Il
titolo trae spunto dalla risposta che l’amata artista partenopea è
costretta a dare a chi, ancora oggi, le chiede come si chiama,
ricordando di lei la voce e il volto ma non il nome.
Dopo
un’intensa stagione dedicata alla prosa, Lina Sastri torna
felicemente alla musica. Con lei 6 musicisti che da sempre la
accompagnano nel suo viaggio musicale. La
musica è quella della sua terra, Napoli vecchia e nuova,
cantata alla sua maniera, a volte con un solo strumento, a volte con
una festa di suoni seguendo l’essenza interpretativa che il testo e
le note – insieme allo spazio del tempo e del luogo in cui le
esegue – le suggeriscono. Parole di brani, o stralci di testi
teatrali rappresentati, racconti
di vita e di incontri ordinari e straordinari della sua vita
artistica.
Le poesie che tanto ama e citazioni da poeti che le sono cari o dalla
sua stessa scrittura. Il tutto si intreccia alla musica in un
abbraccio d’amore sincero. Un
racconto musicale sul filo delle emozioni,
della bellezza e dell’arte che, in Napoli, trova ispirazione e
complemento.
NOTE
DI REGIA Verso
la musica, verso il mare, verso il miracolo della vita e della
rinascita...
Con
i sogni spezzati sulle spalle e con le stelle in mano. E il cuore che
sorride spalancato, spezzato. Ma palpitante. Quando sento le lacrime
so che ancora sono viva!
Tributo
all'anima femminile, all'amore, alla solitudine, alla ferita, alla
sconftta, alla rinascita, alla speranza, al coraggio.
Penso
e scrivo per immagini, e, in questo spettacolo, ulteriore tappa del
mio percorso di teatro musica, il racconto è come sempre onirico,
poetico, istintivo: dalla strada alla memoria e all'amore, dal mare,
al cielo e a chi lo abita, alla terra nostra e a chi viene e a chi
va, dalle ferite alla consolazione, fino alla rinascita e alla
speranza.
Ritorno
con gioia ad avvalermi del magico apporto delle scene e delle luci
del maestro Alessandro Kokocinski e della direzione musicale e
arrangiamenti del maestro Maurizio Pica. Con me in scena, i musicisti
che mi accompagnano da anni con il loro fondamentale apporto e…
qualche sorpresa che come sempre riservo a me stessa e al pubblico.
Il
seme, gettato in questo spettacolo, è nuovo, e mescola la musica di
tradizione a quella del presente, ma senza fratture, in continuità
musicale, armonica ed emotiva.
Le
parole sono mie, quasi sempre in versi, ma necessaria arriva la
citazione del teatro di tradizione che ho avuto la fortuna e il
privilegio di vivere e conoscere.
Ecco,
questa sono io, ora... e mi chiamo Lina Sastri.
Lina
Sastri
da martedì
4 ottobre
(con
repliche fino al 9)
LINA
SASTRIMI
CHIAMO LINA SASTRI
spettacolo in musica e parole in sette quadri
scritto e diretto da Lina Sastri
spettacolo in musica e parole in sette quadri
scritto e diretto da Lina Sastri
idea
scenica e disegno luci Alessandro
Kokocinski
direzione musicale e arrangiamenti Maurizio Pica
con Filippo D’Allio, chitarra / Gennaro Desiderio, violinoSalvatore Minale, percussioni / Gianni Minale, fiatiPino Tafuri, piano / Antonello Buonocore, contrabbasso
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
direzione musicale e arrangiamenti Maurizio Pica
con Filippo D’Allio, chitarra / Gennaro Desiderio, violinoSalvatore Minale, percussioni / Gianni Minale, fiatiPino Tafuri, piano / Antonello Buonocore, contrabbasso
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro