Segnalibro. Claudio Proietti a Fattitaliani: nella scrittura conta ciò che vogliamo esprimere. L'intervista

Su Fattitaliani "Segnalibro" una nuova rubrica dedicata agli scrittori. A inaugurarla il romano Claudio Proietti che due giorni fa con Verdechiaro Edizioni ha pubblicato il nuovo romanzo "Il Barbiere", un uomo che riesce a sciogliere il dolore, apparentemente nascosto, nell’anima delle persone mentre esercita semplicemente il proprio mestiere. Ad un anno esatto dall'uscita de "L'incredibile storia di Casiamù", la nuova storia di Proietti ha un messaggio chiaro: è possibile trasformare la propria vita sciogliendo i nodi emotivi grazie all’ascolto di noi stessi e all’assenza di giudizio. L'intervista.

Quali libri ci sono attualmente sul suo comodino?
“Le nostre anime di notte” di Kent Haruf e “Se vuoi essere contemporaneo leggi i classici” di Gabriele Lavia.
L'ultimo "grande" libro che ha letto?
In ogni libro che scelgo di leggere, fatalmente, ci trovo qualcosa di “grande”! O per dirla più semplicemente… Qualcosa che mi serviva sapere!
Chi o cosa influenza la sua decisione di leggere un libro? (passaparola, copertina, le recensioni, il consiglio di una persona fidata)
L’intuito. Mi lascio guidare da quello! Oppure dal consiglio di qualche persona fidatissima.
Quale classico della letteratura ha letto di recente per la prima volta?
I classici li ho letti tutti tra i venti e i trent’anni. Ora li rileggo. È inevitabile rileggerli. Non è possibile stare al mondo senza averli a portata di mano.
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare vitalità? (narrativa, giornalismo, fumetti, saggistica...)
L’autore! Non il genere! Se un autore ha qualcosa da dire VERAMENTE lo farà in qualsiasi forma e maniera! Conta ciò che vogliamo esprimere. Il come è secondario.
Personalmente, quale genere di lettura le procura piacere ultimamente?
Come ho appena detto non mi interessa il genere. Provo piacere, o meglio, interesse per le idee. Per il cuore che sento in un’opera. Qualsiasi opera.
L'ultimo libro che l'ha fatta sorridere/ridere? 
“Baciami come uno sconosciuto” di Gene Wilder. Perché ha un’ironia che condivido e adoro.
L'ultimo libro che l'ha fatta commuovere/piangere? 
“Baciami come uno sconosciuto” di Gene Wilder. Perché racconta episodi della sua vita molto drammatici.
L'ultimo libro che l'ha fatta arrabbiare? 
Ancora non è successo.
Quale versione cinematografica di un libro l'ha soddisfatta e quale no?
“Il Signore degli Anelli” mi ha soddisfatto molto. Le versioni che non mi hanno soddisfatto le dimentico.
Quale libro sorprenderebbe i tuoi amici se lo trovassero nella sua biblioteca?
Ma chi si sorprende più?! Per un libro, poi… No. Anche perché c’è di tutto, da sempre, nella mia piccola libreria.
Qual è il suo protagonista preferito in assoluto? E l'antagonista?
L’alchimista, quel bellissimo personaggio creato da Paulo Coelho. Iago, tremenda figura immaginata da Shakespeare, invece, rimane l’antagonista finora imbattuto. 
Organizza una cena: quali scrittori, vivi o defunti, inviteresti?
Inviterei solo Dante Alighieri. Le domande da porgli sarebbero tantissime. Non toccherebbe cibo, poverino. Anzi, non tornerebbe più.
Ricordi l'ultimo libro che non è riuscito a finire? Perché?
Li finisco tutti. Anche quelli che mi deludono un po’, mentre li sfoglio. Faccio male, probabilmente.
Quale scrittore vorrebbe come autore della sua biografia?

