Teatro Belli, dal 26 al 28 maggio "IL SOGNO DI IPAZIA" DI MASSIMO VINCENZI

Torna in scena, a chiusura della rassegna AUTORI IN COMPAGNIA, “Il sogno di Ipazia”, lo spettacolo scritto da Massimo Vincenzi interpretato da Francesca Bianco e diretto da Carlo Emilio Lerici.

L'incredibile successo ottenuto nelle scorse stagioni e la curiosità che ha suscitato a tutti i livelli hanno fatto diventare lo spettacolo un piccolo “caso” nel panorama nazionale. Basti pensare, infatti, che dopo il debutto nella prestigiosa cornice del Castello Odescalchi di Bracciano in occasione di Opere Festival 2009, lo spettacolo è stato in scena per tre stagioni consecutive collezionando oltre 200 repliche in tutta Italia.
Su Facebook è attiva una pagina che ha già raccolto oltre 3000 iscritti.
Lo spettacolo ripercorre la storia di Ipazia, filosofa astronoma e matematica pagana vissuta ad Alessandria d’Egitto a cavallo tra 300 e 400, donna-simbolo per generazioni di donne, amatissima dal pensiero femminista non solo per essere stata una delle migliori eredi del platonismo, scienziata di argute invenzioni, ma soprattutto per aver incarnato libertà e autonomia di pensiero in forme –possiamo dire oggi- moderne.
Ma proprio per questo fu perseguitata e uccisa dai cristiani e per questo è diventata una figura simbolo nella cultura umanista e libertaria di tutti i tempi, da Voltaire in poi, protagonista di studi, riflessioni, opere d’arte, film.
L'autore del testo, Massimo Vincenzi, giornalista del quotidiano La Repubblica, ha già scritto per il teatro lo spettacolo Bird è vivo, e i monologhi Gli occhi al cielo, La Regina senza corona, Alan Turing e la mela avvelenata, Ulisse e le sirene, Don Parker e Sancho Panza, La versione di Barney e Irene Nemirovsky, tutti diretti da Carlo Emilio Lerici, figlio del drammaturgo Roberto Lerici, che in questa occasione ha affidato la sua pluriennale esperienza al linguaggio forte ed espressivo del teatro narrato. In scena è la sola Francesca Bianco, da oltre trent'anni protagonista sulle scene italiane, la cui interpretazione di Ipazia ha suscitato un consenso e un plauso unanime. Fuori campo, ad interpretare il pensiero politico dell'autorità religiosa, è la voce di Stefano Molinari, apprezzato attore, conosciutissimo per le sue partecipazioni nelle principali fiction televisive. Le musiche, che costituiscono un parte fondamentale dello spettacolo, sono state create da Francesco Verdinelli, le videografie sono create da Giulia Amato.


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