Pupi di zucchero e pupi di zucche

E siamo d nuovo a Halloween, e della nostra sicilianissima e (non più) tradizionale Festa dei Morti si parla solo per celebrarne la scomparsa.

Vivo questa festa estranea e usurpatrice come una resa culturale, ma anche come un ulteriore sintomo del progressivo perdersi del senso della famiglia. Con la Festa dei Morti si riusciva a fare amare ai bambini, rendendoli dolcemente presenti, quelli che ci avevano lasciato. La famiglia si allargava, conquistava addirittura una dimensione, la dimensione tempo, perché riusciva ad andare indietro negli anni recuperando nonni e bisnonni, zii e prozii. Abbiamo barattato tutto questo con una festa importata e viralmente contagiata con una efficacissima operazione di marketing. Come in altre occasioni – quante! – da una parte i “persuasori” che riescono a usare i bambini come “leva per l’acquisto” e dall’altra genitori a bassa sensibilità, o semplicemente genitori che non educano “perché non ne hanno il tempo” o rinunciano ad andare controcorrente "perché ormai tutti i bambini fanno Halloween, e se non ti adegui ci rimangono male”.
Che peccato.
Vuol dire che quando, fra un centinaio d’anni, me ne andrò dall’altra parte, mi risparmierò la fatica di portare pupi di zucchero e giocattoli a pronipoti che di me non sapranno più neanche il nome.

Carlo Barbieri

Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store
Fattitaliani

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