Cercasi spia personale urgentemente

Leggo del caso di spionaggio scoppiato a Roma: 18.000 persone dossierate da Giulio e Francesca Maria Occhionero.  I due cyber-fratelloni “spiavano le mail e gli account dell’Italia che conta”.
Mi si accende una speranza. 

Te lo immagini se con Renzi, Draghi, il cardinale Ravasi, Monti, Cicchitto, la Russa, l’ex comandante della Guardia di Finanza, interi Ministeri, Comuni e via discorrendo, ci fossi anch’io?
Sarebbe una bella soddisfazione.  
Sembra che gli spiati siano classificati in 122 categorie: politici, manager... chissà se c’è pure una categoria “scrittori”? E poi 18.000 persone non sono poche. Con un po’ di fortuna potrei esserci anche io.
Faccio una ricerca su internet, ma non trovo la maledetta lista da nessuna parte. 
La curiosità aumenta. Non sto nella pelle, devo sapere. 
Mi ricordo che il genero del portiere di mio cognato è in polizia. Faccio finta di andare a trovare mio cognato in un orario in cui so che in casa non c’è nessuno, attacco bottone, gli dico che sono preoccupato perché penso di essere stato spiato pure io, e dopo un po’ conquisto un “vediamo che si può fare”.
Due giorni dopo mi chiama il poliziotto. 
– Dottore Barbieri, sono Giuseppe, il genero di Liborio il portiere.
– Ah, sì! Buone notizie?
– Ottime! 
– Benissimo!
– Lei non c’è.
– Come... sicuro che non ci sono?
– Non c’è.  Ma perché, le dispiace pure a lei?
– Nooo, che dice. Solo che mi aspettavo... ma è sicuro?
– Certo. L’elenco non glielo posso dare, ma ce l’ho a video in questo momento. 
– Ah. Perciò non c’è la categoria “scrittori”.
– Certo che c’è.
– Ah. E quanti ce ne sono? 
– A occhio... una cinquantina. 
– Ah. E... nessuno scrittore di gialli, immagino.
– Ci sono. 
– Ah. Pure siciliani?
– Sì.
– Più di uno? 
– Penso di sì ma io gli autori non li conosco perché i gialli in genere non li leggo. Però uno siciliano c’è sicuro.
– E chi?
– Il nome non glielo posso dire... ma è quello, mi capisce.
– “Quello”?
– “Quello”. 
– Ma che ci spiano, a quello? 
– Boh. Forse uno intanto spia, e poi si vede.
– Va bene, grazie. Per questa volta mi è andata bene. Ah, senta...
– Dica.
– Prima quando mi ha detto che nella lista non c’ero, mi ha chiesto “se dispiaceva pure a me”. Perché?
– Perché c’è gente che si dispiace quando scopre di non essere nella lista. Dottore, il fatto è che oggi se non sei spiato vuol dire che non sei nessuno. Pensi che... rimane fra me e lei? 
– Assolutamente. 
– Pensi che un collega mi ha detto che già venticinque persone hanno cercato di farsi raccomandare per figurare nella lista. 
– Pure scrittori?
– Non lo so.
– Ma secondo lei questa iscrizione per raccomandazione ha qualche possibilità di succ... voglio dire, che succeda?
– Nooo, impossibile.
– Ah. Meno male. Va bene, è stato gentilissimo. Le manderei un mio giallo per ringraziarla, ma ha detto che non li legge...
– Grazie, come accettato. In effetti ne leggo qualcuno, ma solo quelli di... quello.

Ringrazio di nuovo e saluto. 
Legge solo “quelli di quello, il disgraziato. 
E quello è nella lista e io no.
Come ha detto lo sbirro? “Se non sei spiato vuol dire che non sei nessuno”.

Mmm... bisogna correre ai ripari.
Cari amici e lettori, passate parola per favore: 

CERCASI SPIA PERSONALE URGENTEMENTE.

Miti pretese, però. Noi scrittori non spiati non possiamo spendere troppo.

Carlo Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.
Fattitaliani

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