molto sostenendola e divulgandola. 
Può condividere con noi un ricordo legato a Salvatore Coppola (le interviste di Fattitaliani all'editore)?
Penso a quando andavamo insieme, io e lui, alle prime edizioni di Kaos e si apre una voragine di ricordi. Ringrazio infinitamente la commissione del Festival Letterario Kaos e il suo Direttore Artistico Peppe Zambito che mi hanno voluto onorare di questo enorme regalo. Un grazie speciale al mio Editore Antonio Liotta Medinova che ha permesso tramite la pubblicazione del mio libro di avere queste grandi soddisfazioni.
Visto il titolo e l'argomento si suppone che nel libro ci sia molto di autobiografico. È così? 
Si, è molto autobiografico e racconta di persone, luoghi, artisti, incontri, politica, musicisti, amici, arancine, musica, padri, figli e della tenacia e della forza e della determinazione che serve per fare.
E il titolo com'è nato?
Nasce dal fatto che determinati lavori per i nostri genitori non sono considerati tali e spesso i consigli che loro ci danno mirano a farci abbandonare percorsi precari per attività lavorative più concrete e sicure. Ma leggendo il libro si avrà una sorpresa e che la colpa non è solo loro… 
Chi potrebbe essere compreso in "Mio padre" ? 
Un libro che è rivolto e che parla a tutti, molto letto dai giovani ma anche, per i ricordi e per le riflessioni, gli spunti che genera, è apprezzato e ha incuriosito persone di tutte le età. Nel libro sono ricordate centinaia di persone, fatti, circostanze, città conosciute attraverso la musica ma non solo. Sono storie di ricordi visivi stampati nella mia memoria, occhi, sguardi, carezze, pugni, difficoltà ad essere capiti.
La musica le porta più gioie o dolori? 
Adesso molta gioia e riconoscimenti, ma sono state molte le sofferenze, le delusioni, le lacrime in passato.
Per conoscere bene la sua musica, in che atteggiamento bisogna porsi? 
Bisogna essere curiosi prima di tutto, poi avere voglia di ascoltare, che è la cosa più difficile in questi tempi molto veloci e leggeri. 
Il filo conduttore delle sue tante attività qual è? L'una non rischia di oscurare l'altra? 
L’arte è il filo conduttore con la musica sempre in primo piano, tutte le altre attività sono propedeutiche ad essa. Viviamo tempi in cui tutto quello che non passa dai mezzi comunicazione ufficiali per molti è oscurato, quindi bisogna inventarsi strade nuove per esserci e resistere.
La Sicilia e le sue contraddizioni si riflettono nel suo fare musica e organizzare eventi?
Io sono un siciliano che guarda il mondo, che vive e opera prevalentemente in Sicilia. Subisco certamente e mi occupo di queste contraddizioni. Questa terra ha una grande forza, una grande ricchezza umana e di risorse di diverso tipo.  La Sicilia è una terra straordinaria, grazie ai siciliani onesti che ci abitano.  Produce fatti positivi e eccellenze. I siciliani spesso se ne dimenticano e si piangono addosso invece di volare. Giovanni Zambito.

Le pagine social dell’evento:
Instagram: Kaos Festival
Twitter: @kaos_festival
Fattitaliani

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