Enrico Giaretta, il cantaviatore folle e sensibile, a Fattitaliani: raccontandomi mi diverto e mi emoziono. L'intervista

Dopo il riscontro di pubblico e critica ottenuto con il “Blue Live Tour” 2016, il cantautore e pilota Alitalia ENRICO GIARETTA, noto come il “Cantaviatore”, torna live in occasione della rassegna musicale “Piano City Milano” con uno speciale concerto di piano solo al Moleskine Café in cui, oltre a dare spazio all’improvvisazione di musiche originali, eseguirà alcuni brani estratti dal disco “Scalatori di Orizzonti” (Amici Cucciolotti) e omaggerà il grande maestro Paolo Conte (inizio live ore 17.00 - Corso G. Garibaldi 65 - ingresso gratuito).

“Scalatori di orizzonti” è l’ultimo progetto discografico di Enrico Giaretta di cui, oltre ad essere direttore artistico con Maurizio D’Aniello, ha curato gli arrangiamenti insieme a Marco Grasso. Il progetto musicale che ha coinvolto oltre 150 persone, tra adulti, ragazzi e bambini, contiene 11 brani inediti a firma di Enrico Giaretta, con la collaborazione in alcuni brani di Marcello Murro e Maurizio D’Aniello, e il famoso “Inno degli Amici Cucciolotti”, il cui video è visibile al seguente link: https://youtu.be/zIJSvQv12VQ.
“Scalatori di orizzonti” contiene anche “Black Rhino”, la prima canzone per bambini scritta da Paolo Conte e donata in esclusiva al progetto solidale “Amici Cucciolotti” per sensibilizzare i bambini ad amare gli animali.  La canzone è accompagnata da un video, disponibile sul sito www.pizzardieditore.it, ideato e diretto dallo stesso Paolo Conte, per la prima volta alla direzione di un videoclip. L'intervista di Fattitaliani.
Da piccolo ti sei innamorato prima del pianoforte o dell'aereo? Hai un ricordo legato alla prima volta in cui li hai visti?  
Il pianoforte è stato il mio primo amore, incontrato all’età di 4 anni per caso, avendo mio padre vinto una pianola Bontempi a un Luna Park. Il mio primo aereo l’ho conosciuto a 18 anni durante il servizio militare, prima non avevo mai volato. Da lì ho sempre camminato con la testa guardando verso l’alto facendomi mille domande.
Ci puoi raccontare le sensazioni provate durante la tua prima volta alla guida di un aereo e in un'esibizione al piano? 
La vera emozione in volo la si prova quando dopo circa 12 ore con un istruttore, lui scende e coraggiosamente ti autorizza ad andare da solo, per un decollo, un giro sull’aeroporto ed un atterraggio. Da solo...!!! E, una volta decollato, sai che devi tornare a terra... in qualche modo. Quel giorno, Giuseppe Diana, oggi pilota di lungo raggio in Alitalia, mi ha messo le ali. Da lì nacque un legame indissolubile tra noi. Guardai da una parte la terra e dall’altra il mare… infinito. La terra invece, quella era finita, ed anche piccolissima rispetto all’immensità del mare. Presi la consapevolezza che davanti all’universo siamo veramente nulla. Una sensazione stranissima. Mi sono chiesto… dove correvano tutte quelle macchine che sembravano formiche… Cominciai a dare un vero valore a molte cose che prima avevo erroneamente trascurato. La mia vita non è stata più la stessa.
Paolo Conte ti ha elogiato e ti ha regalato una sua canzone: tutto ciò quanto significa per te?
Paolo Conte, un giorno, ascoltando un mio brano, mi mandò un biglietto tramite la sua discografica, che oggi è anche la mia. Sul biglietto c’era scritto “Finalmente ho trovato un allievo”. Credo si sia pentito dopo qualche minuto, ma ormai io l’avevo detto a tutti… era troppo tardi. Gli devo molto. In comune oltre allo stesso produttore abbiamo Lilli Greco, storico talent scout dell'allora RCA. Cresciuti entrambi sotto le sue teorie e dottrine. Un musicista che è sempre stato fuori dal coro, realizzando comunque alcuni tra i più grandi successi italiani nel mondo 
Quanto è importante per te l'Inno degli amici cucciolotti? Tu che rapporto personale hai con gli animali? 
Dario Pizzardi, creatore della collezione “Amici Cucciolotti” è il mio più grande amico. Tutto quello che ne è derivato, compresa la collaborazione artistica, mi lusinga, in quanto Dario è una persona molto selettiva e solitaria. Tra tanti ha scelto me. Lui dice che mi avrebbe scelto anche se non fossimo stati amici, ma non ci credo, anche se mi piacerebbe crederci. Oltretutto mi ritengo una persona molto sensibile, amo gli animali, più degli uomini. Sono sinceri, indifesi, ti amano a prescindere da tutto e sono capaci di sacrificare la loro vita per te. Tra gli uomini tutto ciò è molto raro… ma a volte si incontrano anche persone simili ad animali (intendo come complimento).
Ti piace la definizione di "Cantaviatore"? 
