Proiezione del film "Cori in Esilio" - oggi martedì 9 ore 19:30 al Cinema TREVI (vicolo del Puttarello) - in presenza dei registi come quella dei protagonisti e della coproduttrice polacca.
Per chi ha Facebook, ecco l'evento creato Ad Hoc: https://www.facebook.com/events/1226600020787249/?ti=cl
Il film è un viaggio iniziatico sulle tracce di una tradizione culturale che rischia di scomparire.
CORI IN ESILIO / PIEŚŃ PAMIĘCI racconta con pudore, con canti, con parole e nel silenzio dei corpi che abitano resti di chiese e campi di villaggi fantasmi, il genocidio degli Armeni. (Le Monde)
Il film offre uno sguardo pieno di speranza: il canto può nuovamente salire verso il cielo, far risuonare lo spazio, ridare al tempo umano senso e bellezza.
I registi ritrovano il Paradiso perduto degli Armeni e fanno del loro film solare e ombroso un Tempo ritrovato.(Grégoire Jakhian)
SINOSSI
Aram e Virginia, coppia di Armeni della diaspora, trasmettono ad una troupe di attori europei, una antichissima tradizione di canto che rischia di scomparire.
Per la creazione di un opera teatrale, la coppia accompagna la troupe in Anatolia dove la civiltà Armena è stata distrutta.
Durante il viaggio, le domande degli attori fanno riemergere la ricchezza di questa cultura : il Canto diventa lingua di creazione e di rinascita, soffio di vita.
Il film è un viaggio iniziatico sulle tracce di una tradizione culturale che rischia di scomparire.
CORI IN ESILIO / PIEŚŃ PAMIĘCI racconta con pudore, con canti, con parole e nel silenzio dei corpi che abitano resti di chiese e campi di villaggi fantasmi, il genocidio degli Armeni. (Le Monde)
Il film offre uno sguardo pieno di speranza: il canto può nuovamente salire verso il cielo, far risuonare lo spazio, ridare al tempo umano senso e bellezza.
I registi ritrovano il Paradiso perduto degli Armeni e fanno del loro film solare e ombroso un Tempo ritrovato.(Grégoire Jakhian)
SINOSSI
Aram e Virginia, coppia di Armeni della diaspora, trasmettono ad una troupe di attori europei, una antichissima tradizione di canto che rischia di scomparire.
Per la creazione di un opera teatrale, la coppia accompagna la troupe in Anatolia dove la civiltà Armena è stata distrutta.
Durante il viaggio, le domande degli attori fanno riemergere la ricchezza di questa cultura : il Canto diventa lingua di creazione e di rinascita, soffio di vita.