Libri, ISOLARIO ELLENICO di Fulvio Magurno: nelle foto la brezza, la salsedine, il riflesso del sole

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Contrasto pubblica ISOLARIO ELLENICO di Fulvio Magurno. Nel farci vivere le incantevoli isole della Grecia, pagina dopo pagina l’autore è capace di farci avvertire la brezza, la sensazione della salsedine sulla pelle e il riflesso del sole sulle onde del mare.
Le fotografie del libro, scattate durante un lungo itinerario per isole e mari percorrendo tratti in moto dal 1989 al 1999, sperimentano punti di vista soggettivi e inconsueti. Passando da Itaca a Zante, da Lesbo e Santorini, come un novello Ulisse, Fulvio Magurno ne immortala gli armoniosi giochi di luce creati dal sole, mostra la spontaneità dei piccoli gesti quotidiani dei loro abitanti, fa assaporare il senso di serenità che solo un paesaggio marino sa regalare. Nel suo inno alla luminosità che si esprime in un suggestivo bianco e nero, l’autore si è lasciato ispirare dalla poesia del premio Nobel Odisseo Elitis, lasciando alle immagini piena libertà di raccontarci la bellezza di un paesaggio fatto di vento e di orizzonti. Lontane dalla frenetica vita cittadina, le isole della Grecia raccontate da Fulvio Magurno sono viste con gli occhi puri di un bambino, come se avesse, per la prima volta, il privilegio di una estatica contemplazione della natura e della vita.
FORMATO: 18 x 23 cm
PAGINE: 96
FOTOGRAFIE: 60 ca. in bianco e nero
CONFEZIONE: cartonato telato
PREZZO: 29,90 euro
Fulvio Magurno è nato a Ravanusa (Agrigento) nel 1958. Ha studiato e si è formato a Napoli. Vive a Genova. Per circa venti anni, ha lavorato per le maggiori testate giornalistiche italiane e straniere. Per il suo lavoro, ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui; il Yan Geffroy International Documentary Prize nel 1991, e il premio European Kodak Panorama ad Arles nel 1992. Da più di dieci anni si dedica alla fotografia creativa. Ha pubblicato libri fotografici, tra cui; Viaggio in Marocco, testi Guy Mandery e Attilio Colombo (1994); Paesaggi Meridionali, testo Roberta Valtorta (1994); Lisboa-Lisboa, testo Antonio Tabucchi (1995); Le città di Montale, testo Nico Orengo (1996); Passaggi, testo Roberta Valtorta, un racconto di Maurizio Maggiani, una poesia di Enrico Testa, ed un’opera di Philiph Corner (1996); Librarium, con un racconto di Maurizio Maggiani (1999); Strada Nuova, testo Giuseppe Marcenaro (2011); Obsession Royal, testo Anna Orlando (2014); Genova Est-Genova Ovest, testo Edoardo Sanguineti (2015); Volti D’Artista, testi Michele Bonuomo e Giulio Sommariva (2015). Ha realizzato e partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. Nel 2011 è stato invitato alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia Regione Liguria. Sue opere sono conservate presso: Galleria Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Cabinet Estampes Bibliothèque National de France-Paris; FAI - Fondo Ambiente Italiano; Museo Arte Contemporanea di Villa Croce-Genova; Centre Mediterraneen de la Photographie-France; Museo Accademia Ligustica-Genova; Fondazione Antonio Mazzotta-Milano; Biblioteca Civica Berio-Genova; Museo Fotografia Contemporanea-Milano; GAM di Torino (Collezione Fondazione Italiana Fotografia); Museo Palazzo Reale-Genova; Fondazione Edoardo Garrone-Genova; Fondo Giov-Anna Piras-Asti; Centre Pompidou Bibliothèque Kandinsky – Livre d’Artiste. Fulvio Magurno, appare nel Dizionario Mondiale della Fotografia Rizzoli-Larousse; negli Annali d’Italia Einaudi (L’immagine fotografica 1945-2000); in Obiettivo Ambiguo, di Ferdinando Scianna, Contrasto Editore (2015); La realtà e lo sguardo, di Uliano Lucas e Tatiana Agliani, Einaudi (2015).


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