Mi piace molto, è stata coniata da un mio amico musicista “Alberto Laurenti” e resa nota al pubblico da un critico musicale che stimo molto, Cesare Romana. Scrisse un articolo su una pagina nazionale dal titolo “il fenomeno” … è nato un Cantaviatore. Ancora lo conservo orgoglioso.
"Volare" di Modugno potrebbe essere la tua canzone-simbolo, no? L'hai cantata qualche volta in pubblico? 
Domenico Modugno era il cantante preferito da mia mamma. Scomparsa a soli 60 anni. Troppo presto per un figlio. I genitori dovrebbero accompagnarci fino alla fine... purtroppo bisogna fare i conti con la natura. Domenico Modugno è sempre stato per me un punto di riferimento, sia per la sua follia, molto simile a quella di mia mamma e sia per la sua grande poetica, molto simile a quella di mia mamma… Mi piacerebbe molto incidere quel brano un giorno, ma come mi disse Giancarlo Bigazzi, grandissimo artista e produttore, per cantare certe “cose” ci vuole la patente… ed io credo ancora di non averla del tutto.
Attraverso il tuo disco e i concerti, in che modo e in cosa il pubblico arriva a conoscerti meglio?
Il mio pubblico, forse anche attraverso i dischi credo abbia capito quanto io sia "folle" e da me si aspetta di conseguenza qualcosa del genere nei live. In primis arriva anche a conoscermi meglio grazie alla mia totale sincerità artistica. Non ho finzioni né trucchi. A volte mi diverto raccontandomi, a volte mi emoziono con loro quando mi avventuro in discorsi più grandi di me… Spero tanto che con questi album di solo pianoforte riescano a capirmi del tutto. In queste registrazioni ho lasciato la mia vera essenza, compresi gli errori che fanno parte di me in quanto umano, e quella del mio strumento, un Bechstein di quasi 100 anni, donatomi da Pizzardi, appunto il mio amico Cucciolotto. Giovanni Zambito.
Biografia
Enrico Giaretta è un pianista e cantautore che vola e fa volare, non solo in senso figurato, attraverso melodie che a partire da studi classici prendono direzioni sempre nuove, ma anche nella realtà, su quegli stessi aerei che da bambino guardava volteggiare nei cieli e che oggi guida con il piglio deciso di un comandante. Ci troviamo dunque di fronte ad un personaggio singolare: un cantante aviatore o, potremmo dire, un Cantaviatore.  È difficile racchiudere in una sola etichetta la musica di Giaretta. La sua vena artistica ha spinto persino Paolo Conte a esporsi in un giudizio più che lusinghiero: «Finalmente ho trovato un allievo», ha detto il celebre cantautore, a cui Enrico ha dedicato il brano “Paolo il ferroviere”.
Enrico Giaretta, nasce a Latina il 24 agosto 1970. Il primo approccio alla musica avviene grazie al nonno Cesare che, nelle pause di lavoro al porto di Civitavecchia, si divertiva a riempire bicchieri di forma e contenuto diverso e li ‘suonava’ alla ricerca di una melodia. L’istinto lo porta subito d innamorarsi della musica classica. Terminati gli studi al Conservatorio di Latina, inizia l’attività concertistica in giro per il mondo insieme al violinista e amico di sempre Olen Cesari: i due suonano in Cina, Giappone, Filippine, Vietnam, Thailandia, Australia, India, Emirati Arabi, Africa, Argentina, Stati Uniti, Cuba, Santo Domingo, Porto Rico, Bahamas, Perù, Mauritius, Seychelles, Maldive…
Una parentesi importante è quella al fianco del maestro Franco Califano, di cui Enrico è per circa 23 anni il pianista, nonché figlio d’arte, coautore di alcune sue canzoni e scrupoloso allievo nell’arte di scrivere testi mai banali. Negli stessi anni Enrico Giaretta collabora anche con altri grandi artisti.
Il passaggio da pianista a interprete delle sue canzoni matura gradualmente tra un viaggio e l’altro quando Enrico decide con Olen Cesari di inserire qualche inedito nel repertorio classico e jazz proposto fino a quel momento. L’esperimento riesce e la musica arriva dritta al cuore del pubblico in ogni Paese, superando le barriere linguistiche. Così Enrico e Olen si ritrovano catapultati nei templi della musica jazz, dal Blue Note di Milano al Piano’s di New York. 
È il maestro Lilli Greco, già talent scout di Paolo Conte, Francesco De Gregori, Avion Travel e molti altri, a intravedere in Enrico un potenziale nuovo cantautore nel senso più classico e autorevole del termine. Grazie a Lilli Greco si avvicina ad un altro artista, con il quale tutt’oggi firma alcuni tra i suoi migliori brani: Marcello Murru. Tramite lo stesso Lilli Greco, Enrico convince Lina Wertmuller a presentarsi nelle inedite vesti di cantante al Festival dei Presidi: è questa una delle chicche di un prestigioso cartellone allestito da Giaretta, direttore artistico dell’evento.

