Per 6 esperti su 10 la famiglia scoppia in cucina. la Share Cooking Therapy

Fattitaliani
Lui che si lamenta che la pasta è troppo cotta e mai buona come quella ‘della mamma’, i figli che hanno da ridire sul sugo troppo saporito, lei che obietta sulla frittata preparata dal marito:  per oltre sette esperti su dieci (72%),  la principale causa dei conflitti familiari sta in ciò che viene portato a tavola.
Lamentele che generano litigi e malumori ad ogni pasto, con dei picchi maggiori quando si ospitano amici o parenti in occasioni speciali, come le festività o compleanni.
Ad essere maggiormente prese di mira sono le donne (68%), ‘vittime’ di richieste impossibili da esaudire. Le principali lamentele riguardano soprattutto la scelta del menù (56%), la cottura degli alimenti (48%) e la scelta dei condimenti (36%), come la preparazione di sughi o anche solo quanto olio e aceto versare.
Ma adesso tutto ciò può risolversi, secondo il parere del 56% degli esperti grazie a quella che viene definita Share Cooking Therapy, la terapia familiare che mette tutti a preparare e ad aiutare, facendo diventare la cucina di casa come un vero centro benessere.

Tutto ciò emerge da uno studio del Polli Cooking Lab condotto su oltre 50 esperti tra psicologi, sociologi, avvocati matrimonialisti, mediatori familiari, architetti, chef, cromo e aromaterapeuti, che hanno indagato e individuato come affrontare in maniera armonica i possibili conflitti familiari in cucina, sviluppando l’armonia di coppia e la socialità all’interno delle mura domestiche.
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