Dall’11
novembre 2016 al 15 gennaio 2017 il MACRO ospita la mostra LIA
DREI/FRANCESCO GUERRIERI. La regola e l'emozione 1962-1973,
promossa da Roma Capitale,
Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali, con la
collaborazione dell’Archivio
Drei/Guerrieri, e curata da
Federica Pirani e Gabriele
Simongini.
L’esposizione
rende omaggio a Lia Drei (Roma 1922-2005) e a Francesco Guerrieri
(Borgia 1931-Soverato 2015), compagni nella vita e nell’arte, che
lungo gli anni sessanta furono protagonisti delle ricerche
gestaltiche, programmate e strutturaliste, particolarmente a Roma.
Drei
e Guerrieri, insieme a Di Luciano e Pizzo, fondarono infatti il
Gruppo 63 (1962-63) e poi, in coppia, il Binomio Sperimentale p.
(1963-68). In quegli stessi anni entrambi parteciparono ai
fondamentali Convegni internazionali di Verucchio e alle varie
mostre-dibattito itineranti del movimento strutturalista.
Verranno esposte 27 opere, alcune delle
quali inedite, che documenteranno i modi peculiari della loro ricerca
negli anni Sessanta per approdare agli inizi dei Settanta. Le opere
provengono dall’Archivio Drei/Guerrieri, dalla collezione del MACRO
e da un’importante collezione privata romana.
Il
percorso espositivo sarà arricchito da taccuini inediti dei due
artisti e da una nutrita serie di documenti dell’epoca, fra cui
cataloghi, inviti e locandine.
Inoltre
verrà proiettato il film di Pierfrancesco Bargellini intitolato “Un
modo di farsi l’Arte insieme all’artista” (1970).
Sia
Lia Drei che Francesco Guerrieri, pur nelle reciproche differenze, si
sono distinti nell’ambito delle ricerche gestaltiche internazionali
per la capacità di rendere visibile un’intuizione lirica
distillata nella purezza geometrica e rigorosa della forma. Hanno
saputo elaborare una tecnica poetica per penetrare in profondità e
dare immagine alle correnti dinamiche e all’armonia strutturale dei
fenomeni vitali. Del resto l’importanza fondamentale
dell’intuizione nel loro processo creativo era stata da loro stessi
sottolineata nella Dichiarazione di poetica di Verucchio del
settembre 1963: “La ricerca deve avere un suo campo d’indagine,
altrimenti non avrebbe ragione d’essere. Nel nostro caso non può
che essere ESTETICA. Quindi per quanti metodi rigorosamente logici e
scientifici si vogliano adottare, essa non sarà mai rigidamente
logica, ma sempre e necessariamente METALOGICA. Ciò non fa scadere
il valore della ricerca secondo una valutazione scientifica: molte
verità delle scienze e della stessa matematica sono puramente
intuitive, perché in molti casi l’intuizione è il solo mezzo di
conoscenza dato all’uomo”.
Il
catalogo della mostra (Manfredi Edizioni), oltre alle riproduzioni
delle opere esposte, agli apparati biobibliografici (a cura di Chiara
Ceccucci e Cinzia Folcarelli) e ai documenti, conterrà i saggi di
Federica Pirani, Gabriele Simongini, e Antonia Arconti, una
testimonianza di Luigi Paolo Finizio e un’intervista del 2013 a
Francesco Guerrieri sullo Sperimentale p.
INFO
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INFO
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MACRO
via
Nizza 138, Roma
Orario:
da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude
un’ora prima)
Chiuso
il lunedì
INGRESSO
MACRO
via Nizza
Tariffa
intera: non residenti 11,00 €, residenti 10,00 €.
Tariffa
ridotta: non residenti 9,00 €, residenti 8,00 €.
MACRO
via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa
intera: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €
Tariffa
ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Informazioni
sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org
INFO:
060608
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