di
Domenico
Logozzo* - GIOIOSA
JONICA (Reggio Calabria) - Il progetto musicale innovativo che il
calabrese Francesco
Loccisano
sta portando avanti da alcuni anni con la chitarra battente continua
ad ottenere importanti riconoscimenti. Sia in Italia che all’estero
le esecuzioni ed il metodo creato dall’artista di Marina
di Gioiosa Jonica
trovano sempre maggiori consensi.
C’è
molto interesse anche per il suo ultimo lavoro. Si chiama “Solstizio”
la nuova sfida dell’artista del Grande Sud. “Le corde della
chitarra battente di Loccisano - scrive la giornalista Maria
Teresa D’Agostino
- catturano i raggi del sole e li traducono in un’armonia dal ritmo
prima travolgente e poi lento”. Loccisano ce ne aveva parlato
qualche mese fa in un bar di Marina di Gioiosa Jonica. Abbiamo
conosciuto il suo grande e prezioso amico Vittore
Aspromonte,
giovane con belle idee creative che ci mette significativamente il
volto nel videoclip che accompagna “Solstizio”. Una presenza di
rara efficacia, che si sposa perfettamente con quanto scritto da
Aspromonte nel libro “Nato per gioco di un baro”, pubblicato nel
2008 da BelVedere Editore. “Scene da fare attori da render vivi
viventi esseri di note”. Loccisano ci parla di “magnifica
esperienza, completo coinvolgimento, contributo straordinario”.
Occhi
che raccontano. “A Vittore potresti mettere un passamontagna e
lasciargli scoperti solo gli occhi. Lui parla con quelli: con quelli
ride o diventa serio, protesta o concorda, interroga o asserisce,
dubita o mostra sicumera”, ha scritto il critico Oscar
Grazioli,
autore della prefazione del libro.
“Quello
che importa quando la nostra mente si pone di fronte al brano di
musica, alla poesia, al dipinto o alla meraviglia della natura, non è
il suo intimo segreto, il suo recondito significato, ma l’emozione
che suscita, il brivido che ci attraversa la pelle facendola
increspare”. E’ questo che oggi si coglie pienamente in
“Solstizio” e nella continua e paziente sperimentazione musicale
di Francesco
Loccisano.
“Sì, la creazione è un atto di pazienza, di sacrificio. Chiedo a
voi la medesima pazienza nell’ascoltare e vedere questo brano
“Solstizio”.
L’esordio
è avvenuto il 21 giugno. “Irrompe il sole di Francesco Loccisano -
ha scritto ancora Maria
Teresa D’Agostino
- nel giorno più lungo dell’anno. Sette minuti e trenta secondi
per due momenti musicali differenti ma giocati su un unico tema: la
declinazione in sol del Solstizio musicale di Loccisano”. L’artista
spiega che “fuori dalle regole consuete, insieme a
Fingerpicking.net che produce il mio nuovo progetto musicale, abbiamo
pensato a una formula che lasci spazio alla creatività e all’estro
del momento”. Annuncia che pubblicherà “sei tracce con relativo
video nell’arco di un anno, immergendomi di volta in volta
totalmente su un unico brano”. Così “alla fine avremo un concept
album maturato attraverso la libertà della creazione e la risposta
di chi ci seguirà”. La giornalista D’Agostino definisce
Francesco Loccisano “musicista versatile” e rileva che per
“Solstizio”, oltre alla battente, suona la chitarra classica,
basso elettrico e percussioni. Al cajon c’è Tonino
Palamara.
Il mix è della Spain Audio di Alessandro
Luvarà.
Le riprese e il montaggio video sono di Aldo
Albanese.
E’ disponibile su youtube, Itunes, Spotify, Google Music, digital
store”.
Tre
amici al tavolo di un bar di Marina di Gioiosa Jonica. E’ stata
davvero una bella chiacchierata. Con il vecchio amico Francesco
Loccisano
e con il nuovo amico Vittore
Aspromonte.
Uno di quegli incontri che non capitano frequentemente e che non
dimentichi facilmente. Proprio per questo alla fine, nel salutarci,
abbiamo chiesto a Francesco e a Vittore di inviarci un messaggio
tramite facebook. “La vita è l'arte dell'incontro”, ci ha
scritto Francesco Loccisano, citando Vinicius
de Moraes.
“E’ dall’incontro - ha spiegato - che nasce una nuova energia,
emozioni che fanno sgorgare l’inchiostro di tre penne come un fiume
in piena. Gli amici che si raccontano in un incontro contraddistinto
dalla bellezza della conoscenza. La perfezione di un numero, tre, che
non a caso diviene conferma. E’ in questo modo di confrontarsi e di
trovare motivi di riflessione e crescita che, oggi più che mai, la
mia musica trova forza ed agisce grazie ad un meraviglioso ed umano
momento”.
Sì,
meraviglioso fotografa fedelmente il nostro incontro. Emozionante e
commovente, come il racconto che Vittore fa del pomeriggio seduti al
tavolo di un bar di Gioiosa Marina. Scrive: “Visi, tavoli, parole
su parole che si incastrano, ombre e frasi non dette, silenzi e
serrande a far rimbalzare le frasi catturate al laccio di un’
emozione ancora bellissima nella sua ingenuità, osservare le mani, i
visi, le sigarette fumate, quelle non dette nascoste da mani magiche,
paesi, storie, radici, premi, tutto un teatro del vero, tutto quello
che ci fa sentire veri è il raccontarci in un attimo che resterà
eterno, un incontro in un luogo, chiudere gli occhi per usare altri
sensi per gioire di un sorriso, lasciare al respiro la bellezza di
essere stato bene, lasciare a una foto il sorriso che scalderà il
cuore...gli incontri, senza luogo, senza tempo, ma voglia di vivere
in uno scambio di brividi...incontri”. Aveva ragione il cantautore,
poeta e pittore Herbert
Pagani:
“L’amicizia sincera è un grande dono, il più caro che c’è”.
Grazie, cari amici!
*già
Caporedattore TGR Rai