Trump, i sondaggi e il pensionato “con la prostata”

Che non bisogna fidarsi dei sondaggi era chiaro ormai da un pezzo.

Ma stavolta, in occasione delle elezioni americane, ho capito chiaramente il perché; e, se mi permettete, vorrei spiegarvelo con parole mie.
Mettiamo che un movimento d'opinione o un partito portino avanti un candidato, una nuova legge o la modifica a una esistente, o anche un progetto... insomma, qualcuno o qualcosa su cui, com’è normale, non tutti sono d’accordo. Per esempio, che so io: dotare i giardini pubblici di distributori di acqua minerale gratuita. Diciamo pure con la scelta “liscia o gasata”, e magari la terza opzione che non si può dire se no è pubblicità.
Supponiamo che il movimento d’opinione, o partito, riesca a mettere in piedi una campagna mediatica “a favore” veramente efficace.
Ed ecco articoli e servizi all’insegna del “ma che bella idea” e “una cosa civilissima”.
Ecco testimonial autorevoli che raccontano quanta sete soffrivano da bambini ai giardini, slogan tipo “Un rubinetto per ogni giardinetto” scritti dovunque e mandati in onda su tutte le radio, spot con bambini felici che si dissetano alla “leggermente gasata” mollando alla fine un delizioso ruttino che fa sorridere la mamma - “non si fa, monellooo” (dissolvenza, musica da Zecchino d’Oro, compare lo slogan).
Ecco dibattiti televisivi in cui agguerritissimi sostenitori della riforma mettono alla gogna l’unico che non la pensa come loro, evidentemente scelto dal conduttore fra i più cretini dello schieramento dissenziente.
Il movimento prominerale sembra gonfiarsi come un sufflè. Sempre più giornalisti, conduttori e opinionisti saltano sul mineralcarro, preoccupatissimi di non fare in tempo a spezzare una lancia che non sia stata già spezzata, buttare una boutade che non si stata ancora buttata, occupare una poltroncina in un talk show che non sia stata ancora occupata.
I social cominciano a essere pattugliati da ferocissimi attivisti pronti a coprire di improperi, augurare le peggiori malattie e minacciare di impalamento chiunque dovesse osare accennare a un pensiero antiminerale.
In questo clima, a qualcuno viene l’idea di fare un bel sondaggio. Scende per strada, entra nel primo bar che gli capita e punta un vecchietto.
- Buon giorno, sono della Trilussa ChickenPoll. Lei è favorevole o contrario alla minerale gratuita nei giardinetti?
Il poveretto boccheggia. Per lui quella della minerale gratis nei giardini pubblici è una solenne cazzata. Intanto, lui quando esce beve sempre poco perché “ha la prostata” e gli viene da fare pipì in continuazione; e comunque si porta appresso la borraccia che gli ha regalato il nipotino boyscout con un po’ d’acqua di rubinetto, e gli basta. Perché non dovrebbero fare altrettanto i bambini? E poi sa benissimo che quella maledetta minerale finirebbe col pagarla lui con altre tasse, e con la pensione già non ce la fa.
Vorrebbe dire “sono contrarissimo”, ma la gente lo sta ascoltando, tutti si aspettano l’altra risposta, quella che giornali, radio e televisioni hanno decretato essere quella corretta. E poi questo che gli fa le domande e piglia appunti non gli piace, chi cavolo è?
E così sorride e dice “favorevole”.

Qualche giorno dopo la Trilussa ChickenPoll rilascia i risultati dei sondaggi, che decretano la maggioranza schiacciante dei mineralisti.

Ma il pensionato “con la prostata”, e tanti altri che al sondaggio avevano risposto una cosa, quando andranno a votare...


Carlo Barbieri   
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.  
Fattitaliani

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