Elisabetta Tulli e Laura Di Mauro in "Mamma mia" musical al femminile al Sistina fino al 7 gennaio 2018. L'intervista di Fattitaliani

“Mamma mia” la più celebre Commedia musicale degli anni 2000, nella versione italiana riporta il Sistina ai fasti di un tempo. Notevole l’impegno di Massimo Romeo Piparo autore della Regia e del’adattamento in italiano delle canzoni degli Abba che hanno fatto ballare sia all’epoca e sia ieri sera quando tutti ci siamo scatenati alla fine dello spettacolo con il loro ritmo. 
Cast eccellente, Sabrina Marciano nel ruolo di Donna, Elisabetta Tulli e Laura di Mauro nei ruoli di Rosy e Tania le sue amiche del cuore e Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz nei ruoli dei tre presunti padri. 
Eleonora facchini nel ruolo di Sofia e Jacopo Sarno nel ruolo di Sky. Un cast di oltre trenta artisti e l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello.
Prima di entrare, si era scatenato il delirio davanti al Teatro, per l’arrivo di un Pullman targato Peeparrow e tantissimi palloncini azzurri con la scritta Mamma Mia che volteggiavano sia all’esterno che all’interno del Foyer. Delirio che è diventato apoteosi quando sono scesi i protagonisti dello spettacolo vestiti con costumi ricchi di lustrini realizzati da Cecilia Betoni. 
Durante lo spettacolo ci sono stati apprezzamenti da stadio per i tre protagonisti maschili e a volte sembrava uno spettacolo nello spettacolo. 
Fattitaliani.it ha intervistato Elisabetta Tulli e Laura Di Mauro.

Elisabetta Tulli
Elisabetta, descrivi il tuo personaggio?  
Sono Rosy ed insieme a Donna abbiamo creato questo trio che ci ha unite nella giovinezza ed adesso ci riporta a vivere un momento importante, il matrimonio della figlia di Donna. Abbiamo dei caratteri molto forti, io sono l’intellettuale, la scrittrice, la donna forte che non ha mai ceduto al matrimonio perché di principi azzurri ne ho avuti tanti ma tutti volevano accasarsi, sposarsi ed avere dei figli. Mi ritrovo su quest’isola greca ad aiutare molto la mia amica che è in difficoltà ma inaspettatamente anche a provare dei sentimenti per un uomo. Quello che mi piace del personaggio è che è tridimensionale e riesce a modificarsi durante il corso della storia. Come lei anch’io credo molto nell’unione tra donne e con Sabrina Marciano e Laura di Mauro abbiamo già creato una grande complicità che spero il pubblico apprezzerà. 
Laura Di Mauro
La vostra complicità traspare. Chi è Tania? 
La migliore amica di Donna e di Rosy, insieme siamo il trio “Le Dynamo”. Percorsi di vita differenti, Tania è quella che ha già avuto a che fare con tre mariti, tre divorzi ed ha già speso tutte le carte di credito dei propri compagni. E’ una donna forte, molto intelligente e molto ironica. La sua grande forza sta in quello che a Roma si dice “buttare in caciara”, cioè vivere in leggerezza e dare degli scossoni alla sua amica Donna che invece vive ancora un amore molto tormentato. La bellezza e la complicità che c’è in scena, c’è anche nella vita. Solo così si può riuscire a comunicare questa grande amicizia e l’interazione tra donne che è importantissima.
Come diceva Massimo Piparo, è un musical al femminile. Se noi vediamo le donne del Trio e Sophie, sono quattro facce della stessa medaglia. Sono donne che oggi si confrontano con la Società, con le proprie insicurezze e con le problematiche attuali. È un Musical in cui la donna viene vista in tutta la sua forza e quindi dall’altro lato con la sua fragilità.
A chi vi siete ispirati per il personaggio che interpretate, cosa avete portato di vostro? 
Laura: Per quanto riguarda il mio personaggio è molto autoironico e quindi non è lontano da quello che sono io nella vita. Mi piace scherzare, giocare e dire le cose in un certo modo. Per il resto ho avuto modo di interpretare vari personaggi sulle corde brillanti ma anche molto forti come la matrigna di Cenerentola. Queste donne che giocano a fare le VIP ma nello stesso tempo dentro hanno un grande spessore ed una grande solidità.  Mi piace molto avere queste corde e gestirle in scena. 
Elisabetta: Dal mio punto di vista, la cosa che mi spinge nel mio lavoro è il fatto di poter giocare. La sperimentazione è alla base del mio lavoro. Come se avessi una sacca e quando arrivo sul palco, tiro fuori tutto quello che ho e lo metto a disposizione del Regista. Lui sceglie, prende, toglie. Ogni giorno arrivo con cose nuove e non penso mai se appartiene a me o se è molto lontano da me. 
Cosa vi aspettate da Mamma mia entrambe? 
Divertimento, è una storia fantastica, una grande prova di attrice, Si deve smettere di pensare che il Musical sia una Prosa di serie B. La difficoltà maggiore è che noi dobbiamo cantare, ballare e nello stesso tempo portare avanti dei sentimenti. 
Io ne ho fatti un po’ di Musical, questo è uno dei pochi in cui a livello attoriale abbiamo attori veri. Normalmente si tralascia questo e si usano i Performer. Vengo dalla vecchia scuola, la Commedia dell’Arte, la Commedia Musicale italiana ed ho avuto la fortuna e l’onore di poter fare sia quella che il Musical. Devo dire che questo è uno dei pochi Musical che unisce la tradizione del Musical americano, quindi dei Performer però con degli attori, quindi si finisce di cantare e si recita!



Elisabetta Ruffolo
Fattitaliani

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