In
Europa sappiamo che da anni i Maasai, sia in Kenya che in Tanzania,
combattono per sopravvivere e difendere il loro territorio.
Oggi
rischiano di perdere la loro battaglia assediati come sono da
bracconieri e multimiliardari che comprano le loro terre per
organizzare safari. Se gli stessi Maasai hanno trovato il modo per
difendersi da tale “aggressività” (stanno unendo le loro terre
per creare un nuovo tipo di riserva naturale autogestita, che salva
le loro case, le tradizioni dei loro antenati e crea al contempo un
corridoio naturale per il passaggio di gnu, elefanti e leoni), la
stessa cosa non sta avvenendo per il caso della ECF, cioè la febbre
della costa orientale, trasmessa dalle zecche, che va prevenuta per
salvare le loro mucche. Esiste l‘antidoto (cioè un vaccino) per
tale malattia, ma il suo impiego fraudolento rischia di distruggere i
capi bovini da cui dipende in grandissima parte l’economia di
questi popoli africani. Infatti, l’ECF è una malattia dei bovini
che può arrivare ad uccidere l'80% dei vitelli non vaccinati nei
primi sei mesi di vita quando invece una vaccinazione appropriata
darebbe la protezione del 100%.
E’
provato che l’iniezione di metà della dose di vaccino comporta che
i bovini non siano protetti e quindi muoiano a causa dell'ECF. Il
danno e la beffa in quanto i pastori Maasai pagano il doppio per le
vaccinazioni e non proteggono i loro animali. Dal 2012, in due soli
distretti della Tanzania, sono morti più di duecentomila bovini con
conseguenze disastrose per l’economia e finanche per la
sopravvivenza
degli
stessi Maasai.
Purtroppo,
il
supporto
delle
organizzazioni internazionali contro
le
vaccinazioni
fraudolente non è stato all’altezza del mondo occidentale e delle
persone oneste.
L’incontro
della nostra Comunità con i MAASAI, patrocinato dal Comune di
Mesagne, avverrà nel Castello di Mesagne, alle ore 17 del 7 Ottobre
2016 e sarà introdotto dal Prof. Antonio ARESTA, antropologo sociale
dell’Università del Salento. L’evento darà l’opportunità di
conoscere il mondo della cooperazione internazionale e gli sforzi dei
ricercatori europei per debellare le malattie, nonché il grado di
abiezione a cui si può arrivare quando il profitto è al centro
degli interessi, come obiettivo primario dei percorsi di vita.
La
Delegazione del Popolo Maasai arriverà in Italia il 6 ottobre 2016,
verrà ricevuta già nello stesso pomeriggio in Senato e sarà
accompagnata da Giuseppe Bepi Di GIULIO di Brindisi e dalla
veterinaria belga Lieve LYNEN che, insieme, lavorano in Africa. Bepi
è un ricercatore brindisino che ha lavorato 30 anni in Africa dove
si è recato non solo per esercitare la sua professione di
Veterinario e Ricercatore ma anche per diffondere i concetti delle
società civili, che devono essere generose, solidali ed altruiste.
Nel 1995 ha conosciuto il popolo dei Maasai e a loro ha dedicato e
dedica moltissime energie. Contro il flagello delle ECF, il Dr. Di
GIULIO e la Dr. LYNEN, hanno messo a punto un vaccino i cui
eccellenti risultati purtroppo sono spesso invalidati da un corrotto
sistema di vaccinazioni fraudolente più volte denunciato.
I
Maasai incontreranno Autorità, Ricercatori, Docenti, Studenti nonché
Imprenditori legati all’allevamento e al pastoralismo, al fine di
aprire canali diretti con le istituzioni, il mondo accademico, con
gli operatori economici ed anche con il mondo dell’associazionismo.