“Etruschi e
Italici. le radici dimenticate”, questo il
titolo del convegno che si svolgerà a Firenze in occasione del 156° anniversario della
proclamazione dell’Unità d’Italia nella prestigiosa cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo
Vecchio con protagonisti l’archeologia, la storia e la letteratura unite per
aiutare la riscoperta delle caratteristiche profonde dell’Italianità, concetto mai ben definibile forse anche perché nato, in
antichità, da più apporti diversissimi tra loro.
Il convegno si
aprirà con l’intervista di Paolo Pellegrini al prof. Adriano La Regina, fra i più noti e importanti archeologi italiani. Seguirà la presentazione di due
grandi successi editoriali, entrambi di Itaca
Edizioni: “I segreti della via etrusca”, di
Marco Parlanti e Gianfranco Bracci, a
cura dell’etruscologo prof. Carmine
Pellegrino, e “Viteliú. Il Nome della Libertà”,
autore Nicola
Mastronardi, di cui parlerà autorevolmente Gianni Letta, ospite d’onore della serata. Due romanzi storici da utilizzare come straordinarie “finestre” aperte
sulla fase storica meno conosciuta dagli italiani: il periodo preromano in cui
si formarono gli elementi etno-antropologici ancor oggi alla base delle culture
regionali del nostro Paese.
Nel giorno in cui
si celebra la ricorrenza dell’Unità d’Italia, il convegno intende riaffermare il fatto che l’identità nazionale italiana trova le sue profonde radici
ben prima dell’unificazione romana e non è “solo”
figlia della cultura latina:
al contrario, essa trae origine da etnie e culture diverse tra le quali le
principali, oltre alla latina, sono l’ETRUSCA E l’ITALICA. Basti pensare che le
stesse origini di ROMA non furono solo
latine ma ebbero da subito TRE BASI ETNICO
CULTURALI: latina, etrusca e sabino-italica. Nozione oggi scomparsa dalla
cultura generale italiana, ma di stringente attualità per il tema della
integrazione tra culture ed etnie diverse.
E ancora: il primo concetto di
comunità nazionale, inteso come unità etnico politica di genti sul suolo
italiano, non fu latina, ma italica. Se è vero, infatti, che l’unità della
Penisola fu “sistemata amministrativamente” dall’imperatore Augusto nel 7 d.C.,
è altrettanto vero che essa aveva visto il suo primo seme nella FEDERAZIONE
ITALICA del 91 a. C. quando per la prima
volta nella storia apparve una nazione che si chiamò ITALIA (VITELIU nella
versione originaria in lingua osca) che batté moneta con questo nome e fu
inglobata nella romanità con pari dignità dopo il 69 a.C.
Un incontro, quello di
Firenze, che intende restituire, infine, piena
dignità storica ai territori d’origine di Etruschi e Italici ma soprattutto di questi ultimi (in
particolare le regioni Abruzzo, Molise, ma anche Marche, Alto Lazio, ed Umbria
meridionale) in un momento nel quale proprio
le zone centrali dell’Appennino italiano, che hanno dato origine a tutti i
popoli Italici, hanno subito i gravi danni che conosciamo. Un tributo a chi
vi abita e una spinta a rigenerare nuovamente vita sui territori dalla grande
storia antica.
Così come tema centrale
dell’evento è il valore della MULTICULTURALITÀ che fu alla base della nascita
di Roma antica e che fu la vera forza dell’impero; la stessa e ancor più
complessa MULTICULTURALITÀ originaria della nostra Nazione - ricchezza e non
handicap - nata dalla fusione, difficile e mai veramente compiuta, di più
etnie: un vero insegnamento per gli avvenimenti di oggi. Ancora una volta la
Storia riesce ad insegnare molto al mondo contemporaneo; in questo caso il
valore assoluto dell’integrazione pacifica a tutto vantaggio delle stesse
società accoglienti.