Mentre i nuovi brani prendono forma, grazie all’amico Matthew Marston, si crea un contatto con il management di un artista canadese, Matt Dusk, che si innamora del brano “Tutta la vita in un momento”, lo canta con il nuovo titolo “Back in town” e ne fa inaspettatamente una hit mondiale. La canzone, che dà anche il titolo al secondo album di Matt Dusk (considerato il nuovo Michael Bublè), scala le classifiche di mezzo mondo e si piazza ai vertici delle hit parade in Canada, negli Usa, in Australia, in Olanda, prima di affermarsi anche come il brano più trasmesso dalle radio in Giappone. Grazie a questo colpo di fortuna, la stampa e il mondo discografico si accorgono di Enrico e delle potenzialità del suo originale progetto. La Warner sigla un accordo per la distribuzione e l’album “SULLE ALI DELLA MUSICA” vede finalmente la luce, prodotto insieme a Olen Cesari per la Olen Art. I musicisti che suonano nel disco sono tutti di fama internazionale: al basso Tony Levin, Daniele Di Bonaventura al bandoneon, Olen Cesari al violino, Alessandro Canini alla batteria, Fabrizio Bosso e Andrea Toffanelli alla tromba, al pianoforte lo stesso Enrico Giaretta, alle chitarre e contrabbasso Shama Milan. Il grande produttore Pharrell Williams, innamorato del progetto, ha registrato inoltre la ritmica del brano “Migrazioni”.

Naturalmente il primo singolo non poteva che essere “Tutta la vita in un momento”, una canzone cha è un inno alla vita, un sogno che si realizza, l’esaltazione di una svolta importante. Il video della canzone, con il soggetto e la sceneggiatura di Silvio Muccino, è una novità assoluta: Enrico appare con l’astronauta Maurizio Cheli ai comandi dell’Eurofighter, il caccia di ultima generazione costruito grazie alla collaborazione di Alenia Aeronautica, una società del gruppo Finmeccanica.
Inoltre Alenia Aeronautica, partner della Boeing nella costruzione del 787 ‘Dreamliner’, ha scelto Enrico come cantante–testimonial per la presentazione, in diretta mondiale dall’Italia, di questo innovativo aereo passeggeri. 
«Ho messo nei miei voli tutta la musica che avevo dentro – dice Enrico Giaretta - e ho messo tutto il cielo che ho volato, nelle mie canzoni».

