I
PREMI 2016
Paolo
Virzì regista
del miglior film,
La
pazza gioia
Perfetti
sconosciuti
migliore
commedia e ancora un successo per
Gabriele Mainetti, con
il miglior
esordio, Lo
chiamavano Jeeg Robot.
Non
essere cattivo
Film dell’anno,
Pietro
Valsecchi
(non solo
per Quo
vado?) il
miglior produttore.
Gli
attori 2016: Valeria
Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Stefano
Accorsi, Greta Scarano e Luca Marinelli.
Dopo
il Nastro d’Oro consegnato a Roma a
Stefania Sandrelli
una pioggia di premi al Teatro Antico di Taormina per festeggiare 70
anni di storia e di grande cinema. E’ Matilde
Gioli
l’immagine di quest’edizione speciale.
A
lei la conduzione della serata del Teatro Antico che andrà in onda
su Raiuno il 23 Luglio, anticipata il 6 da uno speciale su
Rai Movie.
Taormina, 2 Luglio-
Tra Perfetti sconosciuti
commedia dell’anno e Lo chiamavano Jeeg
Robot - come previsto il miglior esordio ai
Nastri 2016 – a due anni dai premi per Il
capitale umano è ancora una volta Paolo
Virzì con La pazza gioia
il regista del miglior film ai Nastri d’Argento che premiano anche
le sue attrici, Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, la
sceneggiatura scritta dal regista con Francesca Archibugi e i costumi
di Catia Dottori. Un successo annunciato per il film, subito molto
amato dal pubblico e accolto con entusiasmo dai giornalisti e dalla
critica già dopo i primi applausi a Cannes. Erano 10, il massimo
quest’anno, tra le nomination, le sue candidature. 9 quelle di Lo
chiamavano Jeeg Robot che vince anche con il
miglior attore non protagonista, Luca Marinelli.
Perfetti sconosciuti
di Paolo Genovese vince anche per la canzone, interpretata da
Fiorella Mannoia (ne è autrice con Bungaro e Cesare Chiodo). E
soprattutto con il premio ai 7 protagonisti del film, il Nastro
collettivo per il cast che va a Anna Foglietta, Alba Rohrwacher,
Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Marco Giallini,
Valerio Mastandrea.
Prima della
premiazione, come sempre al Teatro Antico, le immagini di Nastri
70- argento vivo, il documentario prodotto
dal SNGCI con la regia di Antonello Sarno, sulla storia del Premio e
di settant’anni di cinema guardato attraverso la lente della
cronaca grazie agli archivi di Istituto Luce Cinecittà, Teche Rai e
RTI.
Ancora: se, come già
annunciato a Roma, Non essere cattivo
è il film dell’anno votato dal Direttivo, un bel sorpasso, ai
voti, l’ha fatto Veloce come il vento,
con Stefano Accorsi Nastro per il miglior protagonista, Matilda De
Angelis, Premio Guglielmo Biraghi (che si aggiunge ai ragazzi di Un
bacio di Ivan Cotroneo e a Moisè Curia,
premiato con Nuovo Imaie) e Nastro per il montaggio a Gianni Vezzosi.
Miglior
soggetto dell’anno quello di Io
e lei (Ivan
Cotroneo, Francesca Marciano e Maria Sole Tognazzi). Battuto tra le
commedie, invece Quo
vado?
ma in un autentico testa a testa proprio il suo produttore, Pietro
Valsecchi, vince il Nastro: l’ha spuntata alla fine (anche per
Chiamatemi
Francesco
e il contributo con il quale ha sostenuto Non
essere cattivo)
su Marco Belardi, candidato per due titoli che hanno comunque
stravinto come La
pazza gioia
e Perfetti
sconosciuti.
Greta Scarano e Alessandro Borghi |
Tra
i film candidati, 35
sui 119
usciti nel periodo 1 giugno 2015 – 22 maggio 2016, Suburra
di Stefano Sollima vince con la migliore attrice non protagonista,
Greta Scarano, e con la scenografia che premia due volte Paki Meduri,
vincitore anche per Alaska
di Claudio Cupellini. Tra i premi tecnici ottiene altri
riconoscimenti il film di Caligari Non
essere cattivo,
che vince il Nastro anche per il sonoro in presa diretta di Angelo
Bonanni e per la fotografia di Maurizio Calvesi, premiato anche per
Le
confessioni
di Roberto Andò.
Sono
state in tutto 48 le opere prime e 42 le commedie in selezione (a
titolo di curiosità, 13 sono state firmate quest’anno da registi
esordienti) in quest’edizione che si conclude con un palmarès
particolarmente ricco di attori: oltre ai Nastri votati da 100
giornalisti è andato infatti a Carlo Verdone e Antonio Albanese Il
‘Premio Manfredi’ condiviso con la famiglia di Nino e in
particolare con la moglie Erminia.
Il
Nastro europeo - dopo quello internazionale consegnato a Roma, mesi
fa, a Kevin Costner - premia Juliette Binoche per L’attesa
di
Piero Messina.
