Segnalibro, Giuseppe M. Gnagnarella a Fattitaliani: ne “La ragazza con l’accendino” il godimento della bellezza in ogni sua forma. L'intervista

Arriva nelle librerie il nuovo romanzo di Giuseppe M. Gnagnarella. Si tratta di “La ragazza con l’accendino” (Edizioni Kirke), una nuova avvincente storia scritta dal noto giornalista, già corrispondente Rai e volto noto della tv. Il libro sarà presentato lunedì 27 novembre, alle ore 19, al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo (Lungotevere in Augusta, 28). A presentare l’incontro sarà il vice direttore del Tg2, Andrea Covotta. Tra gli ospiti Milly Carlucci, Claudio Ferretti, Umberto Broccoli e Louis Godart. Ancora una volta i giovani e la Francia sono al centro di questo lavoro di Gnagnarella, che già nel precedente “Rendez-Vous” si soffermava sull’universo giovanile, ambientale nella capitale francese. L'intervista di Fattitaliani per "Segnalibro".

Quali libri ci sono attualmente sul suo comodino?
Le fiabe di Andersen, Il posto di ognuno di Maurizio De Giovanni e Midnight Sun di Jo Nesbo
L'ultimo "grande" libro che ha letto?
Il giardino delle nebbie notturne di Tan Twan Eng. Unico e imperdibile.
Chi o cosa influenza la sua decisione di leggere un libro?
Il mio fiuto e i consigli di una amica. Ma sono abbastanza conservatore nelle scelte.
Quale classico della letteratura ha letto di recente per la prima volta?
Gente di Dublino di James Joyce. Di recente, ma non per la prima volta: da un po’ di anni ho preso l’abitudine di rileggere almeno un grande classico all’anno.
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare vitalità? 
La scrittura dei fumetti.
Personalmente, quale genere di lettura Le procura piacere ultimamente? 
I racconti della gente di Sicilia di Giuseppina Torregrossa (Cortile nostalgia, La miscela segreta di casa Olivares, Il figlio maschio)
L'ultimo libro che l'ha fatta sorridere?
“Due cuori a Parigi” di Caroline Vermalle per quanto strampalati, ma autentici, sono i protagonisti.
L'ultimo libro che l'ha fatta commuovere?
“Nel caffè della gioventù perduta” di Patrick Modiano per quanto è sconvolgente la figura della giovane donna protagonista.
L'ultimo libro che l'ha fatta arrabbiare? 
“L’amore fatale” di Ian McEwan: tratta l’altro in amore come una ossessione. Io vivo l’altra faccia della medaglia.
Quale versione cinematografica di un libro l'ha soddisfatta?
Gli occhiali d’oro di Giorgio Bassani tradotto in film da Giuliano Montaldo.
Quale libro sorprenderebbe i suoi amici se lo trovassero nella sua biblioteca?
Forse “L’ultimo sospiro del Moro” di Salman Rushdie perché troppo politically correct.
Qual è il suo protagonista preferito in assoluto? e l'antagonista?
Montalbano, il commissario Ricciardi, Maigret, l’avvocato Guerrieri...... L’antagonista? Gli altri, i cattivi.
Lei organizza una cena: quali scrittori, vivi o defunti, inviterebbe?
- Dante, D’Annunzio e Baudelaire, perché non mi stancherei mai di ascoltarli.
Ricorda l'ultimo libro che non è riuscito a finire? 
“Il pendolo di Foucault “. Perché? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
Quale scrittore vorrebbe come autore della sua biografia?
D’Annunzio per la sua genialità e perché è abruzzese. Nick Hornby per la leggerezza e la simpatia con la quale ha raccontato la passione per l’Arsenal e per la vita di Paul Ashworth in “Fever Pitch”.
Che cosa ritroviamo di Giuseppe Gnagnarella ne “La ragazza con l’accendino”?
La curiosità, l’ostinazione, l’amore per il mare, il gusto per la parola, il senso dell’amicizia e il godimento della bellezza in ogni sua forma. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata
IL LIBRO
“Ma con tante spiagge che ci sono in Costa Azzurra, proprio Nizza dovevi scegliere per le vacanze?”. E’ l’irritato rimprovero che il protagonista rivolge alla bella sconosciuta, che per due settimane l’ha stregato con la sua presenza in spiaggia. Di lei non riesce a sapere nulla e non la vede se non per due ore di mattina in spiaggia, non trovando mai il coraggio di avvicinarla. Quando all’improvviso scompare, l’affascinante signora lascia sui sassi in riva al mare un accendino nero, su cui sono incisi il profilo della Torre Eiffel e una lettera “C”. Alla ricerca della bella bagnante, il protagonista inizia un viaggio che dura un anno e che lo porterà da Roma a Torino, da Lione a Parigi, dove riesce, in un’avvincente finale a sorpresa, a sapere tutto o quasi…
L'AUTORE
Giuseppe Maria Gnagnarella, giornalista, lancianese di nascita, romano di adozione, è stato responsabile della comunicazione della Presidenza della Rai, portavoce del Vice Direttore Generale della Rai, capo ufficio stampa di Rai2, responsabile dei rapporti Rai con la Commissione parlamentare di Vigilanza e con gli Enti locali, capo redattore politico del Tg3 e del Giornale Radio, Vaticanista e inviato speciale di guerra in Israele, Libano, Nicaragua ed ex Jugoslavia. Già Consigliere di Amministrazione della LUISS Guido Carli, è autore dei volumi: “1978, l’anno che ha cambiato la Repubblica”, pubblicato da Le Monnier nei “Quaderni di Storia di Spadolini”; “La bella preda”, pubblicato da Carabba e “Storia politica della Rai”, pubblicato da TEXTUS Edizioni. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo “Rendez-Vous a Saing Germain” (Gangemi). Ha insegnato nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, all’Università Salesiana e all’Università di Cassino. Premio “Abruzzese dell’anno” nel 2006, Premio “Penne pulite” nel 1999.
Fattitaliani

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