Enrico è stato protagonista assoluto di Sanremoff, la manifestazione collaterale al Festival organizzata dal Comune di Sanremo, dove ha suonato accompagnato da una band d’eccezione che annoverava tra gli altri il chitarrista Phil Palmer, Fabrizio Bosso alla tromba e il bassista Tony Levin, volato da New York per l’occasione. 
Dopo la partecipazione da guest a “Nomadincontro”, raduno annuale dei tanti fan club dei Nomadi a Novellara (RE), davanti a oltre 15.000 persone, Giaretta è stato protagonista di un evento storico: con lui, per la prima volta, la musica ha fatto il suo ingresso trionfale alla “Giornata Azzurra”, l’evento organizzato ogni anno dall’Aeronautica Militare a Pratica di Mare. Dopo un grande concerto con esibizione aerea all’aeroporto di Lugano, l’album “SULLE ALI DELLA MUSICA” è stato pubblicato anche in Svizzera.
Subito dopo viene chiamato dall’ Aeronautica Militare Italiana per la composizione della colonna sonora del DVD, Le Frecce Tricolori, in occasione del 50° anniversario dalla formazione della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Nel 2014 inoltre realizza finalmente il sogno di indossare una divisa da pilota, ed inizia a volare per la compagnia K-air a bordo dell’innovativo “Turboprop P180 Avanti II”, costruito in Italia, da Piaggio Aero. Successivamente viene assunto come pilota di linea da “Mistral Air” sul velivolo ATR72-500 operando voli per Alitalia. 
Sempre nello stesso anno, l’editore Dario Pizzardi, lo sceglie come interprete e direttore del progetto per la realizzazione dell’inno degli Amici Cucciolotti, collezione di album e figurine dedicate agli animali e fortemente impegnata verso la salvaguardia dei nostri amici più deboli, al fianco dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Ad oggi, la produzione di Amici Cucciolotti con oltre 358.236.500 di bustine e 19.485.000 di album, vanta il successo editoriale più grande degli ultimi 30 anni.
Enrico appare anche nel videoclip girato da Enzo D’Alò, e negli oltre 7000 spot televisivi che lanciano la collezione Amici Cucciolotti 2014.

Nell’album “Amici Cucciolotti” (2015), stampato in 4 milioni di copie, gli vengono dedicate due pagine. Il “Maestro Giaretta” appare trasformato in un personaggio dei Nasoni nelle vesti di direttore della prestigiosa orchestra di Nasopoli. 
Enrico Giaretta è stato uno dei personaggi scelti da Giorgio Dell’Arti e Massimo Parrini per il volume 2009 del libro cult “Catalogo dei viventi: 7247 italiani notevoli” (ed. Marsilio). Il profilo di Giaretta tracciato dagli autori appare a pagina 852.
Confermato anche per l’edizione del 2015 nel “Nuovo Catalogo dei Viventi notevoli”.
Nel marzo 2015 esce il suo secondo album dal titolo “BLU”, prodotto da Rita Allevato, (già manager e discografica di Paolo Conte, Francesco Guccini, Vinicio Capossela e altri) riscuotendo un grande successo di critica e vendite.

Nel 2016 Enrico Giaretta supera le selezioni in Alitalia Cityliner e inizia a volare su “Embraer 175/190” per la sua compagnia di bandiera.
Lo stesso anno, realizza un cd con 12 brani, e la partecipazione di oltre 150 artisti, tra musicisti e cori, coinvolgendo la Bulgarian Symphony Orchestra per la collezione Amici Cucciolotti, con la partecipazione straordinaria di PAOLO CONTE, in uscita prima in Italia e successivamente in tutto il mondo.
La versione italiana dal titolo “SCALATORI DI ORIZZONTI” allegato all’album per la salvaguardia degli animali, ha venduto 300 mila copie.

Dopo il grande successo riscosso a Roma dove il Cantautore ha registrato il sold out presso l’Auditorium Parco della Musica, il Blu live Tour, nel 2016 ha fatto tappa anche al Blue Note di Milano per poi proseguire nei maggiori club e teatri Italiani.

Fattitaliani

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