Imperdibile,
direbbero certamente i critici-cinematografici-professionisti!
“The
Great Wall”
è un film fantastico, d’azione, d’avventura, eroico, di guerra,
storico-leggendario, epico, mitologico, sentimentale, amoroso …
amore che alla fine rimarrà inespresso e platonico!
Far
ri-conoscere in un Film - indubbiamente bellissimo! - tutti
questi generi, sarà stata ardua impresa per il regista, Zhang
Yimou,
e per gli scenografi Marshall
Herskovitz, Edward Zwick, Doung Miro, Carlo Bernard, Tony Gilroy.
La fotografia di Stuart
Dryburgh,
e gli effetti speciali sono di altissimo livello. Le musiche
originali di Ramin
Djawadi,
incorniciano magnificamente l’eccellente narrazione filmica di
questa grande Opera cinematografica cino-hollywoodiana. La scelta di
attori Big Star del firmamento hollywoodiano da un lato, e cinese
dall’altro, non fanno altro che dare un’importante spinta di
marketing alla distribuzione internazionale e alla curiosità dello
spettatore cinefilo: Matt
Damon, Tian Jing, Zhang Hanyu, Pedro Pascal, Willem Dafoe, Eddie
Peng, Lu Han, Andy Lau, tra
i tanti che hanno contribuito a realizzare un vero e proprio
Colossal! Non sottovalutando le migliaia di comparse che
arricchiscono il Film in maniera mastodontica!
Matt
Damon e Pedro Pascal, rispettivamente William
e Tovar
nel film, vestono i panni di due guerrieri-mercenari in possesso di
straordinarie abilità di compatimento corpo a corpo, e di grande
intelligenza strategica di battaglia. Il loro obiettivo è recarsi in
Cina per “rubare” la famosa “polvere nera”, che sarebbe stata
un’arma straordinaria, insuperabile e non-convenzionale in
qualsiasi battaglia occidentale, in grado di sbaragliare ed
annientare qualsiasi nemico in pochi minuti! Ma nel loro viaggiare
per arrivare in Cina, si imbattono in invisibili e spietate creature,
che riescono miracolosamente a far fuggire tagliando ad una delle
“bestie” un arto che porteranno con loro. Verranno catturati, da
lì a poco, dal potente esercito cinese dei “senza nome” che vede
al comando il Grande Generale Shao, interpretato dal bravissimo Zhang
Hanyu, del quale, a seguito di una sanguinosa battaglia, prenderà il
posto la bellissima ed intelligentissima Tian Jing.
Dopo
la cattura, William Garin e Pero Tovar scopriranno che la grande
muraglia è stata innalzata e costruita proprio per difendere
l’immenso territorio cinese dalle “bestie” che hanno incontrato
nel loro cammino verso la Cina, e che i guerrieri dell’imperatore
chiamano Taotie.
Taotie che più passano i decenni, più diventano intelligenti e con
sempre più efficaci abilità con le quali riescono a superare e a
contrastare le sofisticate strategie difensive e le innovative armi
del nobile esercito dei “senza nome”.
Ma
qual è il messaggio che la produzione vuole lanciare allo spettatore
con questo brillante film fantastico, che rappresenta ad oggi il più
costoso delle co-produzioni cinematografiche della Cina?
La
potenza e la forza dei guerrieri cinesi, addestrati fin dall’infanzia
alla guerra, sta in un’etica e in una morale che vede prima di
tutto l’impero e la sua gente come priorità: «Noi
non siamo uguali -
dirà ad un certo punto Tian Jing a Matt Demon nel Film -
perché noi siamo preparati a dare la vita per il nostro impero e per
il nostro popolo. Voi no!».
Forse
è veramente questo, per noi occidentali, il messaggio più forte e
devastante del Film, che fa del popolo cinese … oggi più che mai!
… un popolo vincente su tutti i fronti, anche in quello
economico-finanziario globale, nonché nella cultura solidaristica
rispetto a quella del mondo occidentale contemporaneo: egocentrica,
solipsistica, “panellara”
(come direbbero a Palermo), e oramai con una vision
limitata alla lunghezza del proprio naso!
Il
Film sembra sottolineare come noi occidentali abbiamo perso le nostre
millenarie radici etiche e morali che migliaia di anni fa ci hanno
fatto conquistare il mondo intero!
Radici
di lealtà e di fedeltà alla Patria e alla gente della quale
facciamo parte, che nel Film Matt Demon recupera, contro la volontà
dei suoi compagni di viaggio, e che lo porterà alla grande vittoria
e alla luminosa gloria terrena! Quello che oramai a noi occidentali
manca dall’ultima Grande Guerra in poi!
È
questo il meta-messaggio del Film di Zhang
Yimou? È questa la svolta culturale-sociale che dominerà il mondo
nei prossimi duecento anni ed oltre? Saremo noi occidentali ad essere
succubi di questa devastante forza etica e morale che oramai la
nostra alta classe dirigente e la nostra classe politica non possiede
più da oltre settant’anni?
L’approccio
al Film può essere multi-dimensionale, ed anche per questo è da
vedere. Chi ha orecchi per sentire e occhi per vedere quelli che sono
i meta-messaggi del Film, scoprirà concetti molto interessanti. Chi
invece lo gusterà in superficie, godrà di uno spettacolo
cinematografico magnifico e grandioso, e comunque veramente
imperdibile.
ANDREA
GIOSTRA.