Il
Sindacato ha anche deciso di assegnare alcuni ‘Nastri dei 70 anni’:
riconoscimenti due volte speciali perché legati ad un forte impegno
nell’attualità e realizzati in una special
edition
che riproduce l’icona del primo Nastro consegnato nel 1946 ad
autori e protagonisti di un cinema entrato nella storia: Anna
Magnani, Roberto Rossellini, poi Vittorio De Sica. Un premio che va
quest’anno, con diverse motivazioni, a Giuseppe Fiorello e Massimo
Popolizio (Paolo Borsellino e Giovanni Falcone in Era
d’estate
di Fiorella Infascelli), a Leo Gullotta che condivide il suo
compleanno con i Nastri e lo riceve nel trentennale del premio a
Giuseppe Tornatore per il suo film d’esordio Il
camorrista.
E un premio per il particolare impegno rispettivamente sul tema dei
diritti civili e sul ‘caso Eternit’ va, ancora, a Sabrina Ferilli
(con Io
e lei
oltre la qualità dell’interpretazione un’autentica militanza
prima della legge Cirinnà) e Marco D’Amore (Un
posto sicuro).
Gran
festa per Lo
chiamavano Jeeg Robot,
Premio Hamilton
Behind the camera-Nastri d’Argento
alla quarta edizione, quest’anno destinato a Gabriele Mainetti, un
debutto come regista ma anche come produttore: per condividere il
festeggiamento a Taormina con il regista e con Luca Marinelli arriva
anche Claudio Santamaria.
A
proposito di esordi, debutta quest’anno al Teatro Antico con i
Nastri il Premio
Graziella Bonacchi
dedicato all’agente, improvisamente scomparsa nel settembre del
2015, che ha contribuito a creare lo star system degli ultimi anni:
il primo riconoscimento, assegnato dalla Giuria del Sindacato
all’attore ‘under 35’ che più si è distinto per una
performance da vera rivelazione, va quest’anno ad Alessandro Borghi
(Non
essere cattivo, Suburra),
anche Personaggio dell’anno Persol Nastri d’Argento, insieme con
Luca Marinelli, Nastro d’Argento migliore non protagonista, per
Non
essere cattivo.
Valeria Bruni Tedeschi, Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti |
Ancora
fra gli attori, anzi fra le attrici, vanno a due interpreti
straordinarie come Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti,
rispettivamente, il Premio
Nastri d’Argento Shiseido per lo stile
(quello cosmopolita della Bruni Tedeschi) e il Wella
Nastri d’Argento per l'immagine
(sempre diversa, soprattutto nell’hairstyling) a Micaela
Ramazzotti. A Taormina ritira il Porsche
718 boxster Tradizione ed Innovazione
Maria Sole Tognazzi, artista ideale per il link tra la tradizione
della sua storia familiare e il suo cinema segnato da uno sguardo
sempre attento alla società di oggi e di domani.
Infine, guarda agli
sceneggiatori di domani, tra le tante promesse e gli esordienti di
quest’anno anche l’iniziativa condivisa dai Nastri 70 con SIAE:
tre borse di formazione per la sceneggiatura vanno ad altrettanti
autori scelti tra i film quest’anno in cinquina. I vincitori sono:
Piero Messina (L’attesa),
Alberto Caviglia (Pecore in erba)
e Francesca Manieri (segnalata per Veloce come
il vento, e al lavoro in questo momento sui
sequel di Smetto quando voglio).
Un
anticipo dei premi a Roma ha festeggiato nella serata del MAXXI
Stefania Sandrelli: il suo Nastro d’Oro va ad aggiungersi agli
stessi riconoscimenti consegnati per i 50 anni dei Nastri a Sophia
Loren, Michelangelo Antonioni e Alberto Sordi poi, per il successo
agli Oscar®, a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
Il
voto, i Nastri in tv su Rai Movie, Raiuno e Rai Italia
Le
“cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al
SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal
Direttivo Nazionale presieduto
da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepresidente),
Romano Milani (segretario
generale),
Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Fabio Falzone, Pier Paolo La
Rosa, Stefania Ulivi, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga, con l’ex
presidente Mario Di Francesco. E con il Collegio dei Sindaci revisori
composto da Franco Mariotti (presidente),
Teresa Marchesi e Annamaria Piacentini.
Le
candidature sono state votate dal 6 al 20 Giugno, lo spoglio
effettuato dal notaio dei Nastri, Alessandra Temperini ha raccolto il
voto online attraverso uno specifico indirizzo mail indicato sulla
scheda di voto.
La
serata televisiva, a cura del SNGCI, con la regia televisiva di
Giovanni Caccamo, va in onda su Raiuno (e nel mondo grazie a Rai
Italia) in seconda serata il 23 Luglio anticipata subito dopo la
serata di Taormina da Rai Movie il 6 Luglio.
I
NASTRI d’ARGENTO 2016
Premio
di interesse culturale nazionale, i NASTRI d’ARGENTO, quest’anno
alla 70.ma edizione, sono una produzione del SNGCI –
Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani - realizzata
con il sostegno del MiBACT,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo- Direzione
generale per il cinema, main sponsor BNL- Gruppo BNP Paribas - di
alcuni partner istituzionali: la Regione
Lazio con il patrocinio e il supporto della Roma Lazio Film
Commission a Roma, la
Regione
Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo,
Sicilia Film Commission,
nell'ambito
del progetto
"Sensi
Contemporanei"
.
Sponsor
privati 2016: PORSCHE,
HAMILTON, PERSOL, SHISEIDO, WELLA, NASTRO AZZURRO. Con
la collaborazione di PARISI e
LA BARONESSA (a Taormina).
Partner
tecnici
GE-GRUPPO
EVENTI
Control Cine Service - Demba Group
VIDEOBANK