Ecco, per questa domanda mi prendo un po’ di tempo. Te lo dirò la prossima volta. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata

IL LIBRO
Uscito il 12 ottobre il nuovo libro di Claudio Proietti: Il Barbiere, ad un anno dalla pubblicazione de “L'incredibile storia di Casiamù” un testo che sta ancora riscuotendo notevole successo. La nuova storia nata dalla penna di Proietti è portatrice di messaggio chiaro: è possibile trasformare la propria vita sciogliendo i nodi emotivi grazie all’ascolto di noi stessi e all’assenza di giudizio.
Un forestiero arriva su un’isola. Non proferisce parola, si esprime magnificamente, ed esclusivamente, attraverso le sue mani. Il forestiero è il nuovo BARBIERE.Gli isolani gli si accostano con grande diffidenza. In quel posto c’è stata sempre e solo una dinastia di barbieri. L’ultimo di quella stirpe, però, non ha eredi. La vecchia bottega rientra in funzione. Ma la gente è ancora diffidente. Toccherà proprio ad Orazio (il vecchio barbiere) fare la prima mossa. Orazio, sotto le mani dell’uomo, inizia a parlare. A vuotare il sacco. Tira fuori tutto quello che aveva seppellito in fondo al cuore per anni. Cose mai raccontate neanche a se stesso. Una liberazione. Una vera rinascita! Gli isolani prendono coraggio e si fanno avanti. Ognuno di loro racconta ciò che appesantisce la propria vita da sempre. Ognuno di loro, uscito dalla bottega, è un’altra persona. Questa storia semplice e avvincente parla alla parte più profonda di noi, invitandoci a lasciare andare ciò che appesantisce il nostro slancio e a proiettarci verso qualcosa di migliore: la nostra vera vita.
“Quel barbiere ha un potere grandissimo nelle mani: guarisce l’anima! Mentre taglia i capelli, o rade la barba, la gente parla… parla… parla! Tira fuori quello che non ha mai tirato fuori in tutta vita. L’inconscio viene liberato. Si esce da quella bottega nuovi! Fuori e dentro!” spiega l'autore. La nuova storia, sviluppata da un cortometraggio di dieci pagine, scritto sempre da Claudio Proietti quasi vent’anni fa, e che ben si presta ad un monologo teatrale e a un film dal sapore internazionale, ha un obietto: far uscire il lettore dalla propria zona di comfort! Spingerlo a vivere sul serio!

Claudio Proietti
Claudio Proietti è nato a Roma nel 1973. E’ stato allievo dello sceneggiatore Leo Benvenuti (Amici miei –di Mario Monicelli-, C’era una volta in America-di Sergio Leone-, Compagni di scuola-di Carlo Verdone-). E’ autore di diverse commedie teatrali: E tu sei bellissima, Meglio zitelle!, Da domani ti amo, Tutto per tutti, Tre anime in sala d’attesa, Papà povero papà! (premio miglior attore protagonista, come opera fuori concorso a Roberto Nisivoccia, alla I^ Rassegna di Drammaturgia emergente promossa dall'Associazione Culturale Marte 2010, avente come presidente di giuria Aldo Nicolaj). E’ stato produttore, regista e autore di cortometraggi tra cui: “VIA” (premio per il miglior film ex-aequo Nuove immagini al Salento Finibus Terrae edizione 2005) Trasmesso sull'emittente televisiva "la 7, nell'ambito del concorso di cortometraggi indetto da "la 25^ ora il cinema espanso" di Steve Della Casa. (inserito nella sezione "Confini" fuori concorso a ISCHIA FILM FESTIVAL 2005 e proiettato a Villa Colombaia di Luchino Visconti). Ha collaborato con il freepress Metro, creando Metro Story. Ha lavorato per la televisione e la radio.
Ha pubblicato i libri : "Ho due storie per te" (Armando Curcio Editore) e "L'incredibile storia di Casiamù" (Edizioni Progetto Cultura) libro per ragazzi adottato da tantissime scuole.
Foto dell'autore: Marco Barretta
Il Barbiere di Claudio Proietti
edito da Verdechiaro Edizioni
pag. 112 - 14€



Fattitaliani

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