Rocco Traisci (Freak Opera), esce il 16 gennaio "L'amore ai tempi della collera" 1° album solista

Il prossimo 16 gennaio uscirà il primo album solista del napoletano Rocco Traisci, L'amore ai tempi della collera (Autoprodotto). Traisci è stata la voce e la penna dei Freak Opera, gruppo partenopeo che ha prodotto due album, "Restiamo umani" e "Il libro nero della rivoluzione" tra il 2013 e il 2015, ora in pausa.

Un giornalista di cronaca nera dal segno zodiacale dei “gemelli”, in eterno contrasto con il suo alter ego. Un compositore come Giovanni Vicinanza (The Softone) alla ricerca di un crooner alla Luis Prima o alla Perry Como. Qualche esperienza comune con le rispettive band, poi “zac!”, il colpo di fulmine e l’idea che prende anima e corpo nel giro di quattro mesi. Nasce così la band che sosterrà Rocco Traisci (voce dei Freak Opera con due album all’attivo e cronista di giudiziaria per vent’anni) per un disco di canzoni d’amore cattivo, suadente, doloroso, stimolante, in quel cerchio di fuoco e di contraddizioni che sono la passione dell’abbandono e la bellezza dell’incontro. Tra blues, folk rock ed elettro-punk un album di canzoni vive, appena sfornate da quella fucina di musicisti che è il Lavalab di Trecase, la “cantera” vesuviana dove Giovanni Vicinanza ha creato The Softone, una one-man band che dopo due dischi e un EP si è consacrata come stella polare all’interno del ricercato circuito indie italiano. L’album contiene dieci canzoni. Il titolo è "L'amore ai tempi della collera”, prendendo spunto dal "colera" del premio Nobel Garcia Marquez. Parla della precarietà dei sentimenti, che 40 anni fa erano nitruro di boro di fronte alla banale precarietà della vita, che pure c'era, 40 anni fa. Era la grande potenza dell'amore contro le invasioni barbariche.


Crediti Rocco Traisci – voce; Giovanni Vicinanza – chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra noise, synth, percussioni, ukulele, shaker, contrabasso; Antonio Ostuni – chitarra elettrica, solo e slide; Maurizio D’Antonio – basso, cori; Gennaro Cannavale – batteria Raffaele Polimeno (Pennelli di Vermeer) – organo, piano Rhodes, piano Wurlitzer, Mellotron, vibrafono, organo Farfisa; Pasquale Sorrentino (Pennelli di Vermeer) – banjo in Non mi hai mai porato al mare, voce in Superfisico, cori; Ilaria Scarico (Freak Opera) – contrabasso ne Gli infarti, flauto in Non mi hai mai portato al mare; Giuseppe Bottiglieri – contrabasso in Superfisico; Tommaso Esposito – djembè in Non mi hai mai portato al mare; Luigi Mannini – clarinetto in Non mi hai mai portato al mare; Corrado Tortoriello – cori ne L’amore ai tempi della collera, Vivo a Parigi, I compleanni, All’altro mondo, Canzone in posta privata Registrato, mixato e masterizzato da Giovanni Vicinanza presso Lavaab Recording Studio di Trecase, Napoli 
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