AGRIGENTO
- In un'atmosfera di struggente incanto, complice la luna piena ad
illuminare tutta la Valle
dei Templi,
venerdì 16
settembre,
in un gioco di luci soffuse, di odori e religiosa sonorità, è
stata inaugurata presso il Tempio
di Giunone,
la mostra archeologica “La
Via dei Sepolcri. Agrigento nella prima età cristiana”. Un
itinerario guidato alla scoperta della necropoli paleocristiana che
alla fine dell'età antica occupò la collina dei Templi.
La
mostra accompagna verso la scoperta della città cristiana,
attraverso un'inedita rivisitazione dei monumenti della Valle,
seguendo la trasformazione subita nei secoli ad opera del
Cristianesimo,
dell'uomo e del tempo stesso. Tante le autorità presenti alla
cerimonia d'inaugurazione, partecipata da un attento pubblico
proveniente da ogni parte d'Italia e dall'estero.
"Questa
mostra offre un’ulteriore opportunità di arricchimento
dell'immenso valore del nostro straordinario sito - ha sottolineato
nel suo discorso di benvenuto Giuseppe
Parello,
direttore del Parco regionale della Valle dei Templi - in quanto
svela ai tanti turisti angoli rimasti ad oggi sconosciuti ai più".
Ha poi ringraziato le tante maestranze che hanno contribuito alla
migliore riuscita della mostra il cui allestimento, come pure la
comunicazione, sono stati curati dalla One
Group,
società dell'Aquila.
Lo
staff delle archeologhe del Parco Maria
Serena Rizzo,
Valentina
Caminneci
e Concetta
Parello,
curatrice della Mostra, hanno accompagnato i visitatori lungo il
percorso, rendendoli partecipi dell'importanza culturale
dell'intervento in quanto apre ai turisti una nuova via di
approfondimento e conoscenza della nostra storia. Il nuovo
percorso archeologico si snoda lungo le mura meridionali, con le
tombe ad arcosolio, fino alla Grotta
Fregapane
e agli ipogei minori nel Giardino di Villa
Aurea,
per terminare davanti al Tempio
della Concordia.
La
magica serata si è conclusa con una straordinaria performance
dell'attore Ettore
Gambino
che ha proposto una drammatizzazione della figura di Gregorio,
santo vescovo agrigentino ricordato tra l'altro per aver trasformato
il Tempio della Concordia in Basilica dedicata ai Santi Pietro e
Paolo.
La Valle
dei Templi,
con i suoi 1300 ettari di estensione,
è
una vasta area archeologica con un ottimo stato di conservazione.
L’area corrisponde all’antica Akragas,
monumentale nucleo originario di Agrigento.
Attualmente Parco Archeologico Regionale, dal 1997 è stata
riconosciuta dall’Unesco Patrimonio
dell’Umanità.
Di straordinaria suggestione, è il sito archeologico più grande del
mondo.
Goffredo
Palmerini