(Testo a cura di Nicola Mastronardi e Chiara Morandi)
I LIBRI
I SEGRETI DELLA
VIA ETRUSCA
Elogiato da
etruscologi e archeologi, recentemente oggetto di un’ottima recensione da parte
del conduttore RAI Sandro Vannucci e al centro di innumerevoli eventi di
presentazione con cene a tema e percorsi trekking nei luoghi del romanzo, I segreti della via etrusca vede
protagonista la giovane archeologa Aura Seianti che, spinta dall’intima esigenza di
spiegare a sé stessa il mistero delle strane visioni notturne ambientate negli
stessi siti archeologici in cui sta lavorando, verrà guidata a ritrovamenti
importanti, fino alla sensazionale scoperta della tomba di uno dei precettori
dell’imperatore romano Claudio Tiberio Druso Germanico, grande cultore della
civiltà e della lingua etrusche. Un episodio giallo ed un rincorrersi di
emozioni, conducono il lettore nei due mondi paralleli di oggi e di molti
secoli fa.
Gianfranco
Bracci-Marco Parlanti, I segreti della via etrusca, Itaca, 2015, p.288, € 15 Informazioni su www.itacaedizioni.it
/i-segreti-via-etrusca/
Facebook www.facebook.com/I-segreti-della-via-etrusca
Accolto in molti
dei maggiori Musei Archeologici Nazionali d’Italia, recensito entusiasticamente
da giornalisti e personaggi come Gianni Letta oltre che da tante migliaia di
lettori, protagonista di oltre duecento
presentazioni di cui molte in sedi prestigiose e all’estero, adottato come libro di testo da un cospicuo
numero di licei del Centro Italia, il libro di Nicola Mastronardi racconta una
storia avvincente ambientata nel periodo in cui si formò l'origine stessa
dell’idea di una Nazione italiana unita: quella Guerra Sociale che vide
comparire per la prima volta nella storia uno stato organizzato che portò il
nome di ITALIA di cui il termine Viteliú è
la parola osca originaria. Uno straordinario viaggio nel mondo nascosto dei popoli italici, ambientato nel 72 a.C. diciassette anni dopo
il tentativo di genocidio
al quale Silla sottopose il valoroso e indomito popolo
dei Sanniti. Un sorprendente romanzo d’esordio che è ormai uno straordinario e conclamato
caso letterario.
Nicola Mastronardi, Viteliú. Il Nome della Libertà, Itaca, 2012, p.
488, € 18
Informazioni su www.itacaedizioni.it/catalogo/viteliu/
GLI OSPITI
DELL’EVENTO di Firenze
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Adriano
La Regina – Archeologo, Accademico dei Lincei, membro di diverse
Accademie straniere e già docente di Etruscologia e Antichità italiche presso
l’Università La Sapienza di Roma. È stato Soprintendente agli scavi
archeologici di Roma per 28 anni. È il massimo studioso vivente di Archeologia
ed Epigrafia dei popoli Italici.
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Gianni Letta – Giornalista,
storico direttore de “Il Tempo”, dirigente di Mediaset, vicepresidente della
Società Dante Alighieri e Presidente onorario della Fondazione “Civita”. Già
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
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Carmine
Pellegrino – Archeologo specializzato in Etruscologia è docente
all’Università di Salerno.
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Nicola
Mastronardi - Giornalista, saggista e scrittore, è membro dell’Accademia dei Georgofili
di Firenze per i suoi studi sulle Civiltà pastorali appenniniche; già reporter
di Turismo equestre è oggi consulente della trasmissione Linea Verde di Rai
Uno.
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Gianfranco
Bracci - Studioso esperto di escursionismo sulle vie etrusche antiche, saggista e
scrittore, collabora con le principali riviste italiane e straniere dei viaggi
e della natura.
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Marco
Parlanti Studioso esperto di escursionismo sulle vie etrusche
antiche, saggista e scrittore, è uno dei fondatori dell’Associazione Nordic
Hiking Italia, dove ricopre il ruolo di istruttore ed esperto delle vie di
pellegrinaggio.