Che non
bisogna fidarsi dei sondaggi era chiaro ormai da un pezzo.
Ma stavolta, in
occasione delle elezioni americane, ho capito chiaramente il perché;
e, se mi
permettete, vorrei spiegarvelo con parole mie.
Mettiamo che
un movimento d'opinione o un partito
portino avanti un candidato, una nuova legge o la modifica a una
esistente, o anche un progetto... insomma, qualcuno o qualcosa su
cui, com’è normale, non tutti sono d’accordo. Per esempio, che
so io: dotare i giardini pubblici di distributori
di acqua minerale gratuita. Diciamo
pure con la scelta “liscia o gasata”, e magari la terza opzione
che non si può dire se no è pubblicità.
Supponiamo che il
movimento d’opinione, o partito, riesca a mettere in piedi una
campagna mediatica “a favore” veramente efficace.
Ed ecco
articoli e servizi all’insegna del
“ma che bella idea” e “una cosa civilissima”.
Ecco
testimonial autorevoli che
raccontano quanta sete soffrivano da bambini ai giardini, slogan tipo
“Un rubinetto per ogni giardinetto” scritti dovunque e mandati in
onda su tutte le radio, spot con bambini felici che si dissetano alla
“leggermente gasata” mollando
alla fine un delizioso ruttino che
fa sorridere la mamma - “non si fa, monellooo” (dissolvenza,
musica da Zecchino d’Oro, compare lo slogan).
Ecco dibattiti
televisivi in cui agguerritissimi sostenitori della riforma mettono
alla gogna l’unico che non la pensa come loro, evidentemente
scelto dal conduttore fra i più cretini
dello schieramento dissenziente.
Il movimento
prominerale sembra gonfiarsi come un sufflè. Sempre più
giornalisti, conduttori e opinionisti saltano sul mineralcarro,
preoccupatissimi di non fare in tempo a spezzare una lancia che non
sia stata già spezzata, buttare una boutade che non si stata ancora
buttata, occupare una poltroncina in un talk show che non sia stata
ancora occupata.
I social
cominciano a essere pattugliati da ferocissimi attivisti pronti a
coprire di improperi, augurare le peggiori malattie e minacciare di
impalamento chiunque dovesse osare accennare a un pensiero
antiminerale.
In questo clima,
a qualcuno viene l’idea di fare un bel sondaggio. Scende per
strada, entra nel primo bar che gli capita e punta un vecchietto.
- Buon giorno,
sono della Trilussa ChickenPoll. Lei
è favorevole o contrario alla minerale gratuita nei giardinetti?
Il poveretto
boccheggia. Per lui quella della minerale gratis nei giardini
pubblici è una solenne cazzata.
Intanto, lui quando esce beve sempre poco perché “ha la prostata”
e gli viene da fare pipì in continuazione; e comunque si porta
appresso la borraccia che gli ha regalato il nipotino boyscout con un
po’ d’acqua di rubinetto, e gli basta. Perché non dovrebbero
fare altrettanto i bambini? E poi sa benissimo che quella maledetta
minerale finirebbe col pagarla lui con altre tasse, e con la pensione
già non ce la fa.
Vorrebbe dire
“sono contrarissimo”, ma la gente lo sta ascoltando, tutti
si aspettano l’altra risposta,
quella che giornali, radio e televisioni hanno decretato essere
quella corretta. E poi questo che gli fa le domande e piglia appunti
non gli piace, chi cavolo è?
E così sorride
e dice “favorevole”.
Qualche giorno
dopo la Trilussa ChickenPoll rilascia i risultati dei sondaggi, che
decretano la maggioranza schiacciante dei mineralisti.
Ma
il pensionato “con la prostata”,
e tanti altri che al sondaggio avevano risposto una cosa, quando
andranno a votare...
Carlo Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.