Cose turche di Turchia: la storia è maestra di vita... e di morte

...Certo che Erdogan è stato bravissimo: ventiquattr'ore dopo il fallito golpe non solo ha arrestato tremila militari, ma ha pure sospeso (arrestato?) anche duemilacinquecento giudici.

Le malelingue ne deducono che la lista degli "sgraditi al potere" era già pronta, e sostengono che questo rafforzi l'idea che il golpe sia stato "aiutato a scattare" proprio da Erdogan per sbarazzarsi di un'opposizione sempre più pericolosa.
Io non so se sia vero, ma certo la storia della Turchia non è nuova a cose del genere.
Sapete quello che successe al corpo speciale dei Giannizzeri, che a poco a poco erano diventati potentissimi e mettevano in pericolo la vita del sultano? 
Ve lo riporto da wikipedia:
"Il sultano Mahmud II proclamò la fondazione di un nuovo corpo di fanteria, invitando i reggimenti di Giannizzeri a fornire i propri uomini migliori perché confluissero nella nuova unità. Come previsto dal sultano (ecco il punto: "Come previsto dal Sultano", n.d.r.), la reazione dei Giannizzeri fu di aperta rivolta: il sovrano ebbe così il pretesto per dichiarare fuorilegge l'intero corpo militare e sedare col sangue la rivolta grazie alle nuove truppe a lui fedeli. A seguito della ribellione la gran parte dei giannizzeri fu sterminata (circa 30.000 finirono uccisi, in gran numero dopo essere stati raccolti nell'Ippodromo di Costantinopoli) in quello che divenne noto come "Vaka-i Hayriye" (lett. Incidente di buon auspicio) e il corpo non fu più ricostituito."

La storia - si dice - è maestra di vita.

Ma anche di morte.

Carlo Barbieri

Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